È una cosa difficile: il suo ufficio, nella stanza E503 della LSE, è lontana dall'arte del disordinato – non è così sommersa da libri e carte come queste fosse trappole esplosive seminate ovunque.
La stanza E503 è storicamente importante per la moderna politica britannica. Fu qui che Sked formò la Lega Antifederalista nel 1991, qui, nel 1993, la Lega Antifederalista diventò l'United Kingdom Indipendence Party. Ed è sempre qui che Sked sta immaginando il suo terzo partito politico. Chiamato New Deal, avrà come scopo il fare ai Labour quello che Ukip ha fatto ai Tories – abbracciarli elettoralmente e sollevare l'euroscetticismo latente. Sta prendendo seriamente in considerazione la possibilità di confrontarsi con Ed Miliband alle elezioni generali in Concaster il prossimo anno.
Ma, prima di tutto, dove è quel foglio di carta? “Vedi” dice Sked come se si nascondesse “fino al 1997 mi sono dato da fare per mantenere l'Ukip un piccolo partito di centro liberale – con la l minuscola. Le adesioni al nostro partito nel tempo – ah eccolo qui! - dimostrano quanto questo sia cambiato.
Mi porge il modulo. Una lettura affascinante. Nel 1993, con lo sfondo di un ritiro britannico dall'UE, i potenziali membri dovevano essere in sintonia con le seguenti parole: “È un paartito non settario, non razzista con nessun pregiudizio verso gli stranieri o le minoranze riconosciute dalla legge. Non riconosce la legittimità del Parlamento Europeo e manderà rappresentanti soltanto al parlamento britannico di Westminster".
“Hanno buttato via tutto quando me ne sono andato” dice Sked, il quale ha rassegnato le elezioni poco dopo le elezioni generali del 1997. Afferma che il partito tollerante, liberale e democratico che ha fondato è stato preso dall'ala destra e questa, meglio equipaggiata e manovrata da Farage da altre figura guida dopo quella tornata, non poteva fare altro che ritirarsi.
"Loro hanno eliminato l'assenza di pregiudizi nei confronti delle minoranze e, appena sono scomparso, tutti loro hanno deciso di andare al Parlamento Europeo e prendere i loro rimborsi."
Ma questo cambiamenti da soli non hanno reso l'Ukip razzista, no? “Di fatto il leader dell'Ukip dal 1999 è stato un leader razzista che ha fallito politicamente” racconta Sked. Parliamo di Nigel Farage ovviamente. Ma anche se le ultime affermazioni di Farage riguardo il non voler vivere vicino ad un rumeno suggeriscono che sia xenofobo, c'era alcune prove quando lui e Sked lavorarono insieme a metà degli anni '90? Sked ride alla domanda e ricorda un incidente del 1997 quando i due uomini stavano discutendo sul tipo di candidati che l'Ukip avrebbe dovuto presentare alle imminenti elezioni generali. “Lui voleva che un ex candidato del Fronte Nazionale potesse correre e io dissi di non essere sicuro che fosse una cosa buona e lui rispose che non c'era motivo di preoccuparsi dei voti dei negri dal momento che questi non avrebbe mai votato per noi”.
Farage ha negato di aver pronunciato quelle parole ed ha sempre insistito nel dire che non è razzista.
Come si è sentito Sked a sentire quel linguaggio? Chi usa tali parole razziste se non pensa che sono rivolte ad un altro razzista o pensa che comunque rimandino l'interlocutore ad un immaginario razzista comune? Sked scuote la testa. “Ero sconvolto” dice “Non avevo mai sentito persone usare quelle parole. Al tempo, altri pensarono che fosse divertente. Hanno dimostrato che tipo di uomo sia”.
Sked replica che l'ala destra che ha lavorato per il Fronte Nazionale in passato adesso lavora per l'Ukip. “Se lui (Farage) corre nel South Thanet, il suo candidato sarà un uomo chiamato Heale che è stato uno degli organizzatori del Fronte Nazionale nella Londra occidentale. Sked intende Martyn Heale, l'uomo dell'Ukip in Thaner ed organizzatore formale del Fornte Nazionale a Hammersmith. È stato dopo l'uscita di Sked che gli è stato permesso di unirsi all'Ukip, cominciando a diventare il candidato di Farage per le elezioni del 2005.
“Il partito che ho fondato è diventato il mostro di Frankestein” si dispiace Sked. “Quando io ero leader, non avremmo mandato parlamentari in Europa perché non volevamo legittimarla. La mia politiche era che se dovevamo essere costretti a prendere i rimborsi, li avremmo dati al sistema sanitario nazionale – non sarebbero rimasti al partito o agli individui. Adesso l'Ukip dice di essere contro gli imbrogli relativi al welfare dell'est Europa ma, di fatto, anche loro fanno questi imbrogli.”
L'impressione di Sker è che l'Ukip faccia il minor lavoro possibile a Strasburgo e a Bruxelles ma che prenda la maggior quantità di denaro pubblico possibile, sottoforma di salari e, soprattutto, rimborsi.
