Domenica, 27 Aprile 2014 00:00

The Amazing Spider Man 2 - Il Potere di Electro

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Attenzione, contiene spoiler

Nel luglio 2012 ci furono numerosi fan dell’ Uomo Ragno che boicottarono l’uscita del reboot “The Amazing Spiderman” dopo l’ottima trilogia di Sam Raimi. Il nuovo regista, Marc Webb (“500 giorni insieme”), venne stuzzicato a più riprese senza che la gente avesse visto il film. La cosa poi continuò dopo la visione, ma è doveroso dire che anche “Spiderman 3” ebbe lo stesso esito. La battaglia però sembra averla vinta lui. Bisogna dargli atto di essere un combattente perché questo secondo episodio è veramente buono.

Finalmente libero dal giogo della presentazione dei personaggi, Webb ha voluto narrare la storia di Peter Parker (Andrew Garfield), le sue origini,i segreti relativi alla OsCorp, azienda dove il padre Richard lavorava prima di sparire misteriosamente. Cosa approfondita relativamente nei film precedenti. Ed è così che questo secondo episodio inizia per poi arrivare a Peter ormai prossimo al conseguimento del diploma. La sua doppia vita scorre bene anche grazie all’amore di Gwen Stacy (Emma Stone). È uno Spiderman gigioneggiante all’inizio, ma Peter è sempre in ritardo e distante dalla sua bella. Anche per la consegna del diploma, arriva tardi perché il mafioso russo Aleksei Sytsevich (Paul Giamatti) ha rubato un carico di plutonio. Spiderman riesce a compiere il suo dovere e ad arrivare all’evento. Gwen è furiosa perché Peter mancava al suo discorso, ma un bacio appassionato risolve (temporaneamente) la situazione. Tuttavia i problemi non tarderanno ad arrivare: ben presto i fantasmi del padre Richard, dello zio Ben e soprattutto del capitano Stacy assaliranno il nostro eroe. Ed è proprio quest’ultimo il problema più grosso: infatti in punto di morte, Peter gli aveva promesso di non coinvolgere mai Gwen nelle sue avventure.

I dubbi del nostro tormentano anche la sua bella ragazza. I due sono in rotta, si lasciano anche se entrambi sono innamorati reciprocamente. 

È sicuramente questa la parte migliore del film perché la coppia Garfield-Stone (fidanzati anche nella vita reale) funziona a dovere. Siamo davanti al personaggio femminile più interessante visto nei cinecomics. La Stone fa la differenza e rimane la ragione principale per cui questo capitolo di Spider-Man sarà ricordato. 

Purtroppo per loro ecco che dalla OsCorp arriva una nuova minaccia: lo sfigato operaio Max Dillon (il premio Oscar Jamie Foxx) ha un incidente con la corrente che assorbe totalmente il suo corpo tanto da trasformarlo in Electro. È un uomo quasi “invisibile”, solo, arrabbiato che ha bisogno di visibilità e di comprensione. Così,una volta diventato una creatura con superpoteri, decide di dimostrare a tutti che non è un perdente. Purtroppo per lui entra in scena Spiderman e i maxischermi di Times Square mostrano il “ragnetto”. Ecco che il suo odio contro Spiderman diventa viscerale e la sua rabbia viene sfogata in modo sbagliato: ovvero contro innocenti cittadini attraverso la distruzione della città.

Ma c’è un’altra minaccia: la OsCorp non vuole rivelare l’esistenza di Electro per paura che gli investitori di Wall Street gli si ritorcano contro. 

Electro viene preso e la OsCorp inizia degli esperimenti top secret su lui. Era tempo che l’azienda voleva fare questa operazione sugli umani, ma tale sperimentazione non era approvata da alcuni scienziati.

Intanto però al timone dell’azienda c’è un cambio: Norman Osborn (Chris Cooper) muore lasciando il carrozzone al figlio Harry (Dane DeHaan), amico di Peter.

