Mercoledì, 10 Settembre 2014 00:00

NEXTECH 2014 a Firenze: una guida al festival

Dal 2007 Firenze ha il suo festival di musica elettronica. Il NEXTECH, ha portato nel capoluogo toscano alcuni dei più celebrati artisti contemporanei, imponendosi rapidamente come uno dei punti di riferimento in Italia per la divulgazione delle arti digitali.
Anche quest’anno, dall’11 al 13 settembre, Musicus Contentus ha organizzato un programma di tutto rispetto. Spiccano nella line up artisti internazionali quali Noisia, Ben Sims e Gary Back mentre fra gli italiani figurano artisti fiorentini come Ckrono & Slash e Draft b2b Teo Naddi anche se il più conosciuto è indubbiamente il sempre istrionico marchigiano Ganji Killah qua in duetto con la giovane Rayna.

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Martedì, 02 Settembre 2014 00:00

Sciopero in Eataly

Recentissima la notizia del primo sciopero nel punto vendita fiorentino di Eataly, proclamato dai COBAS – si legge – per contestare “il mancato rinnovo dei contratti di somministrazione in scadenza, la mancata stabilizzazione dei contratti a tempo determinato, le condizioni di lavoro, la totale arbitrarietà dell'azienda nell'organizzazione del lavoro, il rifiuto da parte dell'azienda ad un qualsiasi confronto con i lavoratori”.

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Premetto subito che quello che mi accingo a scrivere è più uno sfogo, piuttosto che un vero articolo. Lo sfogo scaturisce dalla recente decisione da parte del “nostro” primo cittadino, Dario Nardella, di mettere delle barriere fisse all’ingresso dei binari, atte a “scoraggiare l’accattonaggio e il facchinaggio molesti” (Firenzetoday). Il sindaco, dopo l’incontro a Roma con l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Michele Elia, ha annunciato che “Ferrovie dello Stato si è impegnata ad aumentare la sicurezza dei viaggiatori che quotidianamente frequentano la stazione rendendo permanenti con opere fisse le recenti misure di sicurezza e tutela dei passeggeri in stazione" (Firenzetoday).

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Domenica, 01 Giugno 2014 08:57

Arte a buon mercato

È solo di pochi giorni fa l’ultima trovata dell’amministrazione comunale fiorentina ovvero l’affitto del Cappellone degli Spagnoli, nella chiesa di Santa Maria Novella, ai miliardari ospiti della banca americana Morgan Stanley.

Non si tratta certo del primo caso di affitto di luoghi storico-artistici a Firenze; non possiamo infatti dimenticare le polemiche scatenate dall’affitto di Ponte Vecchio a Montezemolo per un evento Ferrari nell’estate 2013 per la cifra ufficiale di 120.000 Euro, cifra che poi si sarebbe rivelata di soli 18.000 effettivamente incassati.

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Madrid, scritto da Nilo Di Modica

«Ma, in che senso lo eliminano?». È questa in genere la prima reazione che si registra dando la notizia del nuovo disegno di legge sull'aborto presentato lo scorso 20 dicembre al parlamento spagnolo, a firma del ministro della salute Alberto Ruiz-Gallardón.

Abituati da sempre all'intemperanza con la quale la chiesa affronta l'inesorabile scorrere dei secoli fuori dai confini vaticani, resi quasi insensibili dai suoi continui tentativi d'intervenire nella vita pubblica, di fronte alla notizia dell'eliminazione pura e semplice dell'interruzione volontaria di gravidanza in Spagna la cognizione dei più ha un sussulto.

Qualcosa non torna: come se ci avessero appena comunicato l'abolizione del divorzio o del suffragio universale.

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Venerdì, 09 Agosto 2013 00:00

Renzi: uno scherzo del Conte Mascetti

Il Becco con questo articolo registra il suo con primo scoop, così che potrà concorrere al Premio Pulitzer! Per chi non lo sapesse: scoop, nel linguaggio giornalistico d’oltreoceano, ma ormai universalmente inteso, è il colpo giornalistico sensazionale, la notizia data in assoluta anteprima precedendo ogni altro organo d’informazione.

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Venerdì, 28 Giugno 2013 15:11

RED Feltrinelli rimpiazza la Libreria Edison

Pare che il destino degli ex librai della Edison di Firenze oramai sia stato delineato in modo limpido. Di ieri la notizia: il gruppo Feltrinelli aprirà nei locali di Piazza della Repubblica che oramai conosciamo tanto bene e che un tempo erano la casa della libreria, un nuovo centro RED. Per i meno informati (anche chi scrive era del tutto all'oscuro di questo nuovo formato), la sigla sta per “Read, eat, dream”, in italiano “Leggi, mangia, sogna”: il nuovo format, sperimentato già a Roma, prevede l'apertura di una libreria affiancata da un vero e proprio ristorante ed una specie di reparto alimentari dove trovare prodotti tipici italiani.

