Davvero i giovani italiani sono reazionari e moderati? A partire dalla ricerca del Pew research center ne parliamo questa settimana a dieci mani.
Nell’ambito della manifestazione “Firenze Libro aperto 2018”, festival dell’editoria che si è svolto da venerdì 28 settembre a domenica 30 settembre presso gli spazi della Fortezza da Basso e che ha visto la presenza di illustri ospiti come Stefano Benni, Nanni Moretti, Marco Vichi, Fabrizio Gifuni, Daniele Vicari, Roberto Vecchioni e molti altri ancora, ho avuto l’occasione di assistere alla presentazione di due volumi, “Social linguistica” della sociolinguista e ricercatrice presso l’Accademia della Crusca Vera Gheno e “Disputa Felice”, del filosofo Bruno Mastroianni, entrambi editi dalla Franco Cesati Editori. Questo pezzo prende spunto, ma senza riportare nel dettaglio da questa presentazione per allargarsi a una più ampia e probabilmente troppo vaga e generica, riflessione sul nostro modo di comunicare, in particolare sulla rete.
Leggere l’ultimo libro di Vera Pegna (Autobiografia del Novecento. Storia di una donna che ha attraversato la Storia, Il Saggiatore, 2018) è stato davvero emozionante e appassionante. Quest’ultimi non sono degli aggettivi scelti a caso ma sono i tratti comuni a tutta la vita dell’autrice. L’emozione e la passione dunque.
Sul rossobrunismo (II)
[La prima parte qui]
Mentre mi accingo a scrivere questa seconda parte di una riflessione dedicata al rossobrunismo, mi viene spontanea una domanda: “Ma è davvero così importante scrivere su/di esso?” Mi faccio questa domanda perché risulta evidente che i problemi comuni a noi italiani sono altri: il lavoro, il razzismo, l’incapacità delle opposizioni di saper contrastare le derive xenofobe e populiste delle destre. Nondimeno credo che spingere i compagni a riflettere sul pericolo di sottostare alla confusione ideologica non possa esser sottovalutato.
Il, i '68… e Marx?
Qualche settimana fa Mapelli di Punto Rosso ci invitava a leggere l’articolo di Emilio Molinari: “Un altro ‘68”. L’articolo, per me molto bello, evidenzia con intenti provocatori, che i ‘68 furono due, uno “... degli studenti e di molti intellettuali. Un soggetto complesso egemonizzato dalla piccola borghesia radicalizzata...”, “L’altro dei lavoratori.”
Magistratura e politica: (continua) un rapporto complicato
La richiesta dei pm di Genova è stata accolta sei giorni fa dalla Cassazione che ha disposto il sequestro di "qualsiasi somma di denaro ovunque venga rinvenuta" riferibile alla Lega Nord, fino a raggiungere 49 milioni di euro, ricorrendo “anche alle somme affluite in un momento successivo alla data di esecuzione del decreto di sequestro del 4 settembre 2017 sui conti e depositi riferibili alla Lega Nord”.
Pearl Jam, di politica e musica
26 giugno 2018, Stadio Olimpico: i Pearl Jam dedicano Imagine, leggendario pezzo di John Lennon, ai migranti, che si sono visti chiudere la porta in faccia dal ministro Salvini. Subito dopo la reazione scomposta di varie voci che mostrano di non aver gradito lo spettacolo. Pochi minuti di canzone e di magia allo Stadio Olimpico di Roma hanno purtroppo rotto l'argine di commenti razzisti che, da ogni parte, hanno investito il frontman della band americana.
Di arte, politica e cantieri navali: alcune considerazioni a seguito di The Last Ship
La convergenza tra arte e politica è da sempre un tema allo stesso tempo importante e rischioso. In diversi momenti storici, l'introduzione di temi politici in opere d'arte – siano esse visive, performative, o letterarie – è stata vista come un valore aggiunto o perfino una nobile missione, ma anche come un elemento controverso e, talvolta, passibile di censura.
Guida “pratica” per politici all'uso di Facebook e non solo
È notizia di questi giorni la bagarre scatenatasi in consiglio regionale a causa di un post "irrispettoso" dei consiglieri della Lega Nord ai danni del presidente Enrico Rossi. La seduta è stata interrotta e, soprattutto, c'è stata una violenta lite tra l'autore del post incriminato e il Governatore.
1 maggio: festa "de panza" o festa "di sostanza"?
Anche quest'anno è passato il primo maggio, e prima ancora era passato il 25 aprile. Ogni anno si è visto il solito "copione": il concerto di Roma, le manifestazioni dei sindacati, le riflessioni sui diritti del lavoro... E fin qua giusto e sacrosanto avere una giornata dedicata alla riflessione su determinati temi.
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