Venerdì, 28 Febbraio 2014 00:00

Dome La Muerte and The Diggers: Supersadobabi- FD#3

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Dopo più di un anno di assenza dalla scena musicale Dome la Muerte & The Diggers tornano con una formazione totalmente nuova ma soprattutto con la loro musica di sempre: un rock ‘n’ roll che sembra non voler mai morire. La band, nata subito dopo la reunion del 2005 dei Not Moving (storica band del circuito underground italiano degli anni ‘80), ha prodotto sino ad oggi tre 45 giri (Dome la Muerte & The Diggers, Diggersonz e Supersadobabi) ma ha anche subito una radicale trasformazione dopo l’esperienza solista di Dome dell’anno scorso: il posto di Lady Casanovas al basso è stato preso da Marco Serani, mentre Cristina, da Piombino (alias la “Ragazza di Acciaio”), ha sostituito Matteo “Basetta” alla chitarra. Gian Piero Palazzino, infine, si è insediato alla batteria.

Il disco. “SUPERSADOBABI”, registrato in presa diretta a Savignano (Emilia Romagna) per la Go Down records (uscito per adesso solo in CD, anche se a metà marzo ci sarà un’edizione limitata di LP in versione colorata) è il nome della ragazza che fa la barista nel “Cydro club”, un locale esattamente sotto lo studio della Go Down records. “È stata la nostra barista” dicono i Dome la Muerte & The Diggers. “La chiamano Babi super e noi l’abbiamo chiamata Supersadobabi perché pur di vederti ubriaco sdraiato per terra non ti fa nemmeno pagare da bere: c’è una punta di sadismo in tutto ciò.

I brani dell’album sono storie ascoltate, lette o vissute in prima persona. Sell out, quarto pezzo in scaletta, parla degli artisti venduti ed è dedicato a tutti quelli che usano l’arte come merce. “La tendenza odierna è di andare verso il mainstream. Rispetto a prima vedo sempre meno ricerca nella musica: si tira molto ad andare verso la vendita” ci racconta Dome.

In “SUPERSADOBABI” ci sono poi più suoni psichedelici rispetto al primo album ma, soprattutto, anche un brano strumentale di Spaghetti western (We’ll ride until the end): un marchio, oramai consolidato, di Dome la Muerte.

Il rapporto con la SIAE. Ho sempre considerato la Siae come un’associazione a delinquere legalizzata: tanto che io e mia moglie (che ha curato l’aspetto grafico dell’album) organizzavamo illegalemente, dentro un bosco, un concerto proprio contro la Siae. Mi brucia molto che, dopo 35 anni di musica, sono stato costretto a iscrivermi alla Siae per il disco solista: negli ultimi anni mi hanno piratato un mucchio di dischi e di brani. Ma la cosa che mi rode di più in tutto ciò è che i soldi che non prendi te se li prendono i massimi vertici della Siae. E allora, se i soldi li prendono alcuni pochi, io non glieli voglio dare: ma sono costretto a farlo.” 

I prossimi concerti. Ven 28/02/2014 – FREAKOUT - Bologna

Ven 21/03/2014 - LA CENTRALE - Pisa

Ven 11/04/2014 - ALTRO QUANDO - Zero Branco, Treviso

Sab 12/04/2014 - E20 - Montecchio Maggiore, Vicenza

Ven 23/05/2014 - SEED Club(ex THE TUBE) - Lucca

Sab 31/05/2014 - BIG FISH DAY - Mercato Saraceno, Forlì

Il sito qui

PER ASCOLTARE L’INTERVISTA SU “Dawntown” AI Dome la Muerte & The Diggers: qui.

PROSSIMA PUNTATA (qui) martedì 4 marzo, h.22: Coro Libero Bonamici.

Il Becco Pisa

La Redazione pisana del Becco

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