Domenica, 06 Agosto 2017 00:00

Pillole dal Giappone #197 – Tensioni con Pyongyang e nuovo rimpasto di governo a Tokyo

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Settimana aperta dalle tensioni tra Corea del Nord e Stati Uniti. Domenica due bombardieri strategici USA hanno effettuato un sorvolo lungo il confine tra le due Coree come risposta all'ultimo test missilistico nordcoreano.
Il Presidente USA per altro continua a premere la Cina contro ogni rispetto delle regole scritte e non scritte della diplomazia: “loro non fanno NULLA (maiuscolo nell'originale ndr) per noi riguardo la Corea del Nord, parlano e basta. Non consentiremo ciò continui a lungo. La Cina dovrebbe facilmente risolvere questo problema” ha “twittato” domenica scorsa Donald Trump.
Posizione ribadita il giorno seguente in un colloquio telefonico con il premier nipponico Abe. “Giappone e Stati Uniti hanno compiuto degli sforzi per risolvere pacificamente la questione ma la Corea del Nord ha calpestato questi sforzi. La comunità internazionale e con essa Cina e Russia debbono considerare seriamente questo fatto innegabile ed aumentare le pressioni” ha sostenuto il capo dell'esecutivo di Tokyo al termine della telefonata.
A gettare nuova benzina sul fuoco ci ha pensato il generale McMaster, Consigliere per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, che sabato scorso ha dichiarato che "tutte le opzioni", anche la guerra preventiva, sono sul tavolo.
La dichiarazione, in sé non nuova, smentisce quanto affermato ("non operiamo per un cambio di regime") alcuni mesi fa da Rex Tillerson nel Consiglio di Sicurezza ONU.

Un'apertura verso la Cina sul dispiegamento del sistema antimissilistico THAAD è arrivata invece da Seul. Dopo che Pechino si era nuovamente appellata a Washington per bloccare l'ulteriore dispiegamento delle batterie di missili intercettori, il ministro della Difesa della Repubblica di Corea Song Young-moo ha comunicato al parlamento che nuove installazioni saranno riconsiderate dal governo.
Il Presidente Moon aveva già bloccato il previsto dispiegamento di quattro batterie di missili ufficialmente per problemi connessi a mancate verifiche sull'impatto ambientale.

“La RPDC ha deciso di sviluppare missili intercontinentali per affrontare la minaccia di invasione e di sanzioni economiche USA” è stato il commento dell'agenzia di stampa ufficiale di Pyongyang KCNA sulle ultime sanzioni decise da Trump sottolineando che però esse “si stanno rivelando un fiasco totale”.
Nuove sanzioni saranno introdotte “a giorni” secondo quanto dichiarato dall'ambasciatore nipponico alle Nazioni Unite Koro Bessho. “Il Giappone ha presentato alcune idee che Stati Uniti e Cina stanno esaminando attentamente” ha aggiunto il diplomatico.
In sede di Consiglio di Sicurezza ONU Giappone, Gran Bretagna e Francia hanno fatto fronte comune nella settimana appena trascorsa trovandosi, però, il freno a mano tirato dalla Russia, Paese non disposto a consentire ulteriori escalation a ridosso dei propri confini.

Il primo agosto si è offerto di fornire un contributo al dialogo tra Corea del Nord e Giappone Sodovjamts Khurelbaatar, ambasciatore uscente della Mongolia nel Sol Levante. Per l'ambasciatore proprio la capitale mongola Ulan Bator potrebbe ospitare la ripresa, allo stato attuale improbabile, dei colloqui a sei sul programma missilistico e nucleare nordcoreano.

Per quanto concerne i rapporti tra il Sol Levante e la Repubblica di Corea, invece, novità giungeranno dalla decisione del Presidente Moon di ridiscutere l'accordo raggiunto sulle “comfort woman” il fenomeno di schiavitù sessuale perpetrato dall'esercito nipponico durante la colonizzazione della Penisola coreana. L'accordo stipulato dal Giappone con i vicini sotto la presidenza Park che prevedeva il finanziamento da parte di Tokyo di una fondazione che si occupa di fornire assistenza alle vittime superstiti e di tenere viva la memoria del fenomeno sarà rivisto da una equipe istituita dalla Corea del Sud su iniziativa del neopresidente. La commissione sarà guidata da Oh Tai-kyu, ex direttore editoriale del quotidiano Hankyoreh, e risponderà al ministro degli Esteri Kang Kyung-wha.

