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Dalle ore 12 del 12 dicembre l'undicesima Unità delle Forze di Autodifesa terrestri nipponiche dispiegata in Sudan del Sud ha ufficialmente iniziato le proprie attività nel Paese sotto l'ombrello delle nuove regole d'ingaggio che consentono, tra le altre cose, operazioni di recupero di ostaggi.
Il Sudan del Sud, dilaniato da una guerra civile tutt'altro che interrotta sarebbe in una situazione, almeno intorno la capitale Juba presso la quale sono schierate le truppe nipponiche, “relativamente stabile” secondo quanto dichiarato dalla ministra della Difesa, Tomomi Inada, in conferenza stampa.
Di tutt'altro avviso Kazuo Shii, secondo il quale “stante l'attuale situazione le truppe delle FA potrebbero trovarsi ad ingaggiare combattimenti con soldati dell'esercito governativo del Sudan del Sud. E' inaccettabile che il primo ministro non abbia alcuna comprensione rispetto al verificarsi di questa possibilità” ha affermato il leader dei comunisti nella propria replica al premier Abe durante il question time.
Tutti i lettori de Il Becco conoscono Cetto La Qualunque, sindaco della ridente cittadina balneare di Marina di Sopra, ma nessuno conosce il sindaco, senz’altra identificazione, talvolta definito come il sindaco del Galluzzo.
La chiusura di questa campagna referendaria e i recentissimi fatti legati alla crisi di governo nel nostro paese con la nomina di Gentiloni come nuovo Presidente del Consiglio hanno accelerato la chiusura di una mia personale riflessione sul Movimento 5 Stelle.
Il Presidente del Consiglio, in Italia, lo elegge il Parlamento, per ora, è chiaro. Poi però sui simboli dei partiti è vero che i nomi dei candidati premier sono diventati, talvolta, più importanti delle loro organizzazioni, con una deriva comunicativa di cui è complicato individuare singoli responsabili.
L'articolo è uscito sul numero 6 - 2016 dei supplementi cartacei del sito. Trovi il PDF sulla pagina dedicata, cliccando qui.
La piena maturazione della crisi sta travolgendo l’intero impianto retorico che era stato costruito a sostegno della globalizzazione e delle sue magnifiche sorti e progressive. Tra i pilastri che sorreggevano quella impalcatura narrativa, un ruolo portante era rivestito dalla riflessione sull’obsolescenza dello Stato-nazione come spazio dell’agire politico.
Il governo nipponico ha approvato, venerdì 2 dicembre, nuove sanzioni unilaterali verso la Corea del Nord. Tra le nuove misure approvate vi è l'espansione del periodo nel quale è negato l'ingresso in Giappone a quanti hanno compiuto viaggi in RPDC. Colpite con le nuove sanzioni anche la società cinese operante nella provincia di Liaoning, già sanzionata dagli Stati Uniti, accusata di aver fornito ai nordcoreani componenti atte a sviluppare il loro programma missilistico. Ad essere danneggiate dal nuovo, ulteriormente stringente, quadro di limitazioni al commercio della RPDC potrebbero essere anche diverse aziende cinesi che importano prodotti alimentari nordcoreani riesportandoli poi in Giappone. Anche la Corea del Sud ha deciso, il medesimo giorno, di rafforzare le proprie sanzioni verso il Paese confinante.
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