Domenica, 20 Novembre 2016 00:00

Pillole dal Giappone #160 – Avanti sulla cooperazione nucleare civile nippo-indiana

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Contrarietà è stata espressa dai movimenti pacifisti rispetto all'approfondirsi della collaborazione sul nucleare civile nippo-indiana. Dopo una prima intesa raggiunta dai due Paesi nel dicembre dello scorso anno, lo scorso 11 novembre, durante la visita del premier indiano Modi a Tokyo è stato sottoscritto un accordo che consentirà al Giappone di esportare in India tecnologia nucleare e di finanziare la realizzazione di impianti atomici.

Ancorché la collaborazione riguarda l'energia atomica a scopi civili e non militari la preoccupazione tra gli antinuclearisti rimane in quanto il Subcontinente non è tra le nazioni sottoscrittrici del Trattato di Non Proliferazione.

“Dare una mano al programma di sviluppo nucleare indiano avrà ripercussioni negative per la sicurezza dell'Asia meridionale andando contro gli sforzi globali di non proliferazione. È altamente possibile che questo accordo porterà ad un disastro” ha affermato Kumar Sundaram della Coalizione Indiana per il Disarmo Nucleare e la Pace. Preoccupazione è stata espressa anche da Kazumi Matsui, sindaco di Hiroshima e dal suo collega di Nagasaki, Tomihisa Taue nonché dall'associazione degli hibakusha.

La visita è stata anche l'occasione per propagandare il sistema tecnologico Shinkansen giapponese (quello dei treni superveloci) alla vicina potenza asiatica. Obiettivo del governo di Tokyo è che la tecnologia nipponica, che sarà usata sulla linea Mumbai-Ahmedabad entro il 2023, venga applicata anche sulle altre sei linee ad alta velocità indiane.

In ambito militare, lo scorso 12 novembre, il governo ha approvato, dopo che la questione era stata più volte rimandata, le nuove regole di ingaggio che interesseranno le Forze di Autodifesa dispiegate in Sudan del Sud nell'ambito della missione UNMISS. Tra i nuovi possibili compiti delle truppe nipponiche nel Paese, martoriato da una guerra civile, vi sono operazioni di recupero di quanti si trovano sotto attacco nonché la protezione congiunta di aree di acquartieramento.

Intanto la Corte Distrettuale di Naha, ha riconosciuto, il 10 novembre, un megarisarcimento (2.460.000.000 yen pari a 22.600.000 dollari) per 3.395 cittadini della Prefettura di Okinawa danneggiati dal rumore dei voli effettuati dalle forze aeree nordamericane da e per la base di Futenma. Respinta la richiesta di sospensione dei voli (sulla quale un tribunale locale difficilmente può essere competente). I ricorrenti hanno comunque manifestato la loro volontà di presentare appello. Sentenze simili erano già state emesse nel luglio del 2010 e nel giugno dello scorso anno (erano stati disposti risarcimenti per, rispettivamente, 369 e 754 milioni di yen). Sempre in tale ambito, il 9 novembre, con il voto favorevole del Senato, è entrato in vigore il disegno di legge, proposto dai conservatori ma che ha trovato il consenso anche del Partito Democratico, volto a facilitare l'uso a scopi militari dello spazio.

È iniziato, frattanto, lo scorso 11 novembre, la discussione nella Camera alta del disegno di legge legato al trattato di libero commercio per l'area del Pacifico dopo che lo stesso aveva ricevuto l'ok dalla Camera dei Rappresentanti.

“L'approvazione del TPP da parte del Giappone può bloccare il diffondersi del protezionismo” ha affermato Abe nel question time. “Adesso che è sempre più probabile che il TPP non avrà effetto non riesco a capire il motivo per il quale il Giappone stia andando avanti senza alcun cambiamento di direzione” ha sostenuto il senatore democratico Makoto Hamaguchi.

Appare sempre più probabile, infatti, che l'accordo sarà cancellato, o perlomeno rivisto, dal nuovo Presidente statunitense Donald Trump. “È incredibilmente assurdo che il Giappone voti sul trattato senza che si tenga in considerazione la posizione statunitense” ha sostenuto anche il leader dei comunisti Shii per il quale l'accordo “prevede un meccanismo per il quale multinazionali o investitori possono citare in giudizio i governi. Accordi come questo fanno più male che bene. Nelle discussioni della Camera alta il Partito Comunista mostrerà dettagliate informazioni circa i reali problemi che tale accordo porta con sé”.
Un incontro tra Abe e Trump si è tenuto il 17 novembre a New York, anche se, al di là delle parole di circostanza, nulla di concreto è trapelato circa la sorte del TPP (che per la propria approvazione deve avere il consenso di almeno 6 dei 12 Paesi che hanno sottoscritto l'accordo di Atlanta dell'ottobre 2015 e tali nazioni debbono rappresentare almeno l'85% del PIL, al 2015, di quelle firmatarie).

Bocciata la mozione di sfiducia, presentata congiuntamente dall'opposizione, al ministro dell'Agricoltura Yamamoto, che aveva rilasciato dichiarazioni mortificanti il ruolo del parlamento proprio in merito al processo di approvazione del TPP.