Dopo l'aumento dei dazi sulla carne congelata importata nuove distanze in campo alimentare vedono contrapposti gli USA (insieme a Taiwan) ed il Giappone. L'Agenzia per la Pesca di Tokyo si è opposta alla riduzione della quota pescabile di tonno pinna blu nel Pacifico del Nord. La proposta nipponica sarà presentata alla 13° sessione ordinaria del comitato che raggruppa i Paesi titolari dei diritti di pesca in quell'area del Pacifico che si terrà a partire dal 28 agosto a Busan, Corea del Sud.

In ambito economico, lo scorso 30 luglio, il primo volo di un razzo privato nipponico si è concluso nel nulla dopo soli 80 secondi dal lancio. Il vettore “Momo”, lungo 10 metri e pesante 1.150 chilogrammi, è stato sviluppato dalla Interstellar Technologies e trasportava sistemi di verifica per le comunicazioni in ambiente a gravità zero. La società produttrice spera di poter offrire i propri servizi di messa in orbita di minisatelitti per università ed imprese entro il 2020.

Buone notizie per l'industria automobilistica: il gruppo Nissan-Renault per la prima volta ha raggiunto il vertice mondiale, in questa prima metà anno, nella vendita di automobili (5.268.000 veicoli). Dietro, a breve distanza, Volkswagen e Toyota.
Toyota che insieme a Mazda ha annunciato un piano per lo sviluppo dell'auto elettronica da 1,6 miliardi di dollari. L'accordo, che prevede uno scambio di azioni tra le due società, dovrebbe portare alla costituzione di una joint venture negli USA per la produzione di 300.000 veicoli all'anno e la creazione di 4.000 posti di lavoro.

In crescita anche l'edilizia a scopo turistico cosa che sta provocando un calo dei costi per gli affitti. A fare la parte del leone le banche regionali che hanno già finanziato, nell'ambito di un processo in espansione e grazie a politiche fiscali particolarmente generose, la costruzione di 427.000 unità abitative. Stando al report reso nota dalla Banca del Giappone il 10 luglio i prestiti concessi da queste istituzioni finanziarie sono cresciuti del 3,3% ed il Ministero delle Infrastrutture segnala un +11% di investimenti nel settore nel 2016.

Proseguono frattanto le difficoltà di Toshiba le cui azioni sono passate dal primo al secondo listino del Tokyo Stock Exchange lo scorso primo agosto. In crescita invece del 19% per il primo quadrimestre del 2017 i profitti di Honda. Sempre nel primo quarto dell'anno quasi quadruplicati gli utili di Sony.

Il Ministero delle Infrastrutture ha invece annunciato lo sviluppo, in collaborazione con NPO ITS Japan, di un nuovo sistema di rilevamento delle auto che potrà essere utile in caso di disastri naturali. Combinando i dati provenienti dal sistema (che coinvolge le maggiori case automobilistiche nipponiche) il Ministero potrà elaborare in tempo quasi reale una mappa delle condizioni stradali nell'area eventualmente colpita e predisporre i soccorsi.

All'Università di Nagoya, nel contempo, un gruppo di ricercatori guidati dal professor Kazuhisa Tsuboki dell'Istituto di Ricerca Ambientale Spazio-Terra, ha comunicato l'inizio di un progetto di studio dei tifoni mediante aerei che consentano di osservarli più da vicino. Alcune prove sono già state effettuate nella penisola di Noto (Prefettura di Ishikawa). Sorvoli vennero condotti dagli Stati Uniti dalla fine della Seconda Guerra Mondiale fino al 1987 e sono poi stati interrotti a causa degli elevati costi. “Con le attuali previsioni riscontriamo dei limiti nelle informazioni ottenibili sull'intensità e direzione dei tifoni e ciò ci costringe a contare poi gravi danni. Se noi riuscissimo a predire con precisione i tifoni usando le rilevazioni effettuate da aerei possiamo predisporre con accuratezza le evacuazioni” ha sostenuto Tsuboki.
I cambiamenti climatici hanno provocato negli ultimi anni un aumento della violenza di questi fenomeni che hanno fino ad ora causato centinaia di morti e danni per miliardi di dollari. Il 2 agosto ad Asakura (Prefettura di Fukuoka) sono stati rimessi in funzione dei mulini storici di epoca Edo danneggiati dalle ultime precipitazioni.

