Venerdì, 16 Dicembre 2016 00:00

Rogue One: il felice primo capitolo della Star Wars Anthology (senza spoiler)

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L'incrociatore Star Wars di produzione Disney è stato varato nel 2016 con Il risveglio della forza, accusato da più parti di essere una fotocopia di Episodio IV, l'esordio assoluto del progetto inventato da George Lucas. 

Rogue One è il primo episodio, tra le pellicole del grande schermo, estraneo ad ogni proseguimento. Si inserisce (sul piano narrativo) tra La vendetta dei Sith (2005) e il primo Guerre Stellari (1977), poi chiamato anche Una nuova speranza.

 
I piani della Morte Nera, ci veniva spiegato circa quaranta anni anni fa, erano stati rubati con grande sacrificio e un importante sforzo di soldati della Ribellione. Oggi ci viene illustrato come, con un approfondimento su un ramo secondario dell'universo Jedi. 
 
La nave si muove ancora all'interno di un raggio traente, con continui omaggi alla prima trilogia. Il venditore ci accompagna nell'universo indicando quanto c'è di famigliare. La foto del primo Natale in famiglia, la laurea della cugina, il comodino della bisnonna: c'è chi denuncia la mancanza di originalità, ma è improbabile che a lungo possa andare avanti così. La Disney ci assicura di stare tranquilli, che "siamo a casa".
 
Può rimanere deluso solo chi parte con forti pregiudizi verso una commercializzazione di un prodotto che nasce commerciale.
 
Il fenomeno peculiare di Guerre Stellari non ha la stessa matrice del Signore degli Anelli, ma vanta un forte sistema di appassionati, che permette alle persone (come lo scrivente) di presentarsi ad uno spettacolo programmato a mezzanotte ed un minuto del giorno di uscita del film. In omaggio anche la locandina (nel 2016 c'era la possibilità di entrare in sala in tarda mattinata).
 
Raccontare qualsiasi cosa della trama o delle scelte tecniche rovinerebbe la scoperta dello spettacolo.
 
Il prodotto è universalmente fruibile, purché non si abbia un palato fine, incapace di apprezzare pellicole fatte per piacere a milioni di persone.
 
La progressiva espansione dell'impianto narrativo recupera molto del metodo seguito da romanzi e fumetti, portando fuori dal mito larga parte dell'immaginazione del pubblico affezionato, per metterlo sul mercato.
 
Adeguarsi o soccombere, purtroppo non c'è altra scelta.
 
Però, davvero chi ha amato almeno gli episodi IV, V e VI, può resistere a brividi di piacere in alcuni dei passaggi di Rogue One? Non importa confessarlo, il punto è che anche la Star Wars Anthology è una riuscita operazione (si spera anche di pubblico). In attesa di Episodio VII a dicembre 2017 e della storia del giovane Ian Solo nel 2018. 
 
Con attori giovani, registi con curriculum opinabili nei circuiti d'atelier e una meravigliosa capacità di intrattenere chi ha voglia di lasciarsi catturare. 
Ultima modifica il Venerdì, 16 Dicembre 2016 09:09
Dmitrij Palagi

Nato nel 1988 in Unione Sovietica, subito prima della caduta del Muro. Iscritto a Rifondazione dal 2006, subito prima della sconfitta de "la Sinistra l'Arcobaleno". Laureato in filosofia, un dottorato in corso di Studi Storici, una collaborazione attiva con la storica rivista dei macchinisti "ancora IN MARCIA".

«Vivere in un mondo senza evasione possibile dove non restava che battersi per una evasione impossibile» (Victor Serge)

 

www.orsopalagi.it
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