Si è scelto di mettere in scena una finta cerimonia ufficiale, per l'apertura di un Presidio Sanitario in cui era possibile sottoporsi a una serie di controlli per il valore glicemico, la pressione arteriosa, il peso corporeo, la saturazione dell'ossigeno nel sangue (saturimetria), la frequenza cardiaca. I servizi sono stati garantiti dalla tenda della salute di Massa, che ha scelto l'autorganizzazione come pratica di lotta, rivendicando di non voler minimamente sostituire un diritto a cui deve provvedere lo Stato ("non siamo qui per volontariato, ma per protestare").
La coreografia è stata efficace, tanto che alcuni cittadini (perlopiù anziani) hanno reagito quasi con irritazione: "ma non è un presidio vero?", "quel sindaco mica è Renzi".
Molti gli incuriositi che si sono avvicinati al corteo che ha attraversato la Coop che sorge al fianco di una struttura abbandonata, in cui il Comitato propone di aprire un vero presidio sanitario.
La proposta concreta arriva dopo anni di temporeggiamenti istituzionali. Nel 2007 si chiuse una parte importante di servizi in via di Ripoli, con la promessa che entro un paio di anni sarebbero stati garantiti in un'altra zona vicina. Nel luglio del 2013 è stato chiuso anche l'ultimo presidio del quartiere in piazza Elia Dalla Costa.
Un cartello della manifestazione di domenica recita: "in Gavinana puoi fare la spesa, comprare un appartamento, fare benzina per il SUV, fare tanto shopping, bere un drink in compagnia, ma non ti puoi curare".
L'appuntamento è parte di una battaglia che segna la Toscana e Firenze, a difesa di diritti che sempre meno vengono garantiti.
Il Comitato promette di andare avanti con determinazione e annuncia un'assemblea cittadina per gennaio 2014.
La battaglia in difesa della sanità pubblica resiste al gelo fiorentino e infastidisce i dibattiti della politica che occupano la televisione, con dati reali e situazioni concrete che dovrebbero essere risolte.
Foto de Il Becco, a cura dell'autore