Per quanto concerne Fukushima il primo agosto il tavolo consultivo del governo incaricato di studiare le soluzioni tecniche per la rimozione e messa in sicurezza delle scorie ha presentato un proprio rapporto nel quale si prevede in primo luogo lo spostamento del materiale radioattivo mediante un braccio robotico. Il progetto dovrebbe partire nel 2021 e le operazioni di smantellamento andranno avanti per altri 30 o 40 anni.
Frattanto KEPCO ha concluso un contratto per l'acquisto di combustibile nucleare MOX (uranio e plutonio insieme) per i propri reattori 3 e 4 della centrale di Fukui. A fornire il materiale la francese Areva, società a capitale quasi totalmente pubblico (ma che vede tra gli azionisti, con una piccola quota, Mitsubishi).
La società ha anche intenzioni di sbarcare sul mercato europeo delle fonti rinnovabili: annunciato l'acquisto del 24% delle azioni dell'irlandese Evalair, operante nel settore eolico. Sojitz e Mistubishi UFJ Lease & Finance acquisteranno in joint venture con KEPCO rispettivamente il 29,3 ed il 6,7%.

Il primo agosto il ministro per l'Economia e l'Industria, Hiroshige Seko, stante la crescente opposizione nel Paese all'energia atomica ha chiarito che “non ci sono stati sviluppi tali da cambiare i nostri programmi” chiudendo quindi la porta alla costruzione di nuovi impianti. Secondo quanto stabilito da governo nel 2015 l'obiettivo rimane dunque il raggiungimento, entro il 2030, del 22% di energia da fonti atomiche, sostanzialmente in linea con i livelli pre-Fukushima.

In politica fiscale arriva un giudizio cautamente positivo da parte del Fondo Monetario Internazionale circa la tassa sui consumi portata dal governo all'otto per cento. La soluzione è per l'organismo guidato da Christine Lagarde è la “meno dannosa” tra le possibili soluzione per stabilizzare i conti del Sol Levante stante l'attuale livello di indebitamento (240% del PIL, il più alto al mondo).

Sul fronte lavoro, dopo diversi interventi di parlamentari comunisti, la compagnia assicurativa Sompo Japan Nipponkoa che aveva introdotto orari flessibili (e dunque di fatto più lunghi) per 19.000 dipendenti ha deciso di tornare sui propri passi.

In casa democratica, dopo le dimissioni date da Renho e Noda, Yukio Edano, più volte ministro (è stato Segretario Generale del Gabinetto, ministro dell'Economia e ministro per Okinawa e i Territori del Nord con Noda e Kan) ha annunciato che si candiderà alla presidenza del partito. Goshi Hosono, già ministro dell'Ambiente nell'esecutivo Noda, ed ex numero del PDG, secondo voci apparse sulla stampa, starebbe invece progettando, insieme ad altri 15 deputati, una scissione nel partito.

Non c'è pace anche per i conservatori a causa degli scandali che li vedono coinvolti. Stanno infatti svolgendosi parallelamente le indagini su due diversi episodi di corruzione e/o abuso d'ufficio. Lunedì, dopo che qualche settimana era trascorsa senza novità di rilievo, la procura di Osaka ha arrestato Yasunori Kagoike, ex presidente di Moritomo Gakuen, associazione e struttura scolastica coinvolta in un caso di acquisto a prezzi di saldo di un terreno pubblico. Per Kagoike questa volta l'accusa è di truffa: Moritomo Gakuen, secondo la procura, avrebbe beneficiato in assenza dei requisiti di legge di un contributo (pari a 505.000 dollari) per realizzare la scuola elementare di Toyonaka.

