Pillole dal Giappone #261 – Visita di Abe in Cina

Pubblicato in Pillole dal giappone

Il sarcofago nero di Alessandria e la maledizione del cattivo giornalismo

Quando si lavora in una disciplina come l'archeologia ci si abitua in fretta al fatto che soltanto le scoperte eccezionali o eclatanti raggiungeranno le prime pagine dei giornali, o, di questi tempi, la circolazione di massa su internet. Per questo motivo, è stata in un certo senso una sorpresa, sulle prime, che una scoperta singolare, ma certamente non rivoluzionaria, avvenuta di recente ad Alessandria in Egitto stesse facendo un certo scalpore tra il grande pubblico.

Pubblicato in Umanistica e sociale

Capo Colonna. Storia di cementificazione, storia di lotte. 

Pochi giorni fa (lo scorso 14 Febbraio ndr), dopo una incessante battaglia portata avanti, tra gli altri, dall’Associazione culturale Sette Soli, veniva sequestrata l’area di Contrada Scifo, sul litorale sud di Capo Colonna (KR), una vicenda incresciosa che ha portato allo sviluppo di un filone investigativo che vede coinvolti tecnici, costruttori e amministratori. Il provvedimento di sequestro riguarda il complesso turistico denominato “Marine Park Village”; otto gli indagati, con svariati capi d’accusa: lottizzazione abusiva, abuso d’ufficio e in due casi falso ideologico. Procedimento avviato dalla Procura della Repubblica di Crotone, con decreto d’urgenza; per fermare i lavori (estremamente invasivi) relativi alla costruzione del villaggio turistico in un’area soggetta a triplice vincolo paesaggistico e a vincolo archeologico.

Pubblicato in Arti
Giovedì, 14 Aprile 2016 00:00

Valle dei Templi o valle degli scempi?

Valle dei Templi o valle degli scempi?

"La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
‪Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione."

Un dogma, non solo per chi lavora nel settore dei beni culturali, ma anche e soprattutto per i cittadini e le cittadine dello stivale stabilito dall'articolo 9 della nostra Costituzione. Non è un caso che termini come tutela paesaggio e patrimonio siano interconnessi assieme all'interno di una legge fondamentale dello Stato, del resto tutelare il territorio significa difendere le collettività che per secoli hanno caratterizzato lo stesso.

Pubblicato in Territori e beni comuni
Martedì, 05 Gennaio 2016 00:00

La Sicilia e i suoi antichi ospiti

La Sicilia e i suoi antichi ospiti
Riemerge dopo 2500 anni fa un “fossile” guida


La notizia è fresca e per certi versi rappresenta una sorta di “bomba” storico-naturalistica. Pochi giorni orsono, un team di specialisti e zoologi siciliani nei pressi della Foce del fiume Salso sfociante a Licata ha osservato degli ospiti molto particolari. Sono stati individuati sei esemplari, di cui tre vivi, dell’unica specie di Boa presente in Italia, il cosiddetto Boa delle sabbie o serpente proiettile. Gli esemplari sono stati attentamente studiati e il loro identikit, che verrà presto arricchito dall’analisi del Dna, è stato pubblicato sulla rivista Acta Herpetologica da Gianni Insacco, direttore scientifico del Museo di Storia Naturale di Comiso, in collaborazione con Filippo Spadola, dell’Università di veterinaria di Messina, Salvatore Russotto e Dino Scaravelli, dell’Università di Bologna.

Pubblicato in Società
Martedì, 24 Novembre 2015 00:00

Pompei, orde di turisti in assalto

Pompei, orde di turisti in assalto

Litanie e sermoni, ormai ci siamo abituati: “Pompei è un tesoro”, “I siti archeologici come Pompei sono il nostro petrolio”, “Crolla tutto a Pompei, è li che dobbiamo investire poiché da lì possono nascere molti profitti”. Parole e musica di salotti della Tv, del bar sotto casa fino alle tribune politiche passando per il Parlamento. Un ritornello diventato classico per l’informazione italiana: parlare di siti storico-archeologici solo in qualità di merce e solo rispetto a situazioni “straordinarie” come quella dell’antica città vesuviana distrutta 2000 anni orsono. Sia chiaro Pompei è un sito straordinariamente importante sotto molti punti di vista; l’enormità di dati che da esso si possono ricavare (dall’antropologia, passando per la botanica fino all’archeologia pura) sono stupefacenti, tutto ciò però non giustifica un “assalto ai forni” quanto mai deleterio e pericoloso.

