Politica

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Le notizie legate al contemporaneo, abbracciando società, istituzioni, questioni internazionali e tutto ciò che rientra nella vasta categoria di politica, rubriche e redazionali esclusi.

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Mercoledì, 20 Marzo 2013 00:00

Pillole dal Giappone #7 – Sony, zucchero e Cina

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Continua a tenere banco la disputa territoriale sino-giapponese per le isole Diaoyutai/Senakaku, tema da tempo attenzionato dal Partito Comunista Giapponese e che è stato affrontato anche durante la riunione del Comitato Centrale del 9 febbraio nella quale il Presidente del Partito Shii ha illustrato i principi per la risoluzione pacifica della contesa: “il conflitto va evitato a tutti i costi” ha rimarcato l'esponente comunista durante la propria relazione.

Shii ha dunque invitato il governo giapponese e quello cinese ad avviare un negoziato escludendo ogni prova di forza ed ogni misura di natura militare ed a chiudere inoltre tutte le dispute di natura economica e non esistenti tra i due Paesi. Shii ha criticato entrambi i governi per le posizioni muscolari espresse fino ad ora.

Lunedì, 04 Marzo 2013 00:00

Da migranti a liberi cittadini #2

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La seconda parte della conferenza del primo marzo, “Da migranti a Liberi cittadini del Mondo” si sposta sulla tematica del caporalato. A prender la parola è infatti Roberto Iovino, Responsabile Legalità nel settore Agro Alimentare della CGL. Iovino sottolinea lo stretto connubio che esiste nel settore agro-alimentare tra criminalità organizzata e migrazione: citando le parole di Di Vittorio “il settore dell’agricoltura è migrante per costituzione”. Assistiamo infatti al dilagante fenomeno di intermediazione illecita della manodopera da parte della agro-mafie.

Lunedì, 04 Marzo 2013 00:00

Mambo italiano e elezioni

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In questi ultimi giorni non si può negare che la politica del paese stia danzando in modo piuttosto goffo e spaventato. Ma in realtà stiamo danzando tutti ormai, da diversi anni. Danzano, cercando di non cadere a terra, molti personaggi dell’ultima ora che si improvvisano ballerini di prima classe, ma anche e soprattutto tutte quelle parti della società che cercano di non continuare a farsi pestare troppo i piedi. Dopo la destrutturazione del sistema di welfare, dell’università pubblica e del diritto allo studio, dopo la perdita dei diritti sul lavoro abbiamo assistito a un vero e proprio tsunami, ovviamente quello del Movimento 5 stelle.

Domenica, 03 Marzo 2013 00:00

Da migranti a liberi cittadini #1

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“Da migranti a Liberi cittadini del Mondo”, questo è il titolo che ha preso il convegno svoltosi il 1 marzo al Palazzo Medici Riccardi di Firenze, in occasione della ricorrenza di quel primo marzo 2010 che vide il primo grande sciopero organizzato dai cittadini stranieri che ha segnato un passo importante per la lotta contro la discriminazione e l’iniquità, contro l’ingiustizia e il razzismo e in nome di una società multietnica e multiculturale e del riconoscimento di una totale dignità umana e giuridica a tutti i cittadini stranieri, che vengono o nascono nel nostro paese e che tengono stretto il sogno di una paese che li accolga e che li tratti col rispetto che chiunque ha diritto di ricevere, perché possano sentirsi veramente cittadini liberi e integrati.

Mercoledì, 06 Marzo 2013 00:00

Il Giappone dopo il disastro - Intervista a Kasai

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Intervista all'onorevole Akira Kasai, membro della Camera dei Rappresentanti, Vicepresidente della Commissione Politica e componente dell'Esecutivo del Partito Comunista Giapponese

1) Il grande terremoto del marzo 2011 che ha colpito il Giappone ha impressionato il mondo, a due anni di distanza a che punto è la ricostruzione? In che condizione si trova l'economia delle aree colpite?

Il terremoto e lo tsunami hanno lasciato più di 18.000 vittime (includendo anche quanti sono morti in seguito al disastro) ed oltre 2.700 persone risultano disperse. Per quanto riguarda i danni agli edifici risultano totalmente distrutte circa 130.000 case, quelle ufficialmente dichiarate come “semi-distrutte” sono 270.000 e quelle “parzialmente distrutte” 730.000. Attualmente ci sono più di 320.000 persone che vivono in case temporanee.

La catastrofe all'impianto nucleare n. 1 di Fukushima ha causato l'evacuazione di 156.000 persone che sono state costrette a lasciare la propria città a causa della grave contaminazione radioattiva. Oggi, a due anni da quel disastro, le aree colpite sono molto lontane dall'essere “ricostruite”. La gran parte delle vittime della catastrofe non sono in grado di vedere alcuna prospettiva di ricostruzione delle proprie case. Anche se alcune misure sono state prese per far ripartire le attività lavorative che sostenevano le vittime ciò è avvenuto ad un ritmo estremamente lento. I pilastri delle industrie locali, agricoltura e pesca, sono a metà della ricostruzione, con solamente il 40% dei terreni agricoli coltivati e con il pescato che raggiunge i due terzi del livello pre-disastro.

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