In una fase iniziale abbiamo tentato di accompagnare alla testata e alle nostre iniziative una cronaca di quello che avveniva nei nostri territori, avviando una sperimentazione in Toscana ormai interrotta da tempo. Raccogliamo qui tutti gli articoli archiviati secondo le categorie di allora, aggiungendo tutto quello che si lega a questa regione e che pubblichiamo ancora.
Immagine liberamente ripresa da wikimedia.org
Lo smantellamento repentino di tutto il sistema pubblico e delle garanzie che ne derivano da questo tipo di welfare, ha avuto negli ultimi anni un’accelerata mostruosa. La tendenza infatti vede, in maniera ormai sempre più conclamata, l’utilizzo del privato in mancanza di investimenti concreti e seri da parte dell’ente pubblico di settore.
La caduta dei giganti: maestri inglesi viola di rabbia
Lo aveva detto mister Pochettino prima della partita: “Giocheremo in un ambiente caldissimo. I tifosi della Fiorentina fanno paura”. Il timore del manager degli Spurs si è concretizzato al momento dell’entrata in campo della sua squadra per il riscaldamento, quando si sono ritrovati davanti una muraglia di sciarpe e bandiere viola che ha rumoreggiato intensamente per tutta la partita. Si parla troppo spesso di stadi vuoti, tifosi disinnamorati, ma la sera del 26 febbraio si è confermata l’esistenza di alcune eccezioni all’interno del calcio italiano oramai in crisi da troppo tempo.
A sinistra e contro l’austerity, in Toscana alle urne con la lista unitaria.
Sinistra in Toscana. Con una sola lista unitaria in aperta concorrenza al renzianissimo Pd locale. Con l'obiettivo di passare più che agevolmente il quorum del 5% ed entrare nella futura assemblea regionale – di soli 40 consiglieri – con un numero di eletti sufficiente per dare battaglia politica contro un'azione di governo sempre più allineata alle direttive nazionali. La decisione, che assicura tre mesi di tempo a una campagna elettorale appassionante, è stata presa insieme da Sel e dai comitati dell'Altra Europa, Rifondazione comunista e numerose liste di cittadinanza, Pcdi e Sinistra Anticapitalista. Insieme: “In alternativa all’austerity e alle politiche liberiste, per un’Europa e una Toscana dei diritti di tutti e dei beni comuni”.
Quando un territorio rischia di “scomparire”: il caso SAT
Nella secolare guerra tra l’interesse privatistico (troppo spesso) delle cosiddette grandi opere e l’interesse collettivo rispetto ad un territorio e alle sue risorse utilizzabili nella sostenibilità più totale da chi quel territorio lo abita, da un po’ di anni possiamo sicuramente ascrivere una nuova conflittualità.
Un settore territoriale ampio, che abbraccia un area abbastanza estesa di circa 242 Km da Civitavecchia a Livorno.
I lavori per l’“ammodernamento” di questa antica via litoranea sono stati affidati alla SAT; Società Autostrada Tirrenica S.p.A. una società costituita nel 1968 a cui è stata per l’appunto affidata in concessione dallo Stato la costruzione e la gestione dell’Autostrada Livorno – Civitavecchia A 12.
Cause e concause che negli anni hanno portato alla nascita di un progetto simile, contro la volontà della stragrande maggioranza dei cittadini che in quei 240 km abitano. I problemi interni al progetti sono tanti, soprattutto quando si parla di grandi opere da costi elevati e forse non giustificati a dovere.
Una sinistra unita e forte in Europa, in Italia e in Toscana, alternativa al Partito Democratico per cui ormai la parola “sinistra” rappresenta solo una maschera da indossare quando fa comodo per conservare voti.
Auspicabile, desiderabile, necessaria, ma si può costruire? E se sì, come fare per costruirla?
Nel giorno in cui nasce Toscana Aeroporti, che fonde la Sat del pisano Galilei e l'Adf del fiorentino Vespucci, arriva la conferma di un finanziamento statale di 150 milioni, in più tranche, per fare dell'attuale city airport di Peretola uno scalo intercontinentale, con una pista da 2.400 metri nuova di zecca e un grande ampliamento dell'intera struttura. Gongolano i vertici della nuova società. Privata, visto che la maggioranza è di Corporaciòn America, che vuol far salire sulla tolda di comando Marco Carrai. Comunque il ministro Maurizio Lupi e il viceministro Riccardo Nencini, a nome del governo Renzi, assicurano che è tutto in regola. Mentre nella sostanza, politica e sociale, il via libera all'ingente finanziamento pubblico provoca un terremoto.
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