Pubblicato in Arti

Capo Colonna: quando la storia nuota nel cemento.

Nella martoriata Calabria, terra di bellezze storico-paesaggistiche inestimabile, s’inserisce una nuova storia, forse tra le più brutte degli ultimi anni. Questa terra, abbandonata alla n’drangheta e a poteri esclusivamente lobbystici, subisce una nuova ferita inferta proprio in uno dei suoi luoghi simbolo; Capo Colonna nei pressi di Crotone. Il nuovo scempio vedrà la realizzazione di un grande parcheggio in prossimità dell’importantissima area archeologica di Capo Colonna. No non siamo in un film di Antonio albanese con protagonista il suo rinomato e avvezzo alla delinquenza personaggio, Cetto La Qualunque. Siamo nella Calabria del 2015, terra che evidentemente ha smesso di credere che la spinta per la rinascita provenga da ciò che la natura e la storia hanno lasciato in eredità.

Pubblicato in Arti
Sabato, 10 Gennaio 2015 00:00

Ancora grandi scoperte nel mare di Gela

Da Platone ai campi Geloi: 39 testimonianze dal passato per ripartire (forse)

Per Platone era il misterioso metallo di Atlantide, per gli archeologi è, si fa per dire, una “banale” lega di rame e zinco; l’oricalco.

La scoperta avvenuta nei mari di Gela lo scorso 29 Dicembre getta, se mai ce ne fosse stato bisogno ancora una volta, le attenzioni storico e archeologiche sul canale di Sicilia.

Pubblicato in Umanistica e sociale
Martedì, 23 Dicembre 2014 00:00

Di trivelle, di archeologia e di storia.

Di trivelle, di archeologia e di storia.
L’importanza delle ricerca archeologica nel canale di Sicilia.

Un grande successo di pubblico, locale e non, ha accompagnato l’inaugurazione della II mostra archeologica subacquea a Licata (Ag), degna cornice rappresentante un intero territorio, all’interno di un quadro geografico tutto, che vede il “protagonismo” di ENI su queste terre. L’azienda ha manifestato la nuova volontà di stabilire nuovi pozzi di ricerca di idrocarburi nella costa prospiciente Licata e in generale nell’arco meridionale della Sicilia. L’archeologia, l’importanza della storia in questo senso hanno un ruolo fondamentale perché possono costituire, anzi allargare, il fronte di un no forte verso questa invasiva soluzione. Le ricerche archeologiche nel settore costiero licatese sono cresciute molto da un anno a questa parte, grazie soprattutto all'apporto sia del locale gruppo archeologico (Gruppo Archeologico Finziade coordinato dal Direttore Fabio Amato) e al contributo necessario della soprintendenza del mare, guidata dal Prof. Sebastiano Tusa.

Pubblicato in Umanistica e sociale

Il mare di Licata (Ag) restituisce nuove testimonianze di un antico passato: le due ancore recuperate dalle acque della Rocca S.Nicola

Nell’ambito di un progetto e di una collaborazione iniziati circa un anno fa, sono riprese a pieno titolo le ricerche subacquee guidate e coordinate dall’equipe del Prof. Sebastiano Tusa, supportato logisticamente e “territorialmente” dal gruppo archeologico Finziade, diretto dall’archeologo Fabio Amato.

Le operazioni sono state quest’anno influenzate in negativo dall’instabilità metereologica. Essa ha ritardato o addirittura cambiato i programmi stessi degli archeologi.

Il 26 Luglio sono stati recuperati due reperti fortemente legati al mondo marinaresco antico: un ceppo in piombo mobile d’età presumibilmente romana e una ben più antica ancora a gravità ad un foro. Quest’ultimo reperto, ad una prima valutazione storico-cronologica va ad abbracciare un arco temporale piuttosto ampio, tra l’età del bronzo e la fase greca.

Pubblicato in Umanistica e sociale
Pagina 1 di 2

Free Joomla! template by L.THEME

Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti.