Venerdì, 21 Marzo 2014 00:00

Intervista a Vittorio de Scalzi, New Trolls - #FD6

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1) Vittorio de Scalzi, la storia del rock italiano con i New Trolls. Avete ripreso il progetto dei “concerti grossi”, riproponendone altri due in poco tempo: quindi ora ne contiamo ben 4. Ci parli della vostra lunga collaborazione con Bacalov, in particolare dell’ultimo concerto grosso (il numero 3) che avete fatto insieme?

Bacalov è un personaggio grandissimo e uno dei migliori direttori di orchestra: direi che dopo Morricone viene lui. Per farvi capire il genio musicale di Bacalov ho un piccolo aneddoto: un giorno ci disse di aver scritto il “concerto grosso numero 2” e che ce lo voleva far sentire. Lo seguimmo fino a un albergo che aveva un pianoforte nella hall: mentre camminavamo aveva un pacco di fogli pentagrammati e li perdeva ogni 20 metri. Noi li raccoglievamo e lui non faceva una piega: quando arrivò davanti al pianoforte e mise le mani sul piano, lì si creò un silenzio religioso. Bacalov stette in silenzio per 10 minuti finché, a un certo punto si girò e ci chiese se ci fosse piaciuto. Aveva fatto tutto nella sua mente.

2) Andiamo agli inizi dei New Trolls: invece di fare cover come tutti gli altri gruppi voi avete esordito con “Sensazioni”, un pezzo psichedelico. C’era più incoscienza, sperimentazione o cosa?

Per noi era naturale, non lo sapevamo: facevamo così perché ci veniva automatico. Ci piacevano sia i Beatles che i Rolling Stones, ai quali abbiamo pure aperto dei concerti in Italia. Ci avevano colpito tantissimo nel loro modo di stare sul palco, ma non facevamo niente per copiare le loro canzoni, cercavamo di fare le nostre.

3) I Rolling Stones hanno imparato da voi a suonare?

No, direi che non ne avevano bisogno.

4) In pieno periodo beat far uscire un 33 giri come “Senza orario senza bandiera” cos’ha significato?

Per noi tantissimo, anche perché l’autore di “Senza orario senza bandiera” è Fabrizio de André: le parole le ha scritte lui. Io andavo al mare con Fabrizio de André, lui aveva 10 anni più di me e io lo perseguitavo con una chitarra a pile. Gli facevo sentire tutti i miei pezzi e lui li ascoltava con grande interesse: ma mai avrei immaginato che qualche anno più tardi lui avrebbe scritto le parole del mio primo disco fatto con i New Trolls.

5) I New Trolls sono uno dei gruppi più popolari in Italia ma ascoltando alcuni brani di respiro a livello internazionale come “La prima goccia bagna il viso” o “Le roi soleil” noi funs a volte ci domandiamo cosa sarebbero potuti essere quei brani se scritti in inglese: voi ve lo siete mai chiesto?

Si, ce lo siamo chiesto. Non ce l’abbiamo mai fatta ma perché avevamo dei caratteracci: c’era sempre un po’ di amarezza tra di noi.

6) Parliamo di Genova: fra la scuola cantautoriale e i gruppi prog è uno dei fulcri della musica italiana. Quale potrebbe essere il motivo?

Secondo me in parte il porto: oggi il grande porto è internet, per cui non hai bisogno di aspettare, come succedeva una volta, che arrivassero le nuove canzoni dall’America. Al tempo ci portavano i dischi in anteprima che uscivano in Italia almeno due o tre anni dopo. Per cui il porto ha creato molta vivacità musicale.

7) De André, Reverberi e Bacalov: a chi dovete di più?

A tutti e tre, in modo diverso. Reverberi è stato il nostro primo produttore e arrangiatore e ha avuto un grande pregio: di non intervenire troppo sulle cose che facevamo. Noi certe cose le facevamo molto a istinto e lui non interveniva: lasciava anche qualche piccolo errore pur di mantenere la grinta e la naturalezza di quello che stavamo facendo.

8) Ha mai conosciuto una persona più rock di Nico di Palo?

Nico, che come sapete ha avuto un gravissimo incidente che non gli permette più di suonare la chitarra, adesso è più rock di prima.

9) Qual è il disco di cui è più orgoglioso?

Il prossimo.

10) Per concludere: progetti futuri?

Andiamo in Corea fra un mese esatto a fare tre concerti grossi con l’orchestra coreana a Seoul e in altre due città. Speriamo che non succeda niente tra Corea del Sud e del Nord, nel frattempo.

PER ASCOLTARE L’INTERVISTA SU “Dawntown” a Vittorio de Scalzi qui

PROSSIMA PUNTATA (qui) martedì 11, h.22

Ultima modifica il Venerdì, 21 Marzo 2014 09:28
Il Becco Pisa

La Redazione pisana del Becco

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