Cultura

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Dalla divulgazione scientifica alle recensioni di romanzi, passando per filosofia e scienze sociali, abbracciando il grande schermo e la musica, senza disdegnare ogni forma del sapere.

Immagine liberamente tratta da pixabay.com

Gli Ultimi Jedi: di Guerre Stellari nel 2017, senza spoiler

Prendete i Porg. Uccellini marini con gli occhioni, dei pinguini a forma di palla da bowling, apparsi in dei video con BB-8, poi nei trailer degli Ultimi Jedi e al centro dei giudizi di chi si scandalizza della commercializzazione di Star Wars, magari accusando la Disney di aver snaturato la saga.

Giovedì, 14 Dicembre 2017 00:00

Retrotopia, ultimo saggio di Zygmunt Bauman

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Retrotopia: l'ultimo saggio di Zygmunt Bauman
Recensione dell'ultimo lavoro del sociologo polacco

Il ventesimo secolo che si è aperto con il movimento futurista si è chiuso con una epidemia di nostalgia. Di fronte a un futuro che spaventa e un presente gravido di miserie materiali e spirituali, il passato sembra essere per molti cittadini della società liquida globale un rifugio rassicurante. Nel suo ultimo saggio, uscito a settembre per Laterza e scritto poco prima di morire, Zygmunt Bauman prova a tracciare le coordinate di un diffuso sentimento di ritorno a “un passato perduto, rubato, abbandonato ma non ancora morto”. Gli anni della retrotopia prendono svariate forme ma riflettono la perdita di certezze e di punti di riferimento della tarda modernità.

Arturo, il Vasbela e l'incontro tra gli zombie - parte seconda

«Avete vinto voi, almeno per il momento. Continuate così. Quando questo quartiere e l'intera città l'avrete colonizzata, ne riparleremo».

È finito così l'incontro tra i vecchi e i nuovi zombie. Gli ultimi arrivati non arretreranno di un passo, di un millimetro, nulla. Continueranno a comprare e affittare case a prezzi impossibili per i residenti di Alfama e di Lisbona. I vecchi zombie non hanno voluto scatenare la guerra, aspettano di vedere se tra qualche anno scoppierà una bolla immobiliare, una tregua unilaterale per prendersi il tempo di pensare una strategia futura. In fondo, i vecchi zombie sanno che è il momento di attendere, si ricordano quando dopo il terremoto del 1755, si riversarono nei mesi successivi nel quartiere di Alfama, uno dei pochi luoghi che resistette al sisma.

Avevano ragione Bunuel, Marx e Paolo Vi: i killer della società sono sempre borghesi

Prima dei botti di fine 2017, eccoci di fronte a un fine settimana di fine novembre ricchissimo. Oltre al terzo capitolo di Smetto quando voglio (vedi qui), sono usciti altri due film che, in maniera diversa, pongono il problema della borghesia. Dall'Ottocento a oggi non è cambiato assolutamente niente. Ecco le recensioni di un remake di un noto giallo di Agatha Christie (Assassinio Sull'Orient Express) e di un film francese d'autore (Happy end), diretto dal maestro tedesco Haneke. Cosa hanno in comune?
Le risposte le trovate qui sotto.

Giovedì, 07 Dicembre 2017 07:00

Il Rigoletto al Carlo Felice di Genova

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Dopo l'apertura della stagione con il musical “West Side Story” sono tornati mercoledì al Carlo Felice di Genova (con un'ottima presenza di pubblico) la grande lirica e l'immenso genio di Verdi con Il Rigoletto, opera non rappresentata nel capoluogo ligure dal 2013 (repliche fino al 29 dicembre) e forse uno dei più noti lavori della coppia Verdi-Piave.
Il soggetto è tratto da una sfortunata tragedia di Victor Hugo, Le roi s'amuse, storia di un re libertino (Francesco I) e colpita per questo dalla censura di una Francia tornata monarchica. Analogo destino stava per cogliere anche l'opera verdiana se non fosse intervenuto un provvidenziale, e tutto sommato marginale, cambio di tiro: il re diventa un duca, la Francia diventa la Mantova dei Gonzaga ed i severi censori austriaci concedono il via libera al libretto di Piave (la prima assoluta si terrà proprio, nel 1851, nella Venezia asburgica).

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