In una fase iniziale abbiamo tentato di accompagnare alla testata e alle nostre iniziative una cronaca di quello che avveniva nei nostri territori, avviando una sperimentazione in Toscana ormai interrotta da tempo. Raccogliamo qui tutti gli articoli archiviati secondo le categorie di allora, aggiungendo tutto quello che si lega a questa regione e che pubblichiamo ancora.
Immagine liberamente ripresa da wikimedia.org
Domenico Fiore
Non so voi, ma ogni volta che penso ai giochi olimpici mi viene in mente la fiamma che gli atleti portano, non senza una punta di orgoglio, per accendere lo spirito della competizione. A volte mi son immaginato le emozioni che deve suscitare tenere alta sopra la testa quella fiamma vivace, che simboleggia lo spirito ardente dei giochi: non deve essere certo un'esperienza di tutti i giorni.
Insomma, immaginate voi la sorpresa nel vedermi tagliare la strada da un tedoforo proprio in piazza Garibaldi, a Pisa, inseguito da uno sparuto seguito di atleti, forze dell'ordine, curiosi e appassionati.
In un mondo in cui la guerra è sempre presente, vicina o lontana che sia; in una città sempre più multietnica e multiculturale; in un quartiere che è per antonomasia il regno indiscusso delle minoranze a Firenze, nasce un progetto che coltiva la pace.
Il Laboratorio Permanente per la Pace ha sede nel cuore del quartiere 5. Si occupa della promozione e dell'educazione alla pace ed è un servizio ludico-educativo che si rivolge a minori e ad adulti, docenti, educatori e genitori.
"Difendiamo l'allegria”. Fra bolle di sapone, clown e giocolieri, disco samba anni '70 e adesivi “Riprendiamoci il Colorificio” appiccicati ai giubbotti di polizia e carabinieri, i ragazzi e le ragazze del Municipio dei beni comuni offrono una manifestazione che è un inno alla vita. Sono stati sgomberati da Pisa e accolti al Consiglio d'Europa di Strasburgo, come esempio di virtuoso recupero di spazi abbandonati. Con la giornata di oggi, sistemano un altro mattone – cementato dagli articoli della Costituzione – sulla costruzione di quello che a buon diritto definiscono “un luogo aperto e di socialità”. Agli antipodi della cementificazione, questa sì reale, che la multinazionale di turno (J Color) ha già chiesto agli uffici comunali. Dopo aver comprato una fabbrica che aveva un secolo di storia operaia alle spalle. Averla chiusa. E tenendola da anni in degradante abbandono. Aspettando l'occasione (e l'amministrazione) giusta per farsi approvare la variante urbanistica di rito.
Sabato pomeriggio piazza Savonarola a Firenze poteva essere più piena, diciamocelo. E' oramai qualche anno che questa città, tolte un paio di eccezioni, non riesce a vedere le belle manifestazioni di una volta, che facciano parlare di migliaia. Ma questo è un problema trasversale, che coinvolge tutti, dai sindacati confederali in sciopero generale ai cortei delle realtà auto organizzate.
Firenze, il 16 Luglio del 1998, è stata costituita la cooperativa Elfo, con lo scopo di supportare le persone sorde con un ampia gamma di servizi di qualità.
Tutti gli 'elfi' conoscono la LIS (lingua italiana dei segni), le problematiche della sordità e le strategie da mettere in atto di caso in caso. Sono preparati per interagire in modo produttivo non solo con i sordi che usano la LIS ma anche con quelli che non la conoscono. Ce lo racconta Paola Gemmi, vice presidente della cooperativa.
Dall’occupazione dell’ex-convento Santa Chiara in Fossabanda a quella della “Residenza artistica per studenti”, per riaprire questioni riguardanti il sociale e il Diritto allo Studio.
In attesa della Manifestazione Nazionale del 15 novembre, molteplici sono stati gli atti simbolici portati avanti dagli studenti e le studentesse di tutta Italia, per riaprire nel dibattito politico e pubblico temi riguardanti il Diritto allo Studio ed il ruolo studentesco nel Paese e, soprattutto, nelle città universitarie. Dopo l’occupazione, a Torino, della mensa di via Principe Amedeo chiusa quest’estate a causa dei tagli della Regione Piemonte, è il turno di Pisa.
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