I film della settimana, le serie televisive e tutto ciò che riguarda l'arte dello schermo (piccolo o grande che sia), senza disdegnare le arti del videogioco.
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Un supereroe italiano, un miliardario tirchio e un manipolo di sgangherati comunisti
Buon anno a tutti! Si riparte con il botto. Sarà un gennaio ricchissimo. Per cominciare bene, ecco tre recensioni: il sequel del primo supereroe made in Italy, una commedia satirica su un fatto storico rilevante e il grande ritorno a 80 anni suonati di Sir Ridley Scott con un'opera ambientata in Italia. A voi!
Le superclassifiche del 2017
La classifica degli incassi 2017 ci dice che il mercato è in mano alle major (Warner, Disney, Fox e Universal). Dei primi 10 film che hanno incassato di più in Italia 9 appartengono a queste case. Nella top 10 di film nostrani resiste solo The place (Medusa). Nella classifica si avverte la presenza di numerosi film di supereroi, sequel e cartoni animati. Dei film d'autore si registra solo la presenza di Dunkirk e Blade Runner 2049 che, tuttavia, è stato un flop in America. La mancanza di titoli di qualità ci dice che anche nel cinema che il futuro non è molto roseo. Come avete potuto leggere nello speciale sul 2018, le prospettive per il prossimo anno non sembrano andare nella direzione opposta.
Twin Peaks e la sfida di David Lynch alla televisione
È un fatto ormai innegabile che negli ultimi anni stiamo assistendo a una vera epoca d'oro della fiction televisiva. Serie e miniserie stanno raggiungendo livelli qualitativi elevatissimi sia per quanto riguarda la scrittura, sia nella narrazione, nella recitazione, e nella fotografia. Se già un paio d'anni fa si cominciava ad osservare la presenza di prodotti televisivi che raggiungevano gli stessi livelli delle opere pensate per il cinema, bisogna oggi ammettere che in alcuni casi esistono produzioni televisive che non solo non hanno nulla da invidiare a quelle cinematografiche, ma sono anzi loro superiori sotto numerosi aspetti. La cosa non è sfuggita all'attenzione di attori e registi di prestigio: non è ormai insolito che gli uni o gli altri firmino contratti per serie televisive anche per più di una stagione, di fatto monopolizzando il proprio tempo lavorativo per uno o più anni, qualcosa che sarebbe stato impensabile non troppo tempo addietro, quando la fiction televisiva si vedeva riconosciuto un valore di puro intrattenimento, ma non artistico – e non "valeva la pena", per un attore o un regista con un nome importante, sacrificare così tanto tempo per un prodotto simile. La fiction televisiva, dunque, si trova in questo momento in una posizione privilegiata: si è vista riconoscere il valore artistico almeno potenziale a cui ambiva, gode di una distribuzione efficace e anzi in crescita, può vantare sempre più grandi nomi a suo supporto, e gode in generale di una maggiore libertà creativa di quella delle grandi produzioni cinematografiche, soprattutto quelle americane.
Il prossimo anno al cinema
Tutti i film previsti per il 2018
Come da tradizione, tra la fine di novembre e i primi di dicembre, esercenti e distributori si riuniscono a Sorrento per discutere delle problematiche passate, presenti e future. Le giornate professionali edizione 2017 hanno registrato una forte contrazione del cinema italiano. La qualità però si è abbassata notevolmente anche negli altri Paesi. Le serie tv, Amazon, Netflix, la condivisione domestica hanno fatto il resto. Bisogna dire che fino a che i distributori non cominceranno a fare insieme un'autocritica collettiva, la cosa non cambierà mai. Molti invece cercano solo di cogliere l'occasione per trovare nuovi mercati. L'investimento sulla qualità non è stato fatto e il pubblico non se la sente di andare al cinema per vedere prodotti di medio/basso livello. Il cinema d'autore è mal pubblicizzato perché è meno redditizio e le molte monosale tendono a investire su prodotti di largo consumo. Questi in sintesi i problemi di questa edizione.
Gli Ultimi Jedi: di Guerre Stellari nel 2017, senza spoiler
Prendete i Porg. Uccellini marini con gli occhioni, dei pinguini a forma di palla da bowling, apparsi in dei video con BB-8, poi nei trailer degli Ultimi Jedi e al centro dei giudizi di chi si scandalizza della commercializzazione di Star Wars, magari accusando la Disney di aver snaturato la saga.
Avevano ragione Bunuel, Marx e Paolo Vi: i killer della società sono sempre borghesi
Prima dei botti di fine 2017, eccoci di fronte a un fine settimana di fine novembre ricchissimo. Oltre al terzo capitolo di Smetto quando voglio (vedi qui), sono usciti altri due film che, in maniera diversa, pongono il problema della borghesia. Dall'Ottocento a oggi non è cambiato assolutamente niente. Ecco le recensioni di un remake di un noto giallo di Agatha Christie (Assassinio Sull'Orient Express) e di un film francese d'autore (Happy end), diretto dal maestro tedesco Haneke. Cosa hanno in comune?
Le risposte le trovate qui sotto.
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