Manifestazioni, per adesso, sempre a carattere simbolico, ma che denotano una vitalità crescente di questo movimento, che non a caso ha deciso di iniziare l'assalto alla provincia da una cittadina scolastica come Pontedera, sede di molti istituti superiori frequentati da migliaia studenti. Proprio la cittadina della Piaggio, nel 2012, ha visto una notevole ascesa dell'attivismo del partito, dopo alcuni anni di silenzio. L'anno non era ancora iniziato, a fine dicembre 2011, quando sotto la lente d'ingrandimento dell'ultradestra finì il consueto presepe “di denuncia” del presidente del Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza, il noto parroco del vicino comune di Lari Don Armando Zappolini, quell'anno tutto incentrato sulle questioni dell'immigrazione e del permesso di soggiorno ai minorenni nati in Italia. In quell'occasione Fn aveva chiesto perentoriamente al vescovo di intervenire contro il sacerdote, «riservandosi, in difetto, iniziative clamorose». Affermazione che all'epoca espose il partito a numerose critiche da parte delle istituzioni locali e regionali.
Neanche un mese dopo, il 19 gennaio, nuovo blitz sulla scia di un'iniziativa nazionale: a Pontedera, davanti alla stazione ferroviaria, davanti all’ingresso del comune e in piazza Martiri della Libertà, vengono appesi cappi di corda per contestare le politiche fiscali del Governo e le liberalizzazioni.
Un banchetto per la distribuzione gratuita del pane «ai soli Italiani» fa invece la sua comparsa nelle prime giornate di giugno, in occasione del mercato settimanale.
Infine, a novembre, l'incredibile gesto al Teatro Era, a cui è seguita una manifestazione promossa e organizzata da Arci e dal Comitato Antifascista e Antirazzista Valdera, con l'adesione di tutte le sigle del mondo progressista, dell'associazionismo e della società civile, con l'unica clamorosa presa di distanza da parte del Movimento 5 Stelle, anch'esso molto attivo nella cittadina. Una posizione motivata dall'accusa ad una manifestazione rappresentante, al dire dei grillini, «una soluzione troppo semplicistica e demagogica». Poche ore prima, commentando il blitz in un altro comunicato, il M5S intimava le istituzioni a non «sottovalutare il fatto che fra le possibili cause potesse esserci anche l’esasperazione dovuta alla competizione che le politiche del lavoro messe in atto dai nostri governanti, che causano fra cittadini italiani e stranieri, dove i primi spesso si sentono in aperta competizione con chi viene preferito a loro perché pur di lavorare lo fa basso costo e a zero diritti». «Spesso gli immigrati – continua il comunicato – non fanno “lavori che gli italiani non vogliono più fare”: la realtà è che sono disposti a lavorare a condizioni fuori dalle regole e sotto ricatto».
Dura, invece l'accusa del Comitato Antifascista e Antirazzista della Valdera anche alle istituzioni locali:
"Condanniamo l’irruzione squadrista di Forza Nuova al Teatro Era in occasione del conferimento della cittadinanza italiana onoraria ai bambini nati e residenti a Pontedera. 603 bambini e bambine di 31 nazionalità partecipavano a una festa poi interrotta da pratiche xenofobe e razziste.
Non abbiamo altri termini per descrivere una ignobile manifestazione che colpisce i migranti e loro famiglie che vivono e lavorano da anni in Valdera, uomini e donne parte integrante della società civile.
Per troppo tempo le istituzioni locali hanno sottovalutato la pericolosità dell’estrema destra concedendo negli anni spazi pubblici per manifestazioni nostalgiche e di richiamo al fascismo.
ORA BASTA!"
Ed ora, a preoccupare di più, il fatto che questo infittirsi delle manifestazioni rappresenti una strategia in vista delle prossime elezioni: Forza Nuova a Pontedera, alle ultime europee del 2009, contava 125 votanti, rappresentanti dello 0,8%. Un numero esiguo, ma più alto di quello provinciale, regionale e nazionale, che unito ad altri movimenti come La Destra (0,3%) ed il movimento Fiamma Tricolore di Pino Rauti (0,9%) raggiungeva e superava i 300 voti.
Dati che oggi, con i morsi della crisi ed un Europa scenario di ripresa d'intolleranze e destra estrema, non sono affatto da sottovalutare.