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Venerdì, 19 Aprile 2013 21:11

Maggio Fiorentino: non lasciamolo morire

In questi giorni che stiamo vivendo, nei quali la maggior parte degli italiani è impegnata nel tentativo di interpretare il bizzarro atteggiamento dei parlamentari riuniti a Montecitorio, nella nostra Firenze la tensione si sta alzando. Parliamo ancora una volta del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino: dal momento che il tempo continua a scorrere con la sua imperterrita inesorabilità, anche la data indicata dal Commissario Francesco Bianchi come fine ultimo per il salvataggio della Fondazione si avvicina.

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Lunedì, 07 Gennaio 2013 00:00

Il Paradiso Ritrovato

Nella lunga storia e nelle vicissitudini riguardanti la Porta del Paradiso, c’è un episodio significativo che torna alla mente da quando, nel settembre 2012, il capolavoro di Lorenzo Ghiberti ha finalmente trovato la giusta collocazione, post restauro, all'interno del museo dell’Opera del Duomo di Firenze; un episodio che nel 1946 convinse definitivamente il restauratore Bruno Bearzi a tentare un saggio di pulitura sulla Porta, con la convinzione di trovare sotto la patina secolare l’antica doratura.

Era il gennaio del 1943 quando in piena guerra mondiale, la Soprintendenza fiorentina e la Direzione Generale Antichità e Belle Arti stabilirono che il patrimonio artistico fiorentino protetto in loco un po' in tutta la città non era più al sicuro, a causa delle sempre più frequenti incursioni aeree, così come non era più sufficiente la protezione in mattoni utilizzata per proteggere le porte del Battistero e la decisione fu quindi quella di trasferire la gran parte delle opere fuori città.

La Porta del Paradiso – assieme all’altra porta del Ghiberti e a quella del Pisano - fu così smontata e trasportata all'interno della galleria ferroviaria Sant'Antonio a Incisa Valdarno, ovvero uno dei rifugi prescelti per il ricovero dell’arte fiorentina, su indicazione di Ugo Procacci all'epoca giovane funzionario della Soprintendenza. La galleria, fuori uso da tempo, parve un’ottima e sicura soluzione fino alla primavera del 1944, quando l’esercito tedesco ne ordinò l’evacuazione per motivi strategici. Fu nel momento in cui le opere tornavano a Firenze che accadde l'episodio chiave: durante il trasporto, il legno utilizzato per l’imballaggio delle sculture sfregò inavvertitamente uno dei bronzi portando in luce l’oro sottostante. E così, nel marzo del 1946, fu possibile per Bearzi effettuare una prima verifica sulla Porta che confermò quanto da lui ipotizzato: la patina - un mix di cera e polvere - aveva non solo coperto la doratura del 1452 ma anche “le finissime rifiniture con cui gli artisti avevano terminato le dieci storie delle formelle”. Dal luglio di quello stesso anno il lavoro del restauratore ebbe definitivamente inizio con il via libera dell’Istituto Centrale per il Restauro di Roma.

Il 24 giugno del 1948, in occasione della festa del patrono della città di Firenze, dopo circa due anni dall’inizio dei lavori, i preziosi battenti accompagnati da una cerimonia solenne poterono finalmente tornare al loro posto.

Oggi possiamo nuovamente apprezzare la Porta com'era, il desiderio di Bernard Berenson di poter un giorno musealizzarla per tenerla lontana da ogni rischio derivante dall'esposizione esterna si è concretizzato e dopo il dramma dell’alluvione del ’66 e i problemi dovuti all’inquinamento atmosferico, che ne hanno messo a serio rischio la conservazione, il nuovo restauro ci dà quasi la sensazione di poterla ammirare come fu possibile per i contemporanei del Ghiberti nel 1452 ma anche come i fiorentini nel 1948 grazie all'operato di Bruno Bearzi.

(Bibliografia: P. DE ANNA, Le guerre del paradiso: i restauri di Bruno Bearzi, 1943-1966, Firenze, Polistampa, 2009)

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Giovedì, 03 Gennaio 2013 00:00

Maggio Musicale: una storia lontana

"Eccolo Maggio che fa fiorire le pere
a voi capoccia vi si chiede da bere
ebbene venga Maggio e Maggio gli è venuto"
(Canto del Maggio, tradizione popolare)

Come Boccaccio ci racconta, Dante ha incontrato la sua bella Beatrice, per la prima volta, alla festa del Calendimaggio. Dall’ultimo giorno di aprile a Firenze, come in altre città toscane, iniziavano i festeggiamenti per la primavera. Canti, balli, giochi e rappresentazioni teatrali, intrise di gioia per il mondo che rinasceva, coinvolgevano tutti i cittadini che per l’occasione chiudevano la loro attività, qualunque questa fosse.

E il nostro Maggio Musicale Fiorentino prende il suo nome proprio da questa festa. Se il fatto di essere nato negli anni Trenta su iniziativa del mecenate Luigi Ridolfi Vay da Verrazzano e del maestro Vittorio Gui già lo circonda di un’aurea di autorevolezza, scoprire che le sue radici affondano in tradizioni centenarie non può che renderci ancora più orgogliosi.

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