"Non fanno niente nel Parlamento Europeo ma prendono soldi. Non sono meglio di quelle persone di Benefits Street (una serie-documentario su Channel 4). Farage è diventato milionario grazie ai rimborsi.” Farage, ovviamente, nel 2009 disse ai giornalisti stranieri che aveva preso due milioni di sterline dai soldi dei contribuenti sottoforma di indennità e rimborsi come parlamentare europeo su un totale di un salario annuo di 64,000 sterline. “Non c'è alcun motivo di votare per l'Ukip” dice Sked “perché se credessero in quel che dicono non sarebbero lì”.
Ma i parlamentari europei dell'Ukip non sono a Brixelles e Strasburgo per esporre i lavori del Parlamento Europeo e i rimborsi non fanno in qualche modo passare oltre il massaggio del partito per il quale il Regno Unito dovrebbe uscire dall'UE? Sked ridacchia “Questo nonha senso” dice “Ma loro ci sono sempre lì. Loro saltano fuori solo per i rimborsi, non per i dibattiti chiave”. E quando l'Ukip vota, dice, non c'è una linea del partito. “Quando c'erano solo tre parlamentari eurpei dell'Ukip, l'istituto di Stidi Europei scoprì che votavano in tre modi diversi.
Qualche giorno dopo, chiamo Sked per avere una sua impressione sui risultati delle elezioni locali della settimana prima. I critici politici concordano ampiamente nel dire che la vittoria dell'Ukip dimostra l'emergere del partito come quarta forza del paese. Ske dice di voler aspettare che emerga l'inettitudine eiropea del partito rima di commentare. “Mi spiace molto per gli elettori che adesso avranno come consiglieri persone che non sono molto sofisticare, che non hanno alcuna idea di amministrazione locale e che non hanno esperienza nelle cose. L'unica cosa in cui sono bravi, se il loro ateggiamento a Bruzelles e Strasburgo resta lo stesso, è il prendere soldi pubblici,
E a proposito dell'affermazione di Farage, per il quale l'Ukip sarà l'ago della bilancia per il potere nel paese dopo le elezioni generali del prossimo anno? “È un fantasista. Loro hanno sempre risultati migliori alle elezioni europee perché sono ovviamente un partito di protesta ma l'idea che arrivino dal niente a detenere l'ago della bilancia è ridicola. Non credo che avranno alcun seggio”.
Ogni voto per l'Ukip alla tornata europea è stato un voto sprecato. “Se tu eleggi un europarlamentare dell'Ukip, stai solo eleggendo un altro incompetente ciarlatano che farai diventare milionario. Si adattano ai costumi di Bruxelles, prendono i rimborsi e i benefit e mandano tutto all'aria.”
Questo non è forse il linguaggio che ci si aspetterebbe da un professore di storia, un passato studente di AJP Taylor ed autorità mondiale nell'impero di Habsburg. Ma Sked è un accademico inusuale che è diventato così anti Ue che i suoi studenti si sono lamentati formalmente al direttore della LSE John Ashworth. Dall'ndigine non è uscito niente. Oggigiorno, nonostante ciò, sembra che la LSE stia cercando di trattenere Sked dal dispensare dispeptici piagnistei euroscettici a giovani impressionabili. L'uomo che è stato il Mr Europa della LSE negli anni '80 insegna ora corsi sulla storia degli USA e sulla rivalità tra Prussia e Austria dal 1618. Adesso sta finendo il suo libro, Abraham Lincoln: storia critica di un'icona americana, in attesa di pubblicazione per il prossimo anno, nel quale dice che presenterò l'uomo venerato come “il grande liberatore” degli schiavi afroamericani come un “presidente razzista, guerrafondaio e illiberale”.
Sked riconosce che è stata la sua esperienza di insegnamento a renderlo euroscettico. Tra il 1980 e il 1990 era professore di Studi europei alla LSE e presiedeva il seminario in ricerche europee. “Ho incontrato tutti questi politici e burocrati europei che sono venuti e l'effetto finale è stato che ho realizzato che era giunto il tempo di uscire. Una colta avevamo un senatore ed europarlamentare italiano. Gli chiesi 'Quanti mafiosi avete nel Parlamento Europeo?'. Lui rispose 'Oh, ne anniamo circa 12'. Ho passato dieci anni ad incontrare questi pazzi”.
Nel 1992 Sked gareggiò alle elezioni generali per la Lega Antifederalista contro il sindaco Chris patten nel seggio marginale di Bath. Sked aveva esperienza di elezioni, avendo seguito i liberali negli anni 1970 ma non aveva una storia di umiliazione Tory. Al dibattito per i candidati semplicemente fece questo “Mi alzai e dissi 'Sì o no? Si scusa per l'imposta pro capire? Dovette dire no. I giornali il giorno dopo titolavano 'Patten si rifiuta di scusarsi per l'imposta pro capite'”. Patten successivamente perse contro il candidato liberal democratico Don Foster – uno scalpo che Sked dice essere suo.
L'aneddoto è ancora valido perché Sked spera di ripetere cosa ha fatto a Patten a Bath nel 1992 a Ed Miliband in Doncaster nel 2015.
Sked richiama anche le lettere di lamentele ricevute da Salisburgo quando Farage partecipò alle elezioni generali per l'Ukip nel 1997. “Ricordo uno che disse 'Sono molto contento che il vostro candidato creda nell'educazione ma fino a quando nonimpara a scrivere la parola non voterò per lui'. Queste sono il topo di persona che la gente vota scegliendo l'Ukip. Perché qualcuno dovrebbe aver tempo per una creatura simile? È uno stupido razzista.”