Martedì, 12 Luglio 2016 00:00

Yumi Zouma: il nuovo pop viene dalla Nuova Zelanda

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Yumi Zouma: il nuovo pop viene dalla Nuova Zelanda

Alla prima prova sulla lunga distanza gli Yumi Zouma non sbagliano. Adorato dagli hipster giapponesi e celebrato dalla critica, il breve EP dello scorso anno, nonostante abbia suscitati pareri molto postivi, non poteva essere considerato un punto di arrivo, ma semmai, la fine di una fase semi-amatoriale che doveva necessariamente portare alla realizzazione di qualcosa di più ambizioso e compiuto.

Uscito lo scorso 27 Maggio, Yoncalla va esattamente in questa direzione e conferma lo stato di grazia di questo piccolo grande gruppo neozelandese, in grado di ereditare la tradizione electro/dream pop scandinava dello scorso decennio e adattarla al mood fumoso, appannato e languido degli ultimi anni. Con tutto il potenziale di entusiasmare un pubblico più vasto, rispetto alla ristretta cerchia di affezionati di culto che si sono conquistati in giro per il mondo, questo esordio sulla lunga distanza consacra un quartetto di giovani artisti in grado di plasmare in serie gioiellini pop fluidi, sospesi, caldi, delicati e aggraziati.

Nel parlare di Yumi Zouma, non si può non elogiare il lavoro stupendo fatto dalla piccola etichetta indie Cascine che dopo avergli dato fiducia e averli lanciati, ora se li tiene ben stretti, nonostante le lusinghe di molte case discografiche non siano tardate ad arrivare. Dopo aver vinto un'altra scommessa con la pubblicazione dell'esordio degli interessantissimi Mt.Si, quelli della Cascine possono ora legittimamente tentare di fare il salto di qualità ed imporsi come una delle più importanti etichette indie pop americane.

Le dieci sensuali, soffuse, appiccicose brevi tracce definiscono un ambiente torrido e tropicale. Ma più che un disco estivo, Yoncalla prende le sembianze di un immagine sbiadita del passato, di un ricordo nostalgico di una vacanza al mare con gli amici, istantanea di una adolescenza e di una spensieratezza che si vorrebbero ancora riabbracciare ma che appaiono ormai perdute. I caldi beat R'n'B, dosati con attenzione, impongono un tepore sul quale adagiarsi, facendo della lentezza e della svogliatezza un'etica e una estetica allo stesso tempo ("Yesterday", "Hemisphere"). Ovunque, prevale un atteggiamento affine alla sensibilità della scuola Dream-Beat (come Toro Y Moi o Washed Out), pieno di ritmi sincopati e di suggestioni intimistiche e sognanti.

Ma la vera forza dell'album sono i battiti electro mai così delicati e graziosi che scolpiscono atmosfere spensierate e smemorate. Si tratta di una dolcezza ovattata a cui occorre abbandonarsi, un caldo involucro adolescenziale entro il quale cercare conforto e protezione. Siamo sui terreni dei Wild Nothing periodo Gemini, con quell'incedere scanzonato e vivace ma allo stesso tempo malinconico e dalle maniere molto discrete (la memorabile cantilena per cuori straziati di "Remember You At All", il calore balearico unito al candore adolescenziale di "Keep it Close to Me", il trionfo di squillante armonia di una sensualissima "Haji Awali").

Molti gli episodi memorabili, fra i quali è d'obbligo citare almeno l'ipnotica e rarefatta "Barricade" che flirta a meraviglia con il pop alieno e camaleontico di Grimes e la gaudente e cristallina base che scandisce una vivace "Text From Sweden". I testi, impregnanti di senso di sradicamento e di nostalgia di casa, legati alla tragica vicenda biografica del terremoto che ha colpito la loro città natale e che li ha costretti a trovare una sistemazione altrove, rafforzano l'estetica della mancanza che si propaga per tutto il disco, scolpendo delle soffici ballate chiaroscurali, in cui le atmosfere rilassate lasciano sempre trasparire l'ombra di un disagio e di una malessere mai superato.

Yoncalla è un caldo sogno ricco di opache e sbiadite reminiscenze giovanili. I neozelandesi Yumi Zouma confermano le loro grandi potenzialità e definiscono i contorni di un dream-electro pop fra i più suggestivi e vivaci che ci siano in circolazione.

7,5/10

Ultima modifica il Lunedì, 11 Luglio 2016 22:08
Alessandro Zabban

Nato nel 1988 a Firenze, laureato in sociologia. Interessi legati in particolare alla filosofia sociale, alla politica e all'arte in tutte le sue forme.

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