Si è tenuta nella mattinata dello scorso sabato 12 gennaio, a Licata nella Sicilia meridionale la grande manifestazione nazionale dei NoTriv.
Scuola Common 2018:
Conoscere, condividere e monitorare
Si è svolta dall’11 luglio al 14 luglio, presso la splendida cornice di Avigliana (TO), la terza edizione di Scuola Common, promossa e ideata da Gruppo Abele, Libera e dal Master APC dell’Università di Pisa.
Paesaggio o sviluppo?
Gli ultimi anni hanno visto, sempre più spesso, la predilezione per le grandi opere piuttosto che per una serie d’interventi mirati ma funzionali. Il nostro territorio ha subito trasformazioni consistenti e i paesaggi sono mutati repentinamente, seguendo l’azione antropica. Nulla di nuovo, dalle epoche più remote la mano dell’uomo ha modellato a suo piacimento il globo secondo scelte diverse: a volte sensate altre volte meno.
Eni, nuove indagini nel golfo di Gela. No Triv e Marineria in stato di agitazione
Sono cominciate lo scorso 10 Novembre le indagini di ENI nel mare antistante Licata e Gela. Ricerca svolta tramite imbarcazione Filomena prima, nave che fino al Lunedì 20 Novembre, ha “mappato” i fondali del golfo di Gela. Il Progetto del colosso petrolifero, prevederebbe la modifica del vecchio Offshore Ibleo, al fine di creare grandi condutture sotterranee per il trasbordo del gas dalle profondità marine alla terraferma. Lo scopo principale del grosso natante è quello, tramite l’utilizzo di speciali robottini, di verificare la reale possibilità della riattivazione dei vecchi pozzi di ENI, il tutto rientrante nell’originario progetto dell’Offshore Ibleo.
Abusivismo: una lettura altra del caso Licata
Il dramma di Ischia è solo l’ultimo pezzo di un puzzle che attraversa lo Stivale. L’Italia; uno Stato martoriato da mq di cemento riversato indistintamente sulle montagne, sulle pianure e aree litoranee. Protagonista (in negativo) suo malgrado, è stata, la città di Licata.
ENI ci ripensa. L’ Off-shore Ibleo "non s’ha da fare”
La notizia uscita pochi giorni fa rappresenta una “novità” inaspettata sul fronte delle estrazioni petrolifere. Il referendum di Aprile, quello famoso sulle trivelle (in mare), d’altronde poteva rappresentare un trampolino di lancio per le ambizioni economiche delle compagnie petrolifere stazionanti nel Belpaese. Si apprende direttamente dall’azienda del cane a sei zampe che l’intenzione di realizzare il nuovo impianto “Prezioso K” anche se permane, secondo una nota dell’azienda, il progetto Argo Cluster. Il colosso petrolifero fa sapere che dietro alla scelta si inseriscono motivazioni relative alla sostenibilità del progetto stesso, anche se tutto ciò a parere dei vertici di Eni non rappresenta un disinvestimento nell’area.
Da Platone ai campi Geloi: 39 testimonianze dal passato per ripartire (forse)
Per Platone era il misterioso metallo di Atlantide, per gli archeologi è, si fa per dire, una “banale” lega di rame e zinco; l’oricalco.
La scoperta avvenuta nei mari di Gela lo scorso 29 Dicembre getta, se mai ce ne fosse stato bisogno ancora una volta, le attenzioni storico e archeologiche sul canale di Sicilia.
Di trivelle, di archeologia e di storia.
L’importanza delle ricerca archeologica nel canale di Sicilia.
Un grande successo di pubblico, locale e non, ha accompagnato l’inaugurazione della II mostra archeologica subacquea a Licata (Ag), degna cornice rappresentante un intero territorio, all’interno di un quadro geografico tutto, che vede il “protagonismo” di ENI su queste terre. L’azienda ha manifestato la nuova volontà di stabilire nuovi pozzi di ricerca di idrocarburi nella costa prospiciente Licata e in generale nell’arco meridionale della Sicilia. L’archeologia, l’importanza della storia in questo senso hanno un ruolo fondamentale perché possono costituire, anzi allargare, il fronte di un no forte verso questa invasiva soluzione. Le ricerche archeologiche nel settore costiero licatese sono cresciute molto da un anno a questa parte, grazie soprattutto all'apporto sia del locale gruppo archeologico (Gruppo Archeologico Finziade coordinato dal Direttore Fabio Amato) e al contributo necessario della soprintendenza del mare, guidata dal Prof. Sebastiano Tusa.
“…e nenti ci duni pi falli turnari”, cantava così la cantautrice siciliana conosciuta ampiamente sulla scena nazionale; Rosa Balisteri. Melodie vicine, estremamente, ai sentori del popolo e ai suoi dolori. Terra d’emigrazione la Sicilia, è ben noto, dato che torna ad essere allarmante oggi all’interno di un quadro nazionale che vede la disoccupazione giovanile e non, a livelli altissimi. Oggi sembra quasi che il tempo si sia fermato agli anni in cui i diritti erano un miraggio davanti all’evidente realtà di stenti di molte classi sociali. Rosa interpretava in pieno il sentore di una terra, di un popolo e in ultima analisi di una città; sperduta nell’estrema provincia d’Agrigento: Licata. Ella era originaria di questa cittadina affacciata sullo splendido mare africano, ricca di storia e cultura.
Il Becco è una testata registrata come quotidiano online, iscritto al Registro della Stampa presso il Tribunale di Firenze in data 21/05/2013 (numero di registro 5921).