Anche lui presto scoprirà che il padre gli ha tramandato una rara malattia genetica. E proprio mentre Peter scopre i segreti del padre, Harry vuole il sangue di Spiderman (il ragno che ha morso Peter era stato geneticamente modificato proprio dalla OsCorp) che è l’unico che può aiutarlo a guarire. Peter però non vuole rivelare la sua identità e i due da amici diventano nemici.

Harry diventa Goblin e libera Electro alleandosi con lui contro Spiderman,il tutto mentre Gwen sta per partire per l’Inghilterra perché ha vinto una borsa di studio a Oxford.

Ma mentre Peter e la sua amata (con un cappottino verde che ai fan dei fumetti dovrebbe ricordare qualcosa…) stanno per lasciarsi, ecco che la minaccia sta per compiersi…

Un bel sequel dominato dal blu (il cielo,il costume di Spiderman e quello del villain Electro), dalle responsabilità non tanto del supereroe, ma di Peter.

Ma c’è anche il tema dominante del tempo, sia quello con cui deve combattere per non farsi scoprire ancora in costume da zia May oppure quello per salvare la sua amata. 

“Tutti i giorni mi sveglio sapendo che più gente cercherò di salvare, più nemici mi farò. Ed è solo questione di tempo, prima che mi scontri con chi ha più poteri di quanti io possa sconfiggere” – dice Peter Parker alla fidanzata. E ha ragione.

L’amore tra i due giovani è lo specchio delle inquietudini di Spiderman, della sua difficoltà di gestire la sua vita di ragazzo chiuso nel mondo della sua stanzetta con quella di supererore che il mondo lo deve salvare per davvero. 

La parte migliore del film è la parte sentimentale (non è un caso che il regista sia Marc Webb,specialista in storie di questo tipo),il rapporto di coppia tra Peter e Gwen contro gli ostacoli al loro amore. Una lotta contro il tempo e contro un destino a loro avverso. Anche lo spettacolo dei villain e degli effetti speciali passa un po’ in secondo piano. Sono loro due i veri protagonisti della storia,la locomotiva di un bel cinecomic da vedere. Uno spettacolo che funziona nonostante la durata di oltre 2h e 20 minuti che rischia di rovinare un po’ un film che tuttosommato affascina sempre giovani e adulti. Anche se per capire come andrà a finire, bisognerà aspettare il terzo capitolo previsto per il 2016. Resta un interrogativo: quando entrerà in scena la rossa fidanzata storica Mary Jane Watson che da questo film è stata tagliata? Chi vivrà vedrà.

Noi non vediamo l’ora che continui a mettere la sua ragnatela fra le ruote del villain di turno. O che torni a fare acrobazie fra i grattacieli di New York. Questo è Spiderman. Pardon amazing Spiderman.

VALUTAZIONE: ***

TOP: l’intesa fra Andrew Garfield e Emma Stone,in particolar modo lo spessore del personaggio femminile. L’uso del 3D nativo è efficace.

 FLOP: alcune lungaggini e la mancanza di un villain che “ruba” la scena, la canzone di Francesca Michielin da evitare. Decisamente meglio Hans Zimmer.

Immagine liberamente tratta da www.gameplayer.it

Tommaso Alvisi

Nato a Firenze nel maggio 1986, ma residente da sempre nel cuore delle colline del Chianti, a San Casciano. Proprietario di una cartoleria-edicola del mio paese dove vendo di tutto: da cd e dvd, giornali, articoli da regalo e quant'altro.

Da sempre attivo nel sociale e nel volontariato, sono un infaticabile stantuffo con tante passioni: dallo sport (basket, calcio e motori su tutti) alla politica, passando inderogabilmente per il rock e per il cinema. Non a caso, da 9 anni curo il Gruppo Cineforum Arci San Casciano, in un amalgamato gruppo di cinefili doc.

Da qualche anno curo la sezione cinematografica per Il Becco.

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