Sabato, 11 Ottobre 2014 00:00

Tutti dietro ad una palla

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Tutti dietro ad una palla. 22 uomini intorno ad un campo in erba. Spesso parliamo di questo sport solamente perché è l’argomento principe in Italia, nel bene e nel male. Ma una buona fetta di seguaci segue il calcio per passione, quasi con adorazione. Anche nel mondo dei videogiochi questa passione viene ricreata e, grazie alle ultime innovazioni, con ogni minimo dettaglio possibile. Come dimenticare, per esempio, il proliferare di tanti videogiochi anni 90 sul calcio: Virtua Soccer, This is Football, Winning Eleven, Fifa. Alcuni di questi presenti nelle sale giochi. La mia memoria mi riporta addirittura ad un cabinato con tanto di pallone da calciare. Ma

come nel calcio, nascono le tifoserie nella scelta del videogioco annuale di calcio. Ogni anno ne escono di nuovi ed ogni anno la domanda è sempre la stessa: Quale prendo? Guai a divulgare la scelta alla setta opposta: in tal caso, infatti, partiranno insulti e discussioni infinite, proprio come se si stesse parlando del Derby di Roma. A parte gli scherzi, però, anche quest’anno la scelta dei videogiocatori si dividerà in due tronconi: Quelli che prenderanno Fifa 15 e quelli che prenderanno Pro Evolution Soccer 2015.

Negli ultimi 20 anni la serie della casa di produzione canadese ha sfidato il videogioco di calcio giapponese e ultimamente è riuscita a batterlo senza colpo ferire. Ma le premesse per una battaglia ci sono o troviamo due giochi con stili completamente diversi? Meglio iniziare ad analizzare i due titoli.

Sicuramente Fifa 15 parte già avvantaggiata rispetto a Pes 15. Ea Sports ha fatto già uscire la sua creatura nel mercato videoludico, mentre Konami porterà PES solo a metà novembre. Scotta ancora nella mente dei suoi fan PES 2014, un prodotto fatto uscire presto e male. Konami quindi ha rinunciato totalmente alla lotta diretta e punterà ai suoi fedelissimi. Nel mentre, possiamo parlare di quello che è possibile vedere nella demo distribuita a settembre. In esso troviamo un netto miglioramento tecnico. La grafica risulta essere buonissima, con i volti dei giocatori curati perfettamente e una fluidità che in casa Konami solo il nuovo sistema di motore grafico Fox Engine può dare. Il sistema di gioco punta su meno frenesia arrivando comunque ad una giocabilità tra arcade e simulazione, dove la bilancia penderà più sul primo peso. Di sicuro sappiamo che dentro il prodotto finito troveremo le modalità offline che da sempre contraddistinguono la serie (fra cui il campionato master), e in aggiunta una nuova modalità online. Di sicuro non siamo arrivati a gridare la parola capolavoro, in quanto PES rischia di perdersi comunque in una caratteristica che ormai sembra dominare i titoli sportivi: le licenze. C’è da dire, infatti, che a parte il campionato brasiliano e le due Coppe della UEFA non sappiamo quali e quante squadre potremo giocare. Altro punto dolente sarà il supporto che Konami offrirà a gioco venduto: le rose saranno aggiornate? E ogni quanto tempo saranno riviste? Lo scopriremo solo a metà novembre.

Il producer canadese invece ha dalla sua una solidità di gameplay che ha permesso per il titolo di quest’anno di migliorare la presentazione delle partite e la grafica: oltre ad avere molte licenze, fra cui quella totale della premier league (20 stadi, tantissime scannerizzazioni facciali dei giocatori del campionato inglese e l’infografica ufficiale), Fifa 15 porta maggiore fluidità nel gioco e dettagli come il manto erboso che si rovina durante la partita. Tante modalità di gioco presenti, soprattutto la sempreverde Fifa Ultimate Team, dove è possibile aprire buste virtuali di figurine dei calciatori per poi unirli in una squadra virtuale dove a contare è soprattutto l’intesa fra i giocatori, da ricercare con il criterio del club e la nazione da cui provengono gli elementi della squadra. Da notare infine e negativamente che sebbene siano state promesse migliorie nella giocabilità, il tutto sembra fin troppo ricordare fifa 14 e, anzi, eliminati diversi bug dal titolo precedente ne sono arrivati di nuovi, forse anche più fastidiosi come il tiro dalla distanza e i portieri troppo spesso poco reattivi alle situazioni di gioco davanti alla propria porta.

Ma quale titolo conviene comprare? Mentre l’anno scorso non c’era assolutamente partita, quest’anno finalmente sembra vincere la scelta dell’utente. Se il videogiocatore ama le modalità online sceglie Fifa, mentre se preferisce dedicarsi a quella offline la scelta migliore è PES. Anche il gameplay sono differenti e anche lì sarà sempre chi avrà il controller in mano a scegliere con quale stile avventurarsi. Più libero e più semplificato in Fifa, meno libero e più tecnico in PES. In entrambi i casi, il divertimento è assicurato.

Ah, se il calcio vero fosse come quello dei videogiochi!

Ultima modifica il Lunedì, 29 Gennaio 2018 11:19
Giuliano Sdanghi

Nato a Roma, ma vivo a Bracciano dall'infanzia. Diplomato ragioniere, sono responsabile di varie realtà associative. Grazie allo studio del francese, i miei interessi si sono ampliati alla Francia, in ogni suo aspetto.

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