In Camera dei Rappresentanti, nella Commissione sulla Costituzione, sono intanto riprese, lo scorso 10 novembre, le discussioni, che si protraggono da 17 mesi, sulla revisione della Carta. Titolo dell'ultimo dibattito della Commissione (che si riunirà nuovamente il 24 novembre) è stato: “Ripercorrendo il processo di formazione e promulgazione della Costituzione”. Nel proprio intervento l'ex ministro della Difesa, Gen Nakatani, ha sostenuto che il Comando delle Potenze Alleate installatosi nel Sol Levante al termine del Secondo Conflitto Mondiale “ha avuto un ruolo innegabile nel processo di approvazione della Costituzione”. Di diverso avviso il democratico Koichi Takemasa per il quale “l'autonomia del Giappone è stata esercitata”. Anche per Kazuo Kitagawa, deputato del partito alleato del Nuovo Komeito “parlare di Costituzione imposta è privo di senso”.

Il 3 novembre, in occasione dell'anniversario dell'entrata in vigore della Costituzione, si erano tenute assemblee e manifestazioni promosse da movimenti civici ed organizzazioni sindacali con l'appoggio dei quattro partiti dell'opposizione progressista.

Opposizione che lo scorso 9 novembre ha iniziato, nell'ambito di un incontro tra i Segretari, le discussioni per una piattaforma comune per le prossime elezioni politiche. Il Partito Democratico “vuole accelerare affinché vi sia quanta più cooperazione possibile” ha affermato il Segretario del PDG nonché ex premier, Noda tenendo conto delle tre proposte dei comunisti venute fuori dall'incontro (collaborazione sul tema nucleare, su quello elettorale e discussione su una piattaforma di governo) nonché quelle del Partito Socialdemocratico.

Elettoralmente la cooperazione elettorale tra i partiti dell'opposizione sembra pagare nelle consultazioni locali: Tatsuo Igarashi è diventato, il 13 novembre, sindaco di Tsukuba (circa 200.000 abitanti, Prefettura di Ibaraki).

La Camera dei Rappresentati ha anche iniziato, il primo novembre, la discussione su un disegno di legge volto a cancellare l'indicizzazione delle pensioni. Un progetto che “taglierà le pensioni” per il Partito Democratico mentre per il comunista Takahashi il disegno di legge “viola i diritti costituzionali di proprietà e di diritto ad uno standard minimo di vita”.

Da una ricerca condotta dal sindacato di settore Zenkyo emergente intanto che oltre il 70% dei bibliotecari precari impiegati nelle scuole medie ed elementari vivono con meno di due milioni di yen l'anno. Secondo la ricerca il 65% di essi lavorano cinque giorni a settimana mentre circa il 30% solamente un giorno. Il salario si attesta, per il 70% di essi, non supera i 1000 yen l'ora.

I bassi salari tengono lontani anche i lavoratori autoctoni dal settore infermieristico. L'obiettivo del governo è di colmare la cronica mancanza di personale con lavoratori stranieri accrescendo la partecipazione del Sol Levante ai programmi internazionali di apprendistato ed aumentando a cinque anni il periodo di formazione-lavoro. La questione è stata ripresa dalla senatrice comunista Kurabayashi, lo scorso 10 novembre.

La parlamentare ha sottolineato come le aziende del settore saranno spinte a non affrontare il tema salariale ma a ricorrere sempre più a personale straniero.

Sempre sul fronte lavoro, secondo informazioni ottenute da Asahi Shimbun, i vertici del gigante della comunicazione Dentsu sarebbero stati perfettamente a conoscenza del massiccio ricorso allo straordinario attuato dall'azienda e che sarebbe stato alla base del suicidio, lo scorso anno, di una giovanissima lavoratrice. Dall'ispezione condotta dal locale Ufficio del Lavoro, sarebbe emerso che, in particolari casi, secondo un accordo tra azienda ed organizzazioni sindacali, era prevista la possibilità per un lavoratore di effettuare anche 100 ore di straordinario al mese. Ispezioni si sono tenute, il 7 novembre oltre che nel quartier generale della società anche nelle sedi di Nagoya, Osaka e Kyoto.

Frattanto, sulla spinosa vicenda della ricollocazione del mercato del pesce di Tsukiji nel nuovo sito di Toyosu la Governatrice di Tokyo, la conservatrice Yuriko Koike, ha annunciato, lo scorso 18 novembre, che lo spostamento non avverrà prima dell'inverno 2017. “Una decisione complessiva sul quando avverrà solo dopo una valutazione scientifica” ha sostenuto Koike.

Il sito di Toyosu è totalmente inadatto, a causa dell'inquinamento dei suoli (che presentano benzene, mercurio ed altri inquinanti) eredità della centrale della Tokyo Gas precedentemente operante nell'area, secondo il geologo Yukio Sakamaki, ex vicepresidente dell'Associazione di Studi Ambientali, intervistato dal periodico comunista Akahata mentre la capogruppo in Assemblea Metropolitana del PCG, Tomoko Oyama, ha chiesto, sulla base dell'articolo 100 della Legge sulle Autonomie Locali, che la Prefettura istituisca una commissione d'inchiesta per accertare in particolare le responsabilità di Ishihara, a capo della Prefettura al momento della decisione sulla ricollocazione.

(con informazioni di Japan Press Weekly 2 – 8 e 9 – 15 nov. 2016; japan.kantei.go.jp; indiatimes.com; asahi.com; the-japan-news.com; japantimes.co.jp)

Ultima modifica il Venerdì, 18 Novembre 2016 15:55
Roberto Capizzi

Nato in Sicilia, emiliano d'adozione, ligure per caso. Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.

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