Cultura

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Dalla divulgazione scientifica alle recensioni di romanzi, passando per filosofia e scienze sociali, abbracciando il grande schermo e la musica, senza disdegnare ogni forma del sapere.

Immagine liberamente tratta da pixabay.com

Un film di Fanny Ardant, trasposizione dell'omonimo romanzo di Jean-Daniel Baltassat. Gérard Depardieu a vestire i panni del baffone .

Sabato, 08 Dicembre 2018 00:00

L'atteso ritorno dell'imparziale Nanni Moretti

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Cosa hanno in comune il Cile del 1973 e l'Italia di oggi?

Tutti Voi lettori avrete sentito parlare dell'11 settembre 2001. Torri Gemelle, terrorismo, Bin Laden, Bush, Al Qaeda. Pochi però hanno sentito parlare di un 11 settembre precedente: quello del 1973.

[Continua da qui]

Con i decreti legge Minniti-Orlando del 2017 tutto questo trova piena realizzazione: “Daspo urbano” e militarizzazione delle città, “grazie” agli accordi con la Libia (e qui non stiamo a sottolineare la situazione di caos presente in questo paese, in cui intere zone sono sotto il controllo di milizie armate), “i respingimenti in mare diretti e «per procura» alle autorità libiche diventano uno strumento ordinario di controllo degli ingressi”1, così come i trattenimenti nelle carceri libiche (in cui i diritti umani non vengono minimamente rispettati).

Lunedì, 03 Dicembre 2018 00:00

I crimini di Grindelwald, un commento a freddo

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di Dmitrij Palagi e Silvia D'Amato Avanzi

In un effetto speciale forse naïf ma suggestivo nella semplicità della metafora, veli neri ricoprono la città ad indicare che il mago oscuro Grindelwald chiama a raccolta i suoi sostenitori. La lettura politica più evidente rappresenta forse un limite di questo secondo capitolo di Animali fantastici – I crimini di Grindelwald. Sicuramente il film si sviluppa in una maniera maggiormente convincente rispetto al precedente episodio, lasciando spazio a una sceneggiatura sviluppata a prescindere dalle narrazioni già note al pubblico (e anche dall’elenco degli animali offerti dalle nuove tecnologie).

Dopo il remake de "Il Grinta", i fratelli Coen tornano ai saloon e alla polvere del selvaggio west. Per la prima volta Netflix produce un film dei geniali Ethan e Joel, premiati nuovamente per la miglior sceneggiatura all'ultimo Festival di Venezia, presieduto da Guillermo Del Toro.

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