Dalla divulgazione scientifica alle recensioni di romanzi, passando per filosofia e scienze sociali, abbracciando il grande schermo e la musica, senza disdegnare ogni forma del sapere.
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È tutto un equilibrio sopra la follia
Prosegue un gennaio ricchissimo di titoli. Anche questa settimana vi propongo due nuove uscite che hanno per tematica la follia: la nuova commedia di e con Carlo Verdone e "Tre manifesti a Ebbing, Missouri" che si candida a prendersi la scena ai prossimi Oscar. A voi!
Se Carmen non muore – il politicamente corretto e la cultura silenziata
Si racconta che Lee Van Cleef, durante le riprese di “Il buono, il brutto, il cattivo”, si trovava estremamente a disagio nella scena in cui il personaggio che interpretava, il sociopatico assassino Sentenza, picchia una prostituta, interpretata da Rada Rassimov. Questo disagio rendeva la scena assolutamente non credibile, al punto che la Rassimov stessa dovette incitarlo a picchiarla in maniera più convincente; la versione finale della scena in questione non mostra nulla delle riserve di Van Cleef. Questo significa che Van Cleef sia riuscito ad essere un uomo violento, o che “Il buono, il brutto, il cattivo” sia apologetico nei confronti della violenza sulle donne? No. Significa semplicemente che Van Cleef era un ottimo attore, che è riuscito ad interpretare una scena credibile di un ottimo film tenendone fuori il suo disagio personale.
Non tutto il male vien per nuocere... alle "Tre del mattino"
Gianrico Carofiglio, Le tre del mattino, Edizioni Einaudi
Antonio è un liceale. Antonio è un ragazzo normale. Un ragazzo normale, a cui capita un fatto non normale: un attacco di epilessia. Un episodio che potrebbe risolversi, secondo i medici dell'ospedale in cui viene ricoverato, con qualche pillola, non giocando a pallone, e "non bevendo acqua gassata". Ma per lui, e per i suoi genitori, due professori universitari divorziati, questo è troppo: il non poter svolgere attività talmente banali come una partita di calcio è uno stigma sociale troppo pesante da sopportare. Antonio si vede condannato a vivere una vita parallela rispetto ai suoi coetanei.
La belle sauvage: Pullman torna con il suo universo della Polvere
I ragazzi che diventano quest’anno maggiorenni sono nati l’anno in cui gli appassionati hanno avuto modo di leggere l’ultimo capitolo della famosa saga di Philip Pullman, Il cannocchiale d'ambra, terzo volume di Queste oscure materie, è arrivato nelle librerie italiane.
Nell’ottobre 2017 (in contemporanea mondiale) ci è stata concessa l’opportunità di tornare, finalmente, nel mondo di Lyra: lo scrittore britannico, dopo anni e anni di lavoro, ha concluso il primo volume de Il libro della polvere, una nuova trilogia ambientata in quel mondo parallelo che tanto amiamo che inizia con un volume, edito da Salani, dal titolo La belle sauvage.
Un supereroe italiano, un miliardario tirchio e un manipolo di sgangherati comunisti
Buon anno a tutti! Si riparte con il botto. Sarà un gennaio ricchissimo. Per cominciare bene, ecco tre recensioni: il sequel del primo supereroe made in Italy, una commedia satirica su un fatto storico rilevante e il grande ritorno a 80 anni suonati di Sir Ridley Scott con un'opera ambientata in Italia. A voi!
Perché temiamo la chimica
In molti casi la nostra mente tende ad associare la parola chimica ad aspetti negativi, mentre, ad esempio, la biologia a qualcosa di positivo. Senza molto senso in realtà.
Quest’estate, mentre giravo per Firenze una sera, mi sono fermato in una famosa catena di gelaterie e ho notato sulla parete dietro al bancone la scritta “XXX non utilizza coloranti, aromi, conservanti e additivi chimici. Non lo abbiamo mai fatto e non lo faremo mai.” Bene, mi sono detto, come sarà possibile questo rifiuto della chimica per questi gelatai? Evidentemente non è possibile, dato che quella stessa marca di gelati è stata successivamente ritenuta colpevole di pubblicità ingannevole. Il vero punto, però, rimaneva un altro: perché non riusciamo a entrare dentro alla questione della chimica e ci accontentiamo invece di ritenere qualsiasi cosa contenga la definizione “chimica” qualcosa di negativo? Perché il gelato “chimico” è sinonimo di cattivo?
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