Giovedì, 03 Ottobre 2013 00:00

DDL omofobia e transfobia: fatta la legge scoperto l’inganno

Scritto da
Vota questo articolo
(3 Voti)

Intervista a Elena Trimarchi

Fatta la legge scoperto l’inganno, afferma un vecchio proverbio, ma  questa volta l’inganno sta proprio dentro la legge e non è neanche difficoltoso da vedere. Parliamo naturalmente del nuovo ddl contro l’omofobia e la transfobia approvata, nei giorni scrosi, alla Camera dei Deputati. 

All’interno della legge che dovrebbe contrastare, con una semplice aggravante di pena, l'omotransfobia, è possibile leggere chiaramente che esclude dall'applicazione le "opinioni espresse all'interno di organizzazioni di natura politica, culturale o religiosa".

"Come se nell'America di un secolo fa avessero fatto una legge contro le discriminazioni razziali che esentava il Ku Klux Klan” è uno dei commenti più appropriati che si leggono in rete in queste ore. Ne parliamo con Elena Trimarchi, donna transessuale, fra i promotori del movimento politico Su la testa.

1) Elena, lo stato sta tentando  di garantire la libertà d’opinione o ha creato la prima legge razziale del ventunesimo secolo?

Se ti riferisci al DL contro l'omotransfobia così come è passato alla Camera si, l'emendamento Gitti, va a inficiare la Legge Mancino, creando delle zone franche dove chi compie incitamento alla discriminazione viene esentato dagli effetti punitivi di una legge, la Mancino, che è stata una conquista per contrastare antisemitismo e razzismo nel nostro Paese 

2) Come hai tu stesso ricordato vi è stato anche un battibecco in aula sulla parola ” trans gender”. Esiste dunque una discriminazione che colpisce alcuni più di altri?

È un dato di fatto, le perone transessuali e transegender sono le più discriminate in Italia. Le persone transessuali, nelle attuali società occidentali, subiscono tendenzialmente forti discriminazioni in ambito sociale e lavorativo. Questo fenomeno è molto più marcato in quei Paesi, tra cui l'Italia, che non consentono il cambio anagrafico dei documenti senza il ricorso forzato all'intervento di ri-attribuzione chirurgica di sesso, e che non dispongono di leggi adeguate che tutelino le persone transessuali da fenomeni di discriminazione e violenza. Allo stigma sociale contribuiscono fortemente anche istituzioni quali la Chiesa Cattolica, ma anche i media, che diffondono sovente errata informazione lanciando messaggi distorti e pregni di connotazioni negative rispetto alla realtà transessuale. Lo stigma sociale della persona transessuale è in genere molto più elevato rispetto a quello riservato alle persone omosessuali. Inoltre è altrettanto più elevato per le trans da maschio a femmina rispetto ai transessuali da femmina a maschio. Le motivazioni che possono essere trovate per questo dato di fatto sono molteplici e controverse. 

3) Uno dei maggiori problemi per le persone transessuali è inerente il loro inserimento nel mondo del lavoro, in tal senso cosa credi sia opportuno fare al fine di sradicare questa discriminazione?

Anche se sono contraria alle quote rosa o arcobaleno,f orse bisognerebbe magari attraverso sgravi fiscali, proporre alle aziende di assumere persone transessuali, ma anche  i Comuni potrebbero riservare dei posti di lavoro per le persone transessuali.

4) Andrea, la trans colombiana uccisa, qualche mese fa, a bastonate alla stazione Termini, è uno di quegli omicidi nessuno parla.  Sembra che esistano omicidi di “serie A” e di “serie B”, i trans, ma anche le prostitute e i clochard. Come se il morire trucidati per loro fosse “un rischio professionale” o “esistenziale”. Una legge contro l’omo-transfobia non impedirebbe di certo omicidi come questi, ma certezza ed effettività della pena potrebbe in qualche modo funzionare da deterrente?

Non credo, dove vige la pena di morte certi reati vengono commessi lo stesso,bisognerebbe cominciare a fare informazione a partire dalle scuole. 

