Solamente che, all’altezza di Madonna dell’acqua (ndr, a un paio di chilometri da Pisa), è tornato a casa. Chi glielo faceva fare? Il problema è stato che, per la vergogna, non ci ha mai detto nulla. Così siamo stati due anni senza sapere che lui era tornato. Poi finalmente ci siamo risentiti e abbiamo ricominciato a suonare.”
La band. I Tom Moto nascono nel novembre 2006. Dopo la presentazione di un DEMO, nel 2008 esce “Junk”, registrato presso lo Shape Recording Studio di Cascina e mixato all'Apricot Studio di Milano. Contenente 12 tracce, l’album vince i Progawards 2008 come miglior album di debutto e Musica Diversa 2009 in omaggio a Demetrio Stratos con Fluidoterapia. Tre di questi brani sono readings letti da Alex Zobel e tratti da "Post Office", il capolavoro di Charles Bukowski (l’attaccamento della band allo scrittore statunitense lo si vede soltanto dal fatto che Tom Moto è uno dei personaggi di Post Office). “Junk” è un melting pot di jazz, punk e prog, dai ritmi e dalla sonorità aggressivi, alle volte melodici, alle volte dissonanti: un disco da scoltare tutto d’un fiato e che gli stessi Tom Moto definiscono non facile.
Il prossimo lavoro. Nella primavera 2014 uscirà il nuovo album dei Tom Moto. E loro stessi ci tengono a precisare che non sarà una prosecuzione di “Junk”: con il ritorno sulle scene musicali della band pisana c’è già stato un punto di rottura, una cambio di direzione nell’affrontare i pezzi. “Sarà un album più articolato, più progressivo e con un approccio meno tendente al punk. Una musica meno frenetica e più compositiva, quasi come se volessimo realizzare delle vere e proprie colonne sonore” ci raccontano.
Il rapporto con la SIAE. Anche i Tom Moto si dimostrano una delle tante voci in dissonanza con il dominio della Siae: “Veniamo da un mondo collegato alle autoproduzioni. Non per farci i democristiani: sappiamo che è importante il diritto d’autore ma sappiamo anche che dietro questo slogan c’è solamente un gruppo di pochi che ci fanno tanti soldi, invece di distribuirli.”
PER ASCOLTARE L’INTERVISTA SU “Dawntown” AI Tom Moto clicca qui.
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