Uscito il film dalle sale da pochi giorni e data la natura del Becco (non una rivista specialistica) si rimanda al 2018 un’eventuale discussione relativa a determinati aspetti della trama.
Però i nuovi animaletti sono ormai patrimonio di tutte le persone interessate all’argomento… anche se qui si pone già una prima distinzione utile.
Guerre Stellari è un fenomeno di massa ma non universale.
Esistono nicchie resistenti, stupite della follia diffusa alimentata, in origine, da George Lucas.
Parimenti troviamo minoranze dotte, a cui si rivolgono libri, fumetti, giochi di ruolo, videogiochi, et cetera.I film parlano a una vasta area di mezzo, che magari va direttamente in confusione con la nuova scansione che ci accompagnerà per molti anni a venire.
2015 esce il Risveglio della Forza, VII “puntata” della storia che riprende in maniera rilevante la trama del primo episodio (1977), che però è il numero IV (la prima trilogia parte dal quattro e arriva al VI, la seconda comincia dall’uno e arriva al III). Sono cose banali per chi scrive e probabilmente per molti che leggono, ma in una coda al cinema per vedere questo film, nel periodo natalizio (non è un caso ovviamente la data, in termini di distribuzione), potrete sperimentare il livello di conoscenza diffusa, in tempi di analfabetismi ben più gravi.
Nel 2016 tocca a Rogue One, il primo degli spin-off che intervalla gli episodi delle nuove trilogie, con storie autoconclusive.
Un film-ponte per creare un canale diretto con la trilogia originale, rimuovendo quella più recente, a cui è seguito un film-intervallo per abituarci all'idea di un universo espanso anche sul grande schermo, dove si può fare a meno persino dei Jedi.
Il 2017 quindi tocca a episodio VIII. Il primo film-della-nuova-era.
Tutto molto complesso per le cifre che interessano Disney (alle soglie di una nuova acquisizione, pare, rispetto a 21st Century Fox) e Star Wars.
In questo livello di stratificazioni l’attenzione per ogni dettaglio è massimo, per questioni economiche.
Ha poco senso scandalizzarsi per ciò che era inevitabile.
Diventa anche disonesto scandalizzarsi.
Gli Ewok dovrebbero ricordare a tutti che i Porg sono perfettamente in linea con la modalità di ammiccamento proposta dalla saga.
Ma quindi Gli Ultimi Jedi vale la pena? Sì, se vi piace il genere e per tenere presente uno dei principali fenomeni di consumo (culturali?) contemporanei. Si esagera, in alcuni passaggi, ma ci sono decenni di mito da sfruttare. Andarci leggeri non avrebbe senso.
Chi ama Guerre Stellari, onestamente, non potrebbe chiedere di più.
“È un brutto film” scrivono già in molti (dopo nemmeno 48 ore dall’uscita). Ognuno ha i propri gusti, ovviamente, ma la questione è che siamo oltre la semplice pellicola. In realtà vedrete confermati i vostri pregiudizi, positivi o negativi che siano. Certo, guardare due ore e mezzo de Gli Ultimi Jedi per poter borbottare contro Star Wars pare pratica curiosamente poco saggia.
Per fortuna la Disney ha scelto un modo intelligente di “fare cassa” e intrattenere noi amanti dei Jedi (o dell’Impero, purtroppo esistono anche loro).
Che la forza sia con voi, magari aggiorniamoci al 2018 per commentare con entusiasmo e rabbia i dettagli che vi avranno fatto saltare sulla poltrona (rigorosamente al cinema eh!).
Immagine liberamente tratta da www.dailydot.com