Martedì, 22 Novembre 2016 00:00

Firenze, tra Inferno e finocchiona, grazie a Dampyr

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Firenze, tra Inferno e finocchiona, grazie a Dampyr
 
L'universo del fumetto è in espansione. Il Lucca Comics & Games può essere considerato la punta di un fenomeno in crescita a livello diffuso. L'inchiostro ha sempre avuto la capacità di mescolare ambiti diversi, rompendo le rigide distinzioni tra ambiti artistici e letterari.
La porta dell'inferno (Speciale Dampyr n° 12), nelle edicole dalla fine di ottobre, sceglie Firenze per ambientare una storia particolarmente felice, con la sceneggiatura di Moreno Burattini, che nel capoluogo toscano si è laureato con una tesi sulla sceneggiatura dei fumetti (assieme al professor Mario Martelli, omaggiato anche nell'albo).

In una miscellanea di epoca medievale, conservata nella Biblioteca Laurenziana, si trova della carta pecora su cui è stato manoscritto l'Inferno di Dante, raschiando via il testo precedente, scritto in lingua avestica. Le parole rimosse riportavano delle formule "magiche" con le quali creare delle realtà parallele, così dentro il libro si materializzano i gironi danteschi, all'interno dei quali viene risucchiato chi riesce a leggere le frasi in iranico, ancora visibili con lampade a raggi ultravioletti (gli stessi delle lampade per l'abbronzatura).

 
L'espediente narrativo permette ai personaggi della Bonelli di ritrovarsi imprigionati tra i mostri della Divina Commedia, "il racconto horror più terrificante che sia mai stato scritto", per citare le parole di Burattini in una esclusiva presentazione tenutasi il 18 novembre 2016 al ristorante Il Latini (istituzione della cucina fiorentina). Il locale è omaggiato nel fumetto, anche se senza insegna e ricollocato in Santa Croce (anziché dietro la Stazione di Santa Maria Novella).

L'occasione di ritrovarsi tra le pareti disegnate da Fabrizio Longo, per osservare la mostra creata con le sue tavole, ha assunto un particolare valore con la presenza di altri tre storici autori di Dampyr (Ambu, Bartolini, Bocci), oltre che di Giuseppe di Bernardo, tra l'altro autore di Desdy Metus - L'insonne (Desdemona è omaggiata nello Speciale con un cammeo di diverse pagine).

Oltre ai sei fumettisti (impegnati ad autografare e disegnare), a rendere l'evento di particolare interesse c'era il professor Alessandro Monti, impegnato a spiegare le differenze tra l'opera narrativa e la realtà storico-letteraria (nel fumetto, con nome diverso, è il "Virgilio" che guida Harlan e soci per l'Inferno).

Completava la cornice un menù di cui si sarebbero potuti lamentare solo vegetariani e vegani, all'altezza della fama di cui gode Il Latini ("un pezzo di storia della città", la cui famiglia - dal cui cognome il nome del locale - è appassionata di fumetti dai primi tempi di Tex, come è possibile capire dando un'occhiata alle pareti di ingresso).

Adattare l'Inferno di Dante in un universo narrativo di demoni e vampiri non è impresa banale, così come la sua rappresentazione grafica, che ha alle spalle centinaia di illustrazioni, più o meno note.

Burattini e Longo sono autori di un piccolo evento nel mondo del fumetto italiano, adeguatamente presentato a Firenze. Sono serate che fanno bene al mondo della cultura, magari in una società (o in un sistema) capace di mettere a valore quello che ha, fuori da vuoti cornici e semplice retorica.

Ultima modifica il Mercoledì, 23 Novembre 2016 10:49
Dmitrij Palagi

Nato nel 1988 in Unione Sovietica, subito prima della caduta del Muro. Iscritto a Rifondazione dal 2006, subito prima della sconfitta de "la Sinistra l'Arcobaleno". Laureato in filosofia, un dottorato in corso di Studi Storici, una collaborazione attiva con la storica rivista dei macchinisti "ancora IN MARCIA".

«Vivere in un mondo senza evasione possibile dove non restava che battersi per una evasione impossibile» (Victor Serge)

 

www.orsopalagi.it
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