Il 3 agosto, intanto, come era nell'aria da tempo Abe ha proceduto ad un ampio rimpasto di governo conseguente il cattivo risultato delle elezioni edochiane di inizio luglio ed il calo di popolarità personale rilevato da diversi sondaggi. Rimasti al loro posto Taro Aso (Finanze), Yoshihide Suga (Segretario Generale del Gabinetto), Hiroshige Seko (Commercio e Industria), Masayoshi Yoshino (titolare del dicastero per la ricostruzione delle aree colpite dal terremoto del 2011) nonché Keiichi Ishii (Infrastrutture, Trasporti e Turismo ed unico rappresentante del Nuovo Komeito).
Taro Kono, fino al 3 agosto a capo della Commissione Nazionale di Pubblica Sicurezza (dove è stato nominato Hachiro Okonogi, vicino alla corrente di Shigeru Ishiba, altro possibile rivale interno di Abe), prende il posto di Fumio Kishida agli Esteri. Seiko Noda, già Presidentessa del Consiglio nazionale del PLD sostiuisce Sanae Takaichi agli Interni e Comunicazioni.
Itsunori Onodera, fino ad ora a capo dell'ufficio programma del PLD assume l'incarico della Difesa rimpiazzando la pluricoinvolta in scandali Tomomi Inada. Yoshimasa Hayashi, due volte ministro dell'Agricoltura, va all'Istruzione, Sport, Cultura e Tecnologia sostituendo Hirokazu Matsuno.
Toshimitsu Motegi, fino al 2014 ministro per l'Industria e il Commercio, prende il posto di Nobuteru Ishihara alle Politiche Fiscali (è il terzo ministro dal 2012 che ricopre questo incarico dopo che Ishihara era a sua volta subentrato ad Akira Amari, dimessosi per uno scandalo).
Katsunobu Kato passa dal Ministero per il Coinvolgimento Dinamico di Tutti i Cittadini (uno dei nomi più ridicoli per un ministero nella storia mondiale degli esecutivi, incarico assunto nel rimpasto dal senatore Masaji Matsuyama) al ben più importante Ministero del Lavoro e Welfare al posto di Yasuhisa Shiozaki.
Yoko Kamikawa, già alla Giustizia tra il 2014 ed il 2016, ritorna alla guida del ministero prima occupato da Katsutoshi Kaneda (qui siamo complessivamente al quinto cambio al vertice dal 2012).
Shunichi Suzuki, per un periodo ministro dell'Ambiente prende il posto di Tamayo Marukawa al Ministero per l'Organizzazione dei Giochi Olimpici mentre viene promosso a titolare del dicastero Ken Saito (anche lui vicino a Ishiba) che sostituisce Yuji Yamamoto all'Agricoltura e Pesca.
Sostituzione anche per Koichi Yamamoto all'Ambiente dove subentra il senatore Masaharu Nakagawa (anche qui quinto cambio dal 2012).
Cambio al vertice anche al dicastero per Okinawa e i Territori del Nord (proprio in un momento di intensi scambi con la Russia per lo sviluppo delle Curili Meridionali) dove Yosuke Tsuruho è rimpiazzato da Tetsuma Esaki, in passato ministro delle Infrastrutture e recentemente titolare di incarichi di partito. Hiroshi Kajiyama, in passato, come Esaki, ministro alle Infrastrutture, prende il posto di Kozo Yamamoto, coinvolto nello scandalo del Kake Educational al Ministero per la Rivitalizzazione Economica e le Riforme Amministrative.

Cambiamenti anche dentro il partito con Toshihiro Nikai che ritorna alla segreteria mentre il silurato Kishida va all'ufficio programma. Ryu Shionoya, ministro dell'Istruzione nel governo Aso, è il nuovo responsabile dell'ufficio elettorale. “Dobbiamo rimanere uniti” aveva affermato lo scorso giovedì l'ex ministro degli Esteri ad una riunione della propria corrente mostrando di sostenere il premier.
In realtà proprio il diplomatico potrebbe diventare il più temibile avversario di Abe al prossimo congresso dei liberal-democratici che si terrà nel settembre 2018.

(con informazioni di Japan Press Weekly 26 lug. - 01 ago. 2017; kcna.kp; xinhuanet.com; asahi.com; the-japan-news.com; mainichi.jp)

Ultima modifica il Domenica, 06 Agosto 2017 00:23
Roberto Capizzi

Nato in Sicilia, emiliano d'adozione, ligure per caso. Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.

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