Mercoledì, 05 Novembre 2014 00:00

Ignoranza in malafede

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La congiura degli inetti e dei bugiardi! Sarebbe una commedia all'italiana se purtroppo non fosse la realtà. 

 

«Inetto ma galantuomo», modi di dire curiosi in politica: si riconosce uno inetto, ma poiché lo si crede «galantuomo», ci si affida a lui; ma «inetto» in politica non corrisponde a «briccone» in morale? (Antonio Gramsci, I quaderni dal carcere, Q6 §131, Passato e presente. Caratteri. Etica e politica.)

Il concetto espresso è chiaro! Gli inetti, gli incapaci, gli analfabeti politici sono nella conduzione della cosa pubblica altrettanto dannosi, se non di più, dei “bricconi”.

Quando poi, come in Italia, l’inettitudine si accompagna alla bricconaggine o viceversa, la misura è colma! Il disastro prossimo venturo è alle porte! 

La storia del nostro Paese ci insegna, se la storia fosse ancora una materia coltivata con serietà, che ogniqualvolta l’inettitudine delle classi dirigenti si è saldata con i loro più biechi interessi (la bricconaggine appunto!) il disastro è arrivato puntuale.

I responsabili poi dei vari disastri nazionali hanno fatto dell’inettitudine a svolgere il proprio ruolo (politico, economico, militare, diplomatico, …), un’attenuante delle loro evidenti colpe, quando in realtà costituisce un’aggravante, riuscendo così nel naufragio generale a mettersi in salvo, nelle persone e nelle robe.

Circola al presente un’affermazione, terribile nella sua arrogante ignoranza: “io non ho mai fatto politica”, pronunciata ad ogni piè sospinto da donne e uomini che non esitano a concorrere e ad occupare importanti ruoli di direzione politica dei quali essi stessi per primi non si ritengono capaci, che spesso, sulla “politica” o sulla vicinanza ad essa, hanno costruito anche le loro personali fortune.

Quello che è grave è che cittadini, che non salirebbero mai su un taxi se l’autista dichiarasse: “io non ho mai guidato un’auto”, o che non si farebbero curare da un medico che affermasse: “io non ho mai fatto medicina”, sono pronti a dare il loro consenso a individui che si vantano della loro ignoranza e della loro incompetenza, salvo poi accorgersi che oltre che “inetti” costoro sono anche “bricconi”.

Ecco un florilegio di affermazioni, raccolte su internet fra altre innumerevoli, che rendono chiaro il valore umano di costoro:

Berlusconi Silvio a Telelombardia: ”Mi sembra assurdo mettere in carcere una persona che è stata ministro dell’Interno solo perché ha aiutato a trasferire un amico già latitante”. 9 maggio 2014.

Grillo Giuseppe Piero detto Beppe: "La mafia è stata corrotta dalla finanza. Non metteva bombe nei musei, non uccideva i bambini nell’acido. La mafia aveva una sua morale...”, Palermo 26 ottobre 2014, recidivo, già il 29 aprile 2012 sempre a Palermo aveva affermato: "La mafia non ha mai strangolato le proprie vittime, i propri clienti, si limita a prendere il pizzo".

Renzi Matteo, Mi ricandido a sindaco di Firenze non voglio fare le scarpe a Letta”. 7 settembre 2014.

Siffredi Rocco, attore, produttore e regista di film sconsigliati dal Centro Cattolico Cinematografico, al Corriere della Sera: "Il mio sogno segreto è poter recitare accanto a Silvio Berlusconi. Riunirei tutte le politiche con me e lui, faremmo un macello, altro che bunga bunga. Possiamo farlo da lui ad Arcore o da me a Budapest. Anzi, ad Arcore cascherebbe a pennello”, 6 dicembre 2013.

È un mix di imbonimento da fiera di paese, di ignoranza, di insincerità, caratteristiche tutte della nostra attuale classe politica parlamentare, ad eccezione di Rocco Siffredi che dal confronto esce alla grande, oltre che non farne parte.

Una classe politica che nonostante vanti specializzazioni e lauree, esprime un’ignoranza abissale e colpevole del dettato costituzionale, dei meccanismi della democrazia e soprattutto dei bisogni sociali del paese.

Una classe politica usa più a denigrare, insultare, urlare e promettere, promettere, promettere … , ad annunciare soluzioni che non arrivano mai: la crisi finirà nel 2010, no nel 2011, … nel 2012, … nel 2013, … nel … .

Delle due l’una: o ci si libera di questi personaggi e delle loro politiche o si va a fondo, sono solo inutile zavorra!

Immagine liberamente tratta da tacticaldesign.mit.edu

Francesco Draghi

Francesco Draghi, nel Partito Comunista Italiano prima e dalla sua fondazione nel PRC, ha ricoperto in entrambi incarichi di direzione politica, è stato amministratore pubblico.

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