Nato a Locri (RC), il 28 Febbraio 1988, attualmente vivo per studio a Pisa. Sono un allievo specializzando presso la scuola di specializzazione in beni archeologici dell’Università di Pisa, dopo essermi laureato in Archeologia nel 2012. I miei interessi spaziano dall’ambito culturale (beni storico-archeologici soprattutto), alla tutela e alla salvaguardia del paesaggio. Svolgo attività politica nella città che mi ospita e faccio parte di un sindacato studentesco universitario.
Città (s)vendesi
Stiamo assistendo, nel dibattito degli ultimi mesi, a querelle infinite sulla gestione e rimodulazione delle città e dei loro territori. Dalla vicenda stadio a Roma, passando per i sequestri nell’area archeologica di Crotone, la penisola è attraversata da un fastidioso problema di cui sbarazzarsi in fretta: la tutela; fondamento che tra le altre cose va di pari passo con valorizzazione e promozione.
#PLaC. Un codice Etico per i lavoratori della Cultura
Nella giornata del prossimo 2 Febbraio, la campagna “Mi Riconosci? Sono un professionista dei Beni Culturali” presenterà, con l’iniziativa di lancio, presso la sala delle conferenze a Montecitorio, PLaC, un codice etico elaborato per l’annosa questione del settore dei beni culturali del nostro Paese e dei lavoratori dell’intero comparto. Sarà un momento importante in cui questa campagna, nata da oltre un anno e attiva anche con la denuncia verso bandi legati al “protagonismo” dei volontari ai danni dei professionisti, proverà ancora una volta a dire la sua all’interno di un dibattito notevole per il futuro sviluppo del Paese.
2.9 miliardi motivi per di no al Tav
L’avvallo definitivo e ultimo a bucare la montagna col metallo è arrivato da pochissimi giorni; notizia freschissima che chiarisce ancora di più, a chi avesse un qualsiasi dubbio, quali sono le strategie governo e della sua identica maggioranza, per quel che riguarda un settore tanto delicato, quanto strategico come i trasporti.
#27nov. Scende in strada il NO sociale
Il corteo che ha attraversato le strade di Roma, nella giornata di domenica 27 Novembre ha rappresentato pienamente lo stato dell'arte sul dibattito referendario. Una manifestazione temuta dai più e finita con una bella cornice di popolo in quella piazza del nome omonimo.
La fase storico politica che stiamo attraversando non è sicuramente tra le più serene. Tra annunci “referendari” e marchettate televisive è ormai consuetudine assistere a show poco piacevoli ed escludenti rispetto alle vite di ogni collettività; andando per nulla a rispondere ai bisogni reali delle comunità. Bisogni reali che a dirla tutta vengono toccati, ma secondo un ragionamento alla rovescia.
Bavagli post-democratici
Da Orbán a Renzi, la democrazia in pericolo
Il vento che imperversa sull’Europa da tre/quattro anni non è assolutamente paragonabile ad una bonaccia tardo-primaverile, annunciante l’arrivo dell’estate. Le perturbazioni sono minacciose e tuonano di derive autoritarie e democrazie a rischio. Il passaggio dallo stato di diritto allo stato autoritario sembra (quasi) del tutto completato; e tra imposizioni della Troika (vedi Grecia), stati d’emergenza volti a reprimere (il caso della Francia del post 14 Novembre) e nuovi muri, sembra quasi di essere ripiombati alla prima metà del secolo scorso.
ENI ci ripensa. L’ Off-shore Ibleo "non s’ha da fare”
La notizia uscita pochi giorni fa rappresenta una “novità” inaspettata sul fronte delle estrazioni petrolifere. Il referendum di Aprile, quello famoso sulle trivelle (in mare), d’altronde poteva rappresentare un trampolino di lancio per le ambizioni economiche delle compagnie petrolifere stazionanti nel Belpaese. Si apprende direttamente dall’azienda del cane a sei zampe che l’intenzione di realizzare il nuovo impianto “Prezioso K” anche se permane, secondo una nota dell’azienda, il progetto Argo Cluster. Il colosso petrolifero fa sapere che dietro alla scelta si inseriscono motivazioni relative alla sostenibilità del progetto stesso, anche se tutto ciò a parere dei vertici di Eni non rappresenta un disinvestimento nell’area.
Preventivamente, archeologia
Questi giorni hanno piazzato al centro del dibattito mediatico l’archeologia, anche se la declinazione del tema non risultava essere nella sua accezione propriamente positiva. I casi “studio” sono diversi, situazioni non assolutamente paragonabili ma esplicative forse di un sentito comune serpeggiante sul suolo italico.
Città tossiche
Le problematiche ambientali in Italia ormai sono all’ordine del giorno. I roghi di Pianura e Scampia, i cumuli di spazzatura nelle periferie del sud Italia, il “mercato” dello smaltimento sempre più in mano alle mafie e al loro universo gravitante.
Uno dei casi più emblematici arriva dallo smaltimento dell’amianto, un problema irrisolto per il nostro paese, sempre più ostaggio di immondezzai sparsi e discariche abusive.
Un business che non vuole fermarsi, un’ occasione redditizia per chi vuole produrre ricchezza causando danni all’uomo e all’ambiente. La soluzione sembra essere lontana da una definitiva via d’uscita e il decreto Sblocca Italia emanato dal governo alla fine del 2014 non fa altro che intorpidire le acque.
Undici anni di calcio ribelle
Pisa saluta l'XI edizione del Mondiale Rebelde
Si svolgerà anche quest'anno, per l'undicesima volta consecutiva, la manifestazione promossa a Pisa dal Progetto Rebeldia, battezzata una decade fa “Mondiale Rebelde”. Una straordinaria iniziativa voluta fortemente da uomini e donne decisi a riprendere in mano quanto di più popolare ci sia (con accezione esclusivamente positiva), lo sport.
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