5) L’Italia si allontana sempre più dall'Europa e si colloca all'ultimo posto sul tema dei diritti civili. Un numero sempre crescente di paesi europei riconosce il matrimonio egualitario, in Italia i diritti delle persone LGBT vengono sempre più ricacciati indietro in un clima di oscurantismo inaccettabile. Senza togliere la responsabilità del PD in questo ddl, credo sia corretto affermare che il vero problema è che questo Paese non ha una cultura dei diritti civili. A cosa credi si debba quest’anomalia?

Sicuramente uno dei motivi è la presenza del Vaticano che su questi temi detta l' agenda politica, inoltre per quanto riguarda le transessuali  MTF  c' è da dire che viviamo in una società prevalentemente maschilista nella quale rinunciare alla "virilità" costituisce una ferita più percepibile della rinuncia alla femminilità.

6) Come consideri il bacio simbolico dei parlamentari del M5S in aula?

A differenza di molti a me è piaciuto, se Buonanno della Lega sventola finocchi e chiama sodomiti quelli di SEL, preferisco un bacio.

7) Stefano Corradino, il direttore di articolo21, ha lanciato una petizione :”Il reato di omofobia deve valere anche per organizzazioni politiche, sindacali, culturali, religiose.” Credi che ci siano spiragli di modifica del testo al Senato? 

Lo spero, ma non ho firmato la petizione perché non fa nessun accenno alla transfobia, discriminate ancora a una volta.

8) Un gruppo di studiosi ha inviato una lettera aperta  al ministro Bray e a Giuliano Amato. Sotto accusa le voci: transgender, omosessualità, lesbismo, gender, intersessualità. Una lettera che fa riferimento a sentimenti di  stupore e indignazione  “Stupore, perché le voci sopra citate appaiono prive di un’adeguata bibliografia di riferimento e gli autori/le Autrici sembrano ignorare l’enorme mole di studi prodotti nell’ultimo trentennio nei diversi ambiti delle scienze mediche, sociali e giuridiche, che smentiscono molto di quanto asserito in esse.

Indignazione, perché il lessico impreciso e i contenuti stigmatizzanti di quelle voci, diffusi da un soggetto storicamente autorevole nella divulgazione come l’Enciclopedia Treccani, rischiano non solo di annullare il lavoro di quanti - attiviste/i e studiose/i - ogni giorno combattono contro pregiudizi e violenze sessiste e omo-transfobiche ma, soprattutto, di dare legittimità a quei pregiudizi e a quelle violenze.” 

“Le parole sono importanti” diceva qualcuno. L’omo-transfobia si combatte anche cosi? E quale ruolo credi debbano avere le agenzie educative? 

Lo dico da sempre che per combattere il razzismo, il sessismo, l' omotransfobia dobbiamo cambiare linguaggio, le parole, ma anche gli articoli hanno importanza, un uomo che cambia sesso è una trans, non un trans, un trans è una donna che diventa uomo. Parlare coi più giovani, organizzare dibattiti, rivolgersi sopratutto ai più giovani che sono il futuro di questo paese.

9) Quali sono i numeri dell’omo-transfobia in Italia?

L'Italia è il paese europeo col più alto numero di donne transessuali uccise. Per quanto riguarda l'omofobia,l a maggioranza degli italiani si dice a favore dei matrimoni gay,  ma non vorrebbe avere insegnanti gay per i propri figlie non vorrebbe si baciassero in pubblico. Ora le persone omosessuali non hanno più paura di denunciare,  quindi leggiamo quasi giornalmente di pestaggi a danni di persone omosessuali.  Le persone transessuali MTF,  non trovando lavoro sono spesso costrette a prostituirsi, quindi se vengono picchiate durante il loro lavoro di prostitute non denunciano per vergogna,  per non essere stigmatizzate due volte.

10) Infine, la questione di classe incide come ulteriore discriminazione?

Assolutamente si, prova ne è che una transessuale brasiliana figlia di un famoso calciatore sia diventata una modella molto richiesta.

Immagine tratta liberamente da quarratanews.blogspot.it

Ultima modifica il Domenica, 27 Ottobre 2013 22:16
Ketty Bertuccelli

Sono nata e vivo a Messina. Pensatrice sovversiva: antifascista, comunista, femminista, interista 

Devi effettuare il login per inviare commenti

Free Joomla! template by L.THEME

Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti.