Inoltre ci sono alcuni titoli posizionati in netto ritardo rispetto al resto del mondo (su tutti Il sacrificio del cervo sacro di Lanthimos uscito da noi a fine giugno, passato oltre un anno prima da Cannes). Nel frattempo facciamo un riepilogo del meglio e del peggio del 2018, in attesa dei titoli della nuova stagione che verranno presentati a Riccione nella prima settimana di luglio. Le classifiche vantano i titoli usciti in Italia tra il 1° gennaio e il 30 giugno 2018. Non è un caso che la maggioranza dei film più prestigiosi abbiano, come elementi comuni, tematiche come ostilità, odio, rabbia, diversità e discriminazione. Segno di grande attualità.
Partiamo dai FLOP. In attesa dei Top, ecco intanto la FLOP 10.
10 Red Sparrow
Poteva essere un buon titolo, ma gli americani devono sempre mescolare la Guerra Fredda ad altri temi. Originariamente doveva essere diretto da David Fincher con Rooney Mara protagonista. Forse sarebbe stato meglio. Titolo dimenticabile che si squaglia strada facendo.
9 A casa tutti bene
Con il cast a disposizione, Muccino fa un film deludente che non caratterizza i personaggi, inciampando in più situazioni quando si rifà a classici del cinema italiano.
8 Escobar
Come sopra. Javier Bardem-Penelope Cruz sembravano garantire la bontà del progetto. E' un film che strizza l'occhio alla serie "Narcos", diventando quasi una sorta di imitazione. Il trucco, la trasformazione di Bardem sfiora il ridicolo da quanto è artificiosa. Lui è sempre straordinario, ma nel complesso l'opera non aggiunge nulla su Escobar.
7 Tomb Raider
Altro reboot che non serve a nessuno. Lontano anni luce dalla Lara Croft di Angelina Jolie, la Vikander si dà da fare, ma il film sa ampiamente di già visto e non lascia il segno.
L'ultima prova del maestro Clint Eastwood è propaganda al governo Trump. Un film che inneggia all'eroismo americano, ai suoi soldati. Manca il solito equilibrio e la solita umanità che permea i film di Clint regista. Dell'episodio di cronaca c'è solo il quarto d'ora finale. Il resto è veramente inguardabile e irritante. L'Europa vista come parco divertimenti degli americani è agghiacciante.
Se la Disney è stata costretta a congelare gli altri spin off della saga, ci sarà un perché. I problemi produttivi, il cambio di regia, la mancanza di libertà creativa hanno fatto il resto. Un enorme pasticcio con attori al minimo sindacale. Solo la scena dell'assalto al treno merita la visione. Troppo poco. Flop totale.
4 Jumanji - Benvenuti nella giungla
L'ennesimo remake che non ha senso. Francamente non si capisce il senso di fare un film del genere. Con l'originale non ha niente a che vedere.
3 Il vegetale
Già non sa cantare, in più la Disney lo fa anche recitare. Rovazzi imita Zalone. I risultati sono veramente, ma veramente bassi. Se questo è il futuro del cinema italiano, meglio guardare altrove.
2 Arrivano i prof
Si parla di "buona scuola" ed ecco che esce un film che annienta ogni cosa. Un film patetico, fintamente trasgressivo, poco educativo. Una sorta di puntata di una serie web tv, senza la nostalgia di "Notte prima degli esami". Decisamente inguardabile, nonostante il solito Claudio Bisio.
1 Cinquanta sfumature di rosso
Dopo i primi due episodi, anche il terzo entra nell'Olimpo delle nefandezze. Un film totalmente vuoto. Manca totalmente la regia, gli attori sembrano due manichini (specie lui). E questo era annunciato come il gran finale. Cinquanta sfumature di allarme rosso.
Dopo i flop, ecco cosa c'è da ricordare di questa prima parte dell'anno.
Miglior film italiano: Dogman
Miglior film americano: La forma dell'acqua
Sorpresa italiana: Lazzaro felice e Sono tornato
Delusione italiana: A casa tutti bene
Delusione cocente: Ore 15:17 - Assalto al treno
Film oltre le attese: Tre manifesti a Ebbing, Missouri
Peggior sequel: Cinquanta sfumature di rosso
Miglior film d'autore: Il filo nascosto
Film più controverso: Il sacrificio del cervo sacro
Film interessante, non del tutto riuscito: Tutti i soldi del mondo
Miglior film d'animazione: L'isola dei cani
Miglior cinecomic: Ready Player One
Miglior film politico: The post
Miglior commedia satirica: Morto Stalin, se ne fa un altro
Miglior film restaurato: 2001 Odissea nello spazio (50° anniversario)
Le interpretazioni maschili da ricordare: Marcello Fonte per Dogman, Sam Rockwell per Tre manifesti a Ebbing, Missouri, Donald Sutherland per Ella e John, Gary Oldman per L'ora più buia, Massimo Popolizio per Sono tornato, Michael Shannon per La forma dell'acqua, Daniel Day Lewis per Il filo nascosto, Toni Servillo per Loro, Jeremy Renner per I segreti di Wind River, Christian Bale per Ostili
Le interpretazioni femminili da ricordare: Meryl Streep per The post, Helen Mirren per Ella e John, Frances McDormand per Tre manifesti a Ebbing, Missouri, Sally Hawkins per La forma dell'acqua, Vicky Krieps per Il filo nascosto, Rosamund Pike per Ostili, Emily Blunt per Un posto tranquillo, Jessica Chastain per Molly's game, Kristin Scott Thomas per L'ora più buia, Chau Hong per Downsizing
Entriamo adesso nella TOP 25 dei film più belli. Ai primi posti tre pellicole che parlano (anche) di discriminazioni, vendette, odio, rabbia e rancore. Temi piuttosto attuali e tremendamente di moda.
25 Il ragazzo invisibile – seconda generazione
21 Downsizing
19 Ella e John
18 Molly's game
17 La casa sul mare
15 Sono tornato
12 Il sacrificio del cervo sacro
11 Morto Stalin se ne fa un altro
Analizziamo posizione per posizione la Top10 che vanta la presenza di 3 film italiani, di cui uno sul podio.
10 Lazzaro felice (Alice Rohrwacher)
Miglior sceneggiatura a Cannes. Il film della fiesolana Rohrwacher rilegge i classici del cinema italiano e fa un'analogia per niente scontata tra passato e presente. Per capire l'attualità francamente è uno dei film più coraggiosi del nostro cinema contemporaneo.
9 Ostili (Scott Cooper)
Finalmente un western! Christian Bale, Rosamund Pike e Wes Studi ci riportano in un viaggio denso di pericoli e imboscate con tutti i tipici ingredienti del genere. Splendido esteticamente e straordinariamente attuale perché l'ostilità è tornata di moda prepotentemente.
8 L'ora più buia (Joe Wright)
Uno dei momenti più difficili della storia inglese riletta con grande teatralità. Il film completa Dunkirk di Nolan, mostrando alcuni fatti dal 1940 fino alla vittoria finale. Il fenomenale Gary Oldman (Oscar per miglior attore protagonista) interpreta Churchill in maniera sublime. Un film di questi tempi necessario per far capire che si può uscire a testa alta dai momenti difficili, se si vuole.
7 The post (Steven Spielberg)
Il film politico dell'anno che parla dei rapporti tra potere, stampa e donne al potere. La vera storia dei giornalisti del Times che portarono poi a scoprire il "Watergate". Spielberg è ancora una volta gigantesco, ci fa respirare il clima dell'epoca tra rotative e macchine da scrivere. Al resto ci pensano Hanks e la Streep.
6 Loro – parti 1 e 2 (Paolo Sorrentino)
Diviso in due parti, il film del premio Oscar Sorrentino parla non tanto di Silvio Berlusconi, ma del sistema che ha fatto affondare l'Italia. Il berlusconismo è ormai insito nella maggioranza degli italiani e Sorrentino ci guida in un viaggio spiegandoci il perché. Se poi vi piace il cinema del regista napoletano, è il degno successore di opere come Il divo, Le conseguenze dell'amore e La grande bellezza.
5 Il filo nascosto (Paul Thomas Anderson)
L'ultima pellicola di P.T. Anderson non è originale (prende spunto da Rebecca di Hitchcock), ma è cinema d'autore di massimo livello. Ogni dettaglio è al suo posto, tutto sa di ricercato, di voluto. Sembra un'opera d'arte. Al resto ci pensano la rivelazione Vicky Krieps che riesce nell'impresa di tener testa a un magnifico Daniel Day Lewis, giunto al suo ultimo film. Oscar ai costumi meritato.
4 L'isola dei cani (Wes Anderson)
Il ritorno di Wes alla stop motion dopo Fantastic Mr Fox. La solita cura dei dettagli, la solita vasta gamma di colori, il solito nutrito cast di attori/amici per un film d'animazione politico e attuale che vanta forti influenze dal cinema giapponese. Se siete cinefili, quest'opera vi entusiasmerà. Orso d'argento a Berlino per la miglior regia.
Adesso sveliamo i titoli sul podio.
3 Dogman (Matteo Garrone)
Il miglior film italiano dell'anno. Marcello Fonte ha vinto il premio per miglior attore a Cannes. La storia del Canaro della Magliana riletta con grande attualità da uno dei nostri migliori autori. Questo film è la summa di tutte le opere precedenti del regista romano. Da non perdere.
2 La forma dell'acqua (Guillermo Del Toro)
Del Toro, dopo il meraviglioso Il labirinto del fauno, torna a graffiare con una storia d'amore classica sullo sfondo della Guerra Fredda anni 50. Annienta la favoletta del principe azzurro made in Disney e riesce ad elevare la sfida. Gli innamorati (un mostro marino e una muta che fa le pulizie) sono i buoni, ma sono emarginati dalla società. Maestosi gli interpreti: dal cattivo Shannon alla protagonista Hawkins, passando per i ruoli di contorno. Leone d'Oro a Venezia e 4 premi Oscar, tra cui miglior film e miglior regia.
1 Tre manifesti a Ebbing, Missouri (Martin McDonaugh)
Un film attualissimo che parla di odio, rabbia e rancore. I ragionamenti di pancia portano a cambiare le persone. Una madre in cerca di vendetta ingaggia una lotta contro i poliziotti. Compra tre manifesti pubblicitari con messaggi controversi per smuovere le acque. Lo sceriffo di Ebbing prova a farla ragionare. Lei non ci sente. Inizia una guerra senza esclusione di colpi (anche bassi). Oscar sacrosanti per McDormand e Rockwell.
Per quanto riguarda i pezzi più letti e più apprezzati dai lettori, ecco cosa avete decretato:
3 Tre manifesti a Ebbing, Missouri
Fateci sapere la vostra opinione. Nel mese di luglio, vi illustrerò tutte le anticipazioni del secondo semestre 2018.Vi aspettiamo sulle nostre pagine.
Immagine di apertura ripresa liberamente da slate.com; immagini nel testo riprese rispettivamente da badtaste.it, arsenalecinema.com e mymovies.it