BordaFest2017: cronache dal Pianeta Diyfforme
Si è svolta nella bella cornice del Baluardo San Martino di Lucca la IV edizione del BORDA!Fest – Produzioni Sotterranee, l’altro festival del fumetto di Lucca, evento ormai balzato alle cronache nazionali per la positiva ventata di sottocultura, all’interno del panorama artistico italiano. Un’iniziativa che, come si legge dal sito ufficiale, vuole essere- “Un festival lucchese auto-organizzato delle Produzioni visive, musicali e letterarie Sotterranee, appuntamento annuale di rilevanza nazionale che risponde al bisogno di un altro festival, indipendente e gratuito, con un’importante offerta culturale per la città”, interessante quindi risulta capire, come esso si è inserito all’interno della complessa realtà del Lucca Comics&Games.
Come ogni anno è tempo di Lucca Comics (“and games”, ma lasciamo perdere...), un appuntamento che rappresenta una delle migliori opportunità di alleggerire il proprio portafogli investendo nel meglio della cultura fumettistica, o – al contrario – di alleggerire il proprio portafoglio comprando monnezza. Leggere recensioni aiuta, ma spesso sono papiri infiniti pubblicati da testare specializzate seguite solo da chi è già appassionato. Consci di queste difficoltà, al Becco abbiamo deciso di aiutare con questa piccola rassegna i fieristi più curiosi ma perplessi. Cinque fumetti vecchi e nuovi da comprare o recuperare assolutamente a questo Lucca Comics.
Il primo degli articoli su Lucca C&G 2016 cliccando qui. Il secondo cliccando qui.
Gli aspetti fenomenologici dell’evento “LuccaComics&Games” sono sotto gli occhi di tutti, e sono stati efficacemente ricapitolati e commentati sulle pagine di questa stessa rivista.
In parallelo con la crescita della manifestazione e il suo aprirsi alla “cross-medialità” (quest’anno ha fatto scalpore il Pala-youtuber, una struttura nella quale alcune personalità del web hanno commentato il Festival), si assiste ad una maggiore compenetrazione tra editoria mainstream - Panini, Bonelli, le grandi firme del fumetto classico, come Manara - ed editoria underground.
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Qui di seguito il primo di alcuni articoli sull'edizione di quest'anno del Lucca Comics&Games: impressioni, idee, critiche ed emozioni da parte della nostra redazione.
Crescere con il Lucca Comics & Games (1)
Chi si ricorda l'anno in cui il Lucca Comics è diventato Lucca Comics and Games?
Ve lo dico io, era il '96. Ma ancora otto anni dopo; nel 2004, quando per la prima volta partecipai al festival; molti, moltissimi, lo chiamavano ancora e solo Lucca Comics.
E con quel tono di sfida e l'aria di chi pensava (mi ci mettevo anch'io) che i gamer non erano dei nostri. Siamo un po' così noi fumettari aficionados, duri ad abbandonare l'idea elitaria della festa “per appassionati”, restii a cedere ad altri il nostro festival. Stessa sensazione si provava quest'anno nell'udire le parole “Pala-youtuber” dalle bocche di alcuni coetanei nostalgici.
LuccaComicsandGames 2014
Un universo intero chiuso tra le mura è duro da ammaestrare.
Forza, dobbiamo dircelo. Un bel respiro... È finito il Lucca Comics & Games.
Riponete il fumetto che avete comprato. No, non lo aprite che vi vedo. Mettetelo sullo scaffale. Togliete dallo zaino gli artbook, i videogiochi, i dvd e i libri. Riponete lo spadone ed il costume. Tranquilli, avrete tempo per rammendare quello strappo o per lavare via le macchie. Ma oggi si riparte. A lavoro o a scuola, si dovrà convivere con il blues che ogni anno ci coglie al momento di tornare alla "vita reale" dopo il Luccacomics, o semplicemente dopo Lucca. Perché si, ormai per tanti di noi la città esiste solo in questi giorni di Novembre.
Mentre centinaia di migliaia di comics diggers e cosplayers si riversano nella città toscana per l'edizione 2014 del Lucca Comics&Games, ad accendere quell'incanto “a orologeria” di socialità e divertimento, pronto a spegnersi alla fine dell'evento per palesarsi nuovamente solo in estate per l'incensato Summer Festival, un'altra Lucca prende parola in città e ci racconta una storia di liberazione e repressione, di creatività, aggregazione, di alterità rispetto alla produzione culturale calata dall'alto. Dai simbolici tombini della città sommersa emerge Borda!Fest, una rassegna di quattro giorni interamente dedicata alle autoproduzioni, alle arti visive, alla musica emergente, a tutto ciò che non riesce a trovare spazio dentro gli stand e gli spazi del festival ufficiale.
Il tema degli spazi pubblici è centrale nella vicenda che è andata a comporsi attorno alla realizzazione di questa kermesse, in primis per il mancato riconoscimento di tantissimi prodotti artistici che quindi pagano la loro alternatività con le porte sbarrate dell'amministrazione di fronte alle richieste di poter far vivere queste esperienze culturali in città.
“Hanno minacciato la donna sbagliata. Sono la Godzilla delle puttane. Ho la spina dorsale di puro adamantio e sono stufa di starli a guardare mentre seviziano le persone che amo.”
Inizia così un articolo manifesto/racconto di Brianna Wu, una sviluppatrice indipendente di videogiochi e cercherò di spiegarvi come mai abbia scritto un incipit così geniale e potente: che cos'è il GamerGate e perché è importante seguirlo, capirlo e, magari, fare qualcosa a riguardo. Condensare in poche righe un fenomeno così vasto mi è impossibile e quindi alla fine di questo (lungo) articolo vi darò fonti ed articoli in inglese dove potervi informare meglio.
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