Dalla divulgazione scientifica alle recensioni di romanzi, passando per filosofia e scienze sociali, abbracciando il grande schermo e la musica, senza disdegnare ogni forma del sapere.
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Ritorno di un grande classico (non era rappresentata dal 2005) al Carlo Felice di Genova con la Norma (repliche fino al 31 gennaio). Frutto del grande genio di Vicenzo Bellini (libretto di Felice Romani), stroncata alla sua prima assoluta e poi, dopo quel primo inciampo (o complotto come suggerisce qualcuno), da allora ed ancora oggi una delle opere più amate e per questo forse più difficili da rappresentare.
Siamo nel 1831 ed un Bellini già affermato (qualche anno prima alla sua Zaira era stata affidata l'inaugurazione del Teatro Ducale, oggi Regio, di Parma) con coraggio mise insieme sggestioni già sperimentate da altri. Le sacerdotesse, il dramma del confronto tra culture, l'amore proibito erano tutti temi già sviluppati nei primi decenni dell'800 ed in fondo eterni. Il merito di Bellini (e di Romani) è stato quello di fonderli conferendo alla Norma una energia nuova che la rende diversa da ogni altra opera. Un'opera, la Norma, che non è soltanto belcanto: dentro c'è il mondo barbarico che tanto affascinò i romantici, c'è la luna, il bosco ed i culti misterici, c'è la sensualità e la gioventù sempre ricercate.
Sognando Cristiano Ronaldo all'ombra del Panteão Nacional
Esci da casa e dopo nemmeno centro metri ti trovi di fronte al Panteão Nacional e ti chiedi quanto sarà ancora possibile, perché anche se non sei in Alfama, sei lì vicino, vicinissimo. La tua casa, vecchia, vecchissima e malandata, si trova nel quartiere di Santa Clara a due passi dalla zona più turistificata di Lisbona. Forse non ti rinnoveranno l'affitto o ti chiederanno la prossima volta di pagare cifre folli per 40 metri quadrati, perché in fondo sei lì, nella Lisbona gentrificata, e ormai circondato da tanti zombie con i loro trolley.
La trilogia delle tasche: Típica de Alfama
Tasca: in Portogallo è un locale paragonabile alla nostra osteria. Piccolo e retrò, chiamato anche “tasquinha”, spesso a conduzione familiare, offre prodotti tipici e taglieri di salumi e formaggi e del buon vino, tutto servito a prezzi modici. Oggi cominciano a chiamarsi tasca anche locali più raffinati,soprattutto a Lisbona, dove ascoltare buona musica o leggere un bel libro.
Ella & John – L'ora più buia
Prosegue un gennaio avvincente. Anche questa settimana vi propongo due nuove uscite: il film americano di Paolo Virzì Ella & John con una coppia di attori straordinaria (Sutherland e Mirren, entrambi in odor di nomination?) e il biopic su Winston Churchill, L'ora più buia, con Gary Oldman che probabilmente sarà protagonista ai prossimi Oscar. Entrambe le pellicole hanno un tema comune: resistere nei momenti più duri affinché ci siano momenti migliori. A voi!
Big Pharma. Amici o nemici?
L’ultima è che la Pfizer sospenderà la ricerca contro Alzheimer e Parkinson. Perché? Semplice calcolo economico o qualcosa di più profondo?
Le grandi multinazionali del settore farmaceutico sono, soprattutto negli ultimi anni, diventate, nell’immaginario collettivo, Big Pharma, un cartello semi-monopolistico che controlla il mercato, sfrutta le sofferenze delle persone e non si fa scrupoli a fare soldi sulla pelle dei malati.
La trilogia delle tasche: TascaBeat do Rosário
Tasca: in Portogallo è un locale paragonabile alla nostra osteria. Piccolo e retrò, chiamato anche “tasquinha”, spesso a conduzione familiare, offre prodotti tipici e taglieri di salumi e formaggi e del buon vino, tutto servito a prezzi modici. Oggi cominciano a chiamarsi tasca anche locali più raffinati, soprattutto a Lisbona, dove ascoltare buona musica o leggere un bel libro.
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