Toscana

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In una fase iniziale abbiamo tentato di accompagnare alla testata e alle nostre iniziative una cronaca di quello che avveniva nei nostri territori, avviando una sperimentazione in Toscana ormai interrotta da tempo. Raccogliamo qui tutti gli articoli archiviati secondo le categorie di allora, aggiungendo tutto quello che si lega a questa regione e che pubblichiamo ancora.

Immagine liberamente ripresa da wikimedia.org

Venerdì, 25 Settembre 2015 00:00

Sanità: anche la Toscana ha cambiato verso

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Chi ha soldi da spen­dere verso il pri­vato (con quello “sociale” in gran spol­vero), chi non ne ha si accon­tenti di quello che passa il con­vento del pub­blico. Anche la sanità toscana, per anni fiore all’occhiello dei soste­ni­tori del ser­vi­zio pub­blico uni­ver­sa­li­stico con­trap­po­sto al modello sus­si­dia­ri­stico lombardo-veneto — con parità di effi­cienza – ha cam­biato verso. Così la pen­sano tutti i gruppi di oppo­si­zione nel nuovo Con­si­glio regio­nale, pronti a sot­to­scri­vere all’inizio dell’estate i que­siti pre­sen­tati dal Comi­tato per la sanità pub­blica, per un refe­ren­dum abro­ga­tivo della legge di rior­dino del sistema sani­ta­rio toscano.

Lunedì, 21 Settembre 2015 00:00

Alla Festa rossa e solidale si parla di scuola

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Molto si è parlato di scuola durante la serata di venerdì 18 settembre, nell’ambito delle iniziative e dei dibattiti di “Firenze Rossa e Solidale in festa” che in questi giorni si sta svolgendo presso l’SMS di Rifredi.
A parlarne sono stati Luigi Dei, Rettore dell’Università degli Studi di Firenze, Giuseppe Bagni, professore e membro del CIDI (Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti), Marina Boscaino, insegnate, giornalista e aderente alla LIP (Legge di Iniziativa Popolare per una Buona Scuola per la Repubblica), Alessia Petraglia, senatrice SEL e Fabrizio Dacrema, coordinatore Dipartimento Formazione e Ricerca CGIL. Gli insigni ospiti sono stati incalzati da un susseguirsi di domande provenienti da studenti delle superiori e dell’Università, in particolare dell’UDU e della Rete degli studenti Medi.
Tale formula ha reso possibile un confronto proficuo tra i rappresentanti della politica e della scuola e gli studenti, favorendo un’insolita sinergia e un prezioso confronto tra entrambe le parti.

“Resistete a colui che costruisce una piccola casa e dice: "qui sto bene"
resistete a colui che rientra a casa e dice: "dio sia lodato"
resistete al tappeto persiano dei condomini
all'ometto dietro la scrivania
alla società d'import-export
all'istruzione di stato
alle tasse
a me stesso che vi parlo
resistete a colui che per ore intere dal podio saluta le sfilate
resistete al presidente del tribunale
alle musiche, ai tamburi, alle parate

Venerdì, 24 Luglio 2015 00:00

Il giglio magico perde Sara Biagiotti

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Il giglio magico perde Sara Biagiotti

La caduta di Sara Biagiotti fa un gran rumore. Un tonfo la cui eco arriva fin dentro palazzo Chigi. Perché la sfiducia del consiglio comunale di Sesto Fiorentino alla sindaca Biagiotti, eletta dodici mesi fa, colpisce una fedelissima di Matteo Renzi. Con lui nel viaggio in camper per conquistare il partito. Con lui all'epoca della prima Leopolda. In quella trimurti femminile – con Simona Bonafé e Maria Elena tacco 12 Boschi – che tanto solleticò le penne degli inviati giornalistici e le regie televisive.

Oltre le storie di ieri resta l'unicum di Sestograd. Fedele alla linea dal settembre 1944, che già nel 1899 aveva sindaco un socialista (Pilade Biondi), e che oggi si ribella alla sua prima cittadina. Al suo modo di amministrare la città, incollata al capoluogo e a un pugno di chilometri da Prato, ma orgogliosa della sua storia e delle sue caratteristiche. Più di 50mila abitanti felici di essere sestesi. Eppure la fiorentina Sara Biagiotti l'ha accusata senza mezze misure: “Per troppi anni Sesto è stata chiusa verso l'esterno”. Come se fosse un paesino delle Dolomiti. Non il centro più importante e dinamico della popolosa Piana fiorentina.

Lunedì, 20 Luglio 2015 00:00

Ignoranza presa a calci

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Di Francesca Gabbriellini e Andrea Incorvaia

Ignoranza presa a calci

Le immagine giunteci da Treviso e da Roma lasciano l’amaro in bocca, un misto di rabbia e incredulità. A nemmeno cent’anni dalla “notte dei cristalli” la serpe del fascismo, dell’odio e della violenza torna prepotente sulla scena. Pisa tre settimane fa ha ospitato per la decima edizione un torneo di calcio a 5 che va oltre il mero rotolare di un pallone. Il mundialito antirazzista, un classico ormai; il Mondiale Rebelde: evento importante organizzato al principio di ogni estate dal Progetto Rebeldia. Quest’edizione ha rappresentato un punto di arrivo ma allo stesso tempo un punto di partenza: dieci anni di esperienza, lotte al fianco di associazioni e comunità migranti condensati in un anno particolare, con l’emergenza umanitaria in pieno sviluppo e la necessità di dare risposte concrete che partano anche dallo sport. Il mundialito ha visto il solito splendido agonismo legato alla fantastica correttezza tenuta in campo dai partecipanti: un mix perfetto tra squadre “migranti” (Kurdistan, Senegal, Romania, Eritrea, Albania, Brasile, Marocco) e squadre composte da associazioni (Libera, Emergency, Arci ragazzi, Il nodo collettivo, Radio Roarr, Africa Insieme e così via). Per la cronaca da campo questa decima edizione ha visto il successo bissato della Romania, che in finale ha sconfitto il Kurdistan 8-6. Terza piazza per l’Arci ragazzi i quali hanno battuto nella finalina il Senegal e la simbolica “Coppa Terzo Tempo” che ha visto sfidarsi le squadre che meglio hanno interpretato lo spirito del Mondiale, dove a trionfare è stata la squadra di Africa Unita contro Contratto Sociale. 

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