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Immagine liberamente tratta da pixabay.com
Che c'entra Spiderman con Springsteen, Marx e Trump?
SPIDERMAN HOMECOMING ***1/2
(USA 2017)
di Jon WATTS
con Robert DOWNEY Jr, Tom HOLLAND, Marisa TOMEI, Michael KEATON, Tony REVOLORI, Jon FAVREAU
Produzione: Sony Pictures e Walt Disney Pictures
Distribuzione: Sony Pictures - Warner Bros
Durata: 130 minuti circa
Formato: 2D e 3D
Qui il trailer
Il rock esiste e vive a Firenze: Eddie Vedder live
24 Giugno
SPECIALE FIRENZE ROCKS FESTIVAL
Dopo una prima notte libidinosa ed emozionante, il Firenze Rocks Festival ne propone un'altra ancora più folle e ricca di emozioni. Se pensavate che l'ultimo concerto italiano degli Aerosmith mi avesse messo ko, mi dispiace deludervi. La mia sete di rock mi ha trascinato in un altro vortice di emozioni che difficilmente nella vita di tutti i giorni si provano. Nonostante sia ancora piuttosto infastidito dal forfait dei Cranberries (sarebbe stato un 24 giugno da annali), mi preparo per recarmi alla Visarno Arena convinto che sarà una notte emozionante. Lo dico con diverse ragioni. Il caldo è opprimente, fastidioso. Non tira un filo d'aria, il sole batte forte, dritto sulla testa. L'attesa per Eddie Vedder è fortissima. D'altronde per uno come me che si nutre visceralmente di cinema e rock, questa era una serata irrinunciabile. A questo aggiungete che il film "Into the wild" a me ha cambiato veramente la percezione della vita, anche in relazione a ciò che succede attorno a noi. La cosa che veramente ha lasciato l'amaro in bocca erano i gruppi di apertura. Dalle 17 fino alle 20.50 abbiamo assistito a spettacoli che con il rock hanno veramente poco a che fare.
Il rock esiste e vive a Firenze
23 Giugno, speciale Firenze Rocks Festival
L'attesa è finita. Il caldo invece è appena iniziato e batte forte. Siamo oltre i 40 gradi, senza dimenticare l'umido. Molta gente è in costume ed è sdraiata sugli asciugamani a prendere il sole. Polvere e forti odori di sudore facevano il resto. L'appello di non prendere l'auto è stato preso alla lettera. La tramvia è stata presa d'assalto e tutto è filato liscio ai vari ingressi della Visarno Arena, nel cuore del Parco delle Cascine. Le massicce misure di sicurezza hanno funzionato a dovere.
Come tradizione, a giugno il cinema in Italia va decisamente in letargo. Lo dicono gli incassi, lo dicono gli esercenti e lo vogliono produttori e distributori, nonostante le miserabili smentite di rito. Il prossimo mese vi presenterò i film del secondo semestre del 2017, dopo la presentazione dei listini dei distributori in quel di Riccione ai primi di luglio. Ma prima però riavvolgiamo il nastro.
Ecco un'analisi accurata del meglio e del peggio visto in Italia nella prima metà del 2017. In attesa dei Top,ecco intanto la FLOP 10. La Universal si aggiudica le parti più nobili della classifica.
Puccini e Montaldo, chiude con questi due nomi, garanzia di qualità, la stagione lirica del Carlo Felice. La Turandot (in replica fino al 21) - già rappresentata numerose volte a Genova e numerose volte con la regia del maestro genovese - è un capolavoro completissimo a dispetto dei tanti sofismi su una sua incompiutezza che pur materialmente verificatasi (a causa del cancro alla gola che divorò Puccini prima della stesura definitiva realizzata dall'allievo Franco Alfano) non ha inciso in maniera tale da stravolgerne l'essenza della storia (discutere poi sulla qualità dello svolgimento del libretto è altro affare).
Traspare comunque tutto l'impegno di Puccini nella ricerca dell'oriente misterioso e violento e la sofferta sperimentazione di un suono che restituisca relamente un pezzo della Cina antica (persino un carillon fornì l'ispirazione al maestro toscano) rispolverata però con qualcosa che è già novecento: è già cinema, movimento, trionfo di fiati, potenti insiemi.
I ritmi e gli standard che vincolano oggi l’industria cinematografica di Hollywood ci hanno abituati ad un numero impressionante di uscite (a quanti è capitato di non riuscire a vedere un certo film a causa di una settimana particolarmente piena?) e a prodotti dai budget stratosferici che necessitano di segnare ogni volta un record per non risultare flop. Aumentano inoltre gli “strumenti di valutazione” che permettono alle case di produzione di misurare l’impatto di un determinato film anche sulla base dei tweet a tema (cercando su Google troverete che Wonder Woman è il film più twittato del 2017) o per il numero di visualizzazioni del primo trailer su Youtube (la Marvel ha fatto sapere che il primo trailer da Thor Ragnarok è stato il video più visto, nella storia, nelle sue prime ventiquattro ore sulla piattaforma).
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