Nata a Firenze il 17 novembre 1983 ha quasi sempre vissuto a Lastra a Signa (dopo una breve parentesi sandonninese). Ha studiato Lingue e Letterature Straniere presso l'Università di Firenze. Attualmente, da circa 5 anni, lavora presso il comitato regionale dell'Arci.
Nuove strategie di social-politica in questo 2018 che se ne va: il vice-premier Matteo Salvini ha preso l'abitudine di informare gli italiani di quello che mangia di giorno in giorno. Dai piatti di pasta al pane e Nutella, tutti veniamo rassicurati che il politico non soffra la fame. Ma, chiediamoci, qual è la strategia dietro questa comunicazione compulsiva? Ma, ancor prima di ciò, c'è una strategia?
È di questi giorni la notizia della messa agli arresti domiciliari di Mimmo Lucano, sindaco di quella Riace da anni portata ad esempio di buone pratiche di accoglienza ed integrazione dei migranti.
"I social network hanno dato diritto di parola a legioni di imbecilli" tuonava Umberto Eco.
E mai dichiarazione fu più profetica di questa se si confronta col tweet elargito in una giornata di fine agosto da Fabrizio Bracconeri, personaggio noto per la partecipazione a Forum e ad una fiction dal titolo I ragazzi della 3C. In piena vicenda Diciotti il Bracconeri intima di affondare la nave dei migranti. Motivazione? le sue difficoltà ad ottenere i pannoloni per il figlio disabile.
Volontariato: gemello buono del carcere?
In questa afosa estate impazzano le aggressioni ai danni di persone o cose, per mano generalmente di giovani che agiscono mossi dalle più svariate (e banali) motivazioni, talvolta semplicemente dalla noia. Il pubblico è diviso: taluni si limitano a derubricare i fatti come "ragazzata", altri invece invocano il ricorso al "volontariato" (ovviamente obbligatorio). Viene quindi da chiedersi se questo possa essere davvero un metodo per rimettere in carreggiata coloro che escono dal seminato del buon comportamento.
Di magliette rosse, "benaltrismo" e altre amenità
Lo scorso 7 luglio è stata la giornata delle magliette rosse: esponenti di associazioni e comuni cittadini si sono vestiti di rosso contro l'emorragia di umanità. Rosso come i vestiti fatti indossare ai bambini che affrontano la traversata verso l'Italia, nella speranza di essere più visibili in caso di naufragio.
Pearl Jam, di politica e musica
26 giugno 2018, Stadio Olimpico: i Pearl Jam dedicano Imagine, leggendario pezzo di John Lennon, ai migranti, che si sono visti chiudere la porta in faccia dal ministro Salvini. Subito dopo la reazione scomposta di varie voci che mostrano di non aver gradito lo spettacolo. Pochi minuti di canzone e di magia allo Stadio Olimpico di Roma hanno purtroppo rotto l'argine di commenti razzisti che, da ogni parte, hanno investito il frontman della band americana.
Volere giustizia per Duccio Dini e voler aprire i porti si può
In queste ore a Firenze si intrecciano due vicende, una locale, l'altra nazionale: da una parte lo sgomento e la condanna generale per la morte di Duccio Dini, vittima collaterale di una lite tra due residenti nel campo nomadi del Poderaccio, dall'altra la decisione del neo ministro degli Interni Matteo Salvini di bloccare gli arrivi degli extracomunitari, negando loro l'aiuto dell'Italia. Le due vicende rischiano, con la loro concomitanza, di non permettere una sufficiente lucidità all'opinione pubblica.
Guida “pratica” per politici all'uso di Facebook e non solo
È notizia di questi giorni la bagarre scatenatasi in consiglio regionale a causa di un post "irrispettoso" dei consiglieri della Lega Nord ai danni del presidente Enrico Rossi. La seduta è stata interrotta e, soprattutto, c'è stata una violenta lite tra l'autore del post incriminato e il Governatore.
1 maggio: festa "de panza" o festa "di sostanza"?
Anche quest'anno è passato il primo maggio, e prima ancora era passato il 25 aprile. Ogni anno si è visto il solito "copione": il concerto di Roma, le manifestazioni dei sindacati, le riflessioni sui diritti del lavoro... E fin qua giusto e sacrosanto avere una giornata dedicata alla riflessione su determinati temi.
Giovani, "fancazzisti" o suicidi... tertium non datur?
Il caso di Giada, la ragazza che qualche giorno fa si è suicidata nel giorno in cui avrebbe dovuto discutere la tesi di laurea, ha generato una domanda: davvero non si può imporre ai ragazzi il rispetto di nessuna scadenza o la “presa in carico” di alcun impegno, pena la paura di vederli soccombere?
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