Dalla divulgazione scientifica alle recensioni di romanzi, passando per filosofia e scienze sociali, abbracciando il grande schermo e la musica, senza disdegnare ogni forma del sapere.
Immagine liberamente tratta da pixabay.com
La mattina del 22 aprile, Beppe Grillo pubblica sul suo blog un post sul “fine vita”. Il Movimento 5 Stelle non può “fare la fine dei Radicali… dove ci sono disgrazie ci sono loro”, sostiene il comico genovese, accusando il movimento liberale italiano di avere “una posizione morale e basta”. Il pomeriggio dello stesso giorno il luogo più interessante in cui essere, per registrare una risposta, è nella Sala delle Eroine del Comune di Pontassieve, in cui si presenta il libro scritto da Marco Pannella negli ultimi giorni della sua vita: Una libertà felice la mia vita (Mondadori, 2016).
“Ella giammai m'amo”, un verso semplice e potente, talmente potente che potrebbe essere recitato anche senza musica. E' nell'orrore di questa constatazione, nell'eternità di questa constatazione che ha accompagnato l'homo sapiens da quando intagliava cortecce e che sempre lo accompagnerà, che si esprime il Don Carlo. Poco importa ai fini del libretto che a pronunciarla sia un re. Egli in quel momento, nel fulmine di quella sentenza, è un uomo: solo e di fronte al proprio dramma.
Ma non c'è solo l'amore nel Don Carlo che dopo 16 anni torna ad essere rappresentato al Carlo Felice: c'è la ragion di Stato, c'è un intrigo di potere capace di colpire con furia la famiglia reale e su tutto c'è il genio di Verdi che ha reso musica i sentimenti.
La prima di ieri sera (repliche fino al 2 maggio) aperta con un ricordo del Sovrintendente Maurizio Roi della soprano Daniela Dessì, ha reso perfettamente la travagliata vicenda dell'erede al trono di Spagna che ispirò Friedrich Schiller (e da cui è preso il soggetto verdiano) per il suo “Don Karlos, Infant von Spanien”.
I fatti storici sono molto diversi dalla versione romanzata da Schiller (ma anche dell'Alfieri) - resa nella prima versione francese dai librettisti Mery e Du Locle (in cinque atti) e poi rimaneggiata in italiano da Achille de Lauzières e da Angelo Zanardini che la portarono a quattro atti nella versione del 1884 andata in scena ieri - ma poco importa ai fini del dramma umano dei protagonisti e del dramma politico vissuto dai fiamminghi in lotta per libertà.
Famiglia all'improvviso
FAMIGLIA ALL'IMPROVVISO - ISTRUZIONI NON INCLUSE ***
(Francia 2016)
Regia: Hugo GELIN
Sceneggiatura: Hugo GELIN, Jean Andrè YERLES, Mathieu OULLION
Cast: Omar SY, Clemence POESY, Antoine BERTRAND, Gloria COLSTON
Durata: 1h e 58 minuti
Distribuzione: Lucky Red
Uscita: 20 Aprile 2017
Presentato a Genova, lo scorso 19 aprile, nella splendida cornice della sala di rappresentanza di Palazzo Tursi, sede del Comune, la Banca dati del partigianato ligure. Il progetto, un gigantesco archivio consultabile on line sul sito dell'Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell'Età Contemporanea, è il tentativo (tra i primi in Italia con quale esperienza precorritrice in Piemonte ed Emilia) di mettere on line tutte le schede di quanti a vario titolo hanno partecipato alla Guerra di Liberazione Nazionale nel territorio ligure.
I signori della cenere: una distopia per spiegare il presente
Per capire la crisi economica iniziata “ufficialmente” nel 2008 può esserci utile la figura dello wanax, figura apicale della civiltà micenea? Il collettivo Tersite Rossi ne è convinto, proponendo un romanzo capace di affondare la descrizione della società contemporanea attraverso un articolato complesso narrativo, dal ritmo avvincente e capace di non disperdere il lettore tra i numerosi livelli proposti. La società umana trapela nello scorrere dei secoli in una sorta di ciclica affermazione di dominio e violenza, progressivamente sempre più forte nel rimuovere ogni forma di dissenso. Gli autori, al loro terzo romanzo, optano per un presente distopico come contesto, scegliendo ampie coordinate geografiche (New York e Firenze, tra le altre capitali del globo) e un vasto orizzonte culturale da cui attingere (antropologia, sociologia, scienze economiche, accompagnate da citazioni di Guerre Stellari). L’apparente ineluttabilità delle condizioni in cui viviamo emerge nelle pagine con una veste oscura, trasmettendo un’inquietudine in grado di far dubitare anche i più convinti sostenitori della storia come percorso di progressiva evoluzione.
Lasciati andare, un film "eugenetico"
LASCIATI ANDARE ***1/2
(Italia 2017)
Regia: Francesco AMATO
Sceneggiatura: Francesco BRUNI, Davide LANTIERI e Francesco AMATO
Cast: Toni SERVILLO, Veronica ECHEGUI, Luca MARINELLI, Carla SIGNORIS, Giacomo PORETTI, Pietro SERMONTI, Valentina CARNELUTTI, Carlo DE RUGGIERI, Antonio PETROCELLI, Vincenzo NEMOLATO
Durata: 1h e 42 minuti
Distribuzione: 01 Distribution
Uscita: 13 Aprile 2017
TRAILER ITALIANO: vedi qui
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