In una miscellanea di epoca medievale, conservata nella Biblioteca Laurenziana, si trova della carta pecora su cui è stato manoscritto l'Inferno di Dante, raschiando via il testo precedente, scritto in lingua avestica. Le parole rimosse riportavano delle formule "magiche" con le quali creare delle realtà parallele, così dentro il libro si materializzano i gironi danteschi, all'interno dei quali viene risucchiato chi riesce a leggere le frasi in iranico, ancora visibili con lampade a raggi ultravioletti (gli stessi delle lampade per l'abbronzatura).
Burattini e Longo sono autori di un piccolo evento nel mondo del fumetto italiano, adeguatamente presentato a Firenze. Sono serate che fanno bene al mondo della cultura, magari in una società (o in un sistema) capace di mettere a valore quello che ha, fuori da vuoti cornici e semplice retorica.
Nato nel 1988 in Unione Sovietica, subito prima della caduta del Muro. Iscritto a Rifondazione dal 2006, subito prima della sconfitta de "la Sinistra l'Arcobaleno". Laureato in filosofia, un dottorato in corso di Studi Storici, una collaborazione attiva con la storica rivista dei macchinisti "ancora IN MARCIA".
«Vivere in un mondo senza evasione possibile dove non restava che battersi per una evasione impossibile» (Victor Serge)
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