Tommaso Alvisi

Tommaso Alvisi

Nato a Firenze nel maggio 1986, ma residente da sempre nel cuore delle colline del Chianti, a San Casciano. Proprietario di una cartoleria-edicola del mio paese dove vendo di tutto: da cd e dvd, giornali, articoli da regalo e quant'altro.

Da sempre attivo nel sociale e nel volontariato, sono un infaticabile stantuffo con tante passioni: dallo sport (basket, calcio e motori su tutti) alla politica, passando inderogabilmente per il rock e per il cinema. Non a caso, da 9 anni curo il Gruppo Cineforum Arci San Casciano, in un amalgamato gruppo di cinefili doc.

Da qualche anno curo la sezione cinematografica per Il Becco.

Sabato, 08 Aprile 2017 00:00

Kaurismaki indica la direzione

Kaurismaki indica la direzione

L'ALTRO VOLTO DELLA SPERANZA ****
(Finlandia 2017)
Regia e Sceneggiatura: Aki KAURISMAKI
Cast: Sherwan Haji, Sakari Kuosmanen, Ilkka Koivula, Janne Hyytiäinen, Kaija Pakarinen
Durata: 1h e 38 minuti
Distribuzione: Cinema
Uscita: 6 Aprile 2017
TRAILER ITALIANO: https://www.youtube.com/watch?v=LghrSBcPTdE
ORSO D'ARGENTO AL FESTIVAL DI BERLINO 2017

Giovedì, 06 Aprile 2017 00:00

Donne internate per troppo amore

Donne internate per troppo amore

Questa settimana torno ad occuparmi di cinema, donne e amori pericolosi. Tra il 6 e il 13 aprile usciranno nelle nostre sale due film importanti in questo senso: il primo è "Mal di pietre" di Nicole Garcia (presentato a Cannes 2016), il secondo è "Il segreto" di Jim Sheridan (presentato al Festival di Roma). Ho scelto questi due film perché hanno una struttura simile. Ci sono due fra le più quotate attrici in circolazione (Marion Cotillard e Rooney Mara) che lottano contro un sistema che le considera pazze per aver amato persone che, per la società, non dovevano amare. Sono loro le protagoniste di queste due pellicole, passate per festival importanti come Cannes e Roma.

Sabato, 11 Marzo 2017 00:00

Trent'anni sull'albero di Joshua Tree

Trent'anni sull'albero di Joshua Tree 

Mentre i fan di tutto il mondo attendono "Songs of Experience" (il sequel di "Songs of Innocence"), gli U2 torneranno in tour per il globo per festeggiare il trentennale di uno dei loro capolavori: "The Joshua Tree". Il 15 e il 16 luglio saranno anche a Roma allo Stadio Olimpico.

Era il 9 marzo 1987 quando l'album uscì. Francamente non ricordo niente di quel periodo perché non avevo ancora compiuto un anno di vita. I pannolini e i sonnellini riempivano la mia vita. Nonostante questo, ho sempre avuto un debole per la musica degli anni 70 e 80. Se provate a scendere a ritroso nel rock, siete fritti. La musica vi avvolgerà e vi cambierà la vita. Almeno questo è il minimo comune denominatore di un ascoltatore appassionato di rock. 

Mercoledì, 08 Marzo 2017 00:00

La violenza può essere un piacere?

La violenza può essere un piacere?

ELLE **** (Anteprima)
(Francia, Belgio, Germania 2016
Regia: Paul VERHOEVEN
Fotografia: Stephane FONTAINE
Sceneggiatura: David BIRKE
Cast: Isabelle HUPPERT, Laurent LAFITTE, Anne CONSIGNY
Durata: 2h e 10 minuti
Distribuzione: Lucky Red
Uscita: 23 Marzo 2017
Genere: Thriller / Drammatico

Oscar 2017: una busta, molto fumo e poco arrosto

Domenica 26 febbraio al Dolby Theatre di Los Angeles sono stati assegnati gli Oscar. L'edizione 2016 era stata oggetto di critiche piuttosto aspre. L'Academy aveva di fatto assegnato tutti i premi ai bianchi. L'edizione 88 sembrava quasi un raduno del Ku Klux Klan, secondo la numerosa comunità afroamericana. Tanto che registi come Spike Lee aveva boicottato la cerimonia (vedi qui).
Lo scontento deve aver risvegliato le coscienze nell'Academy. Sono state cambiate le regole ed ecco che improvvisamente dalle nomination sono stati ignorati "Sully" del repubblicano Clint Eastwood (grandissimo film), lo scomodo "Snowden" di Oliver Stone, "Animali notturni" dello stilista Tom Ford, Amy Adams (due grandi interpretazioni: "Arrival" e il già citato film di Ford) e Hugh Grant nemmeno presi in considerazione. E poi c'è anche "Silence" di Martin Scorsese che meritava ben altra sorte (una sola candidatura). Nessun premio per film come Jackie di Pablo Larrain (scomodo politicamente), Animali notturni di Tom Ford e "Silence" di Martin Scorsese.

Tra varie forme di dipendenza, scegliete la vita

Settimana di fine febbraio molto ricca di uscite. Domenica prossima verranno assegnati gli Oscar (ve ne parlerò prossimamente). Nella solita settimana sono usciti "Barriere" di Denzel Washington, "Beata ignoranza" di Massimiliano Bruno, "Trainspotting 2" di Danny Boyle e il già recensito "Jackie"di Pablo Larrain (vedi qui).
Il primo francamente non mi ha entusiasmato. È un film troppo teatrale, fittissimo di dialoghi. Anche se può vantare due ottimi interpreti come lo stesso Washington e Viola Davis (entrambi candidati all'Oscar). È un titolo tipicamente americano abbastanza tosto da seguire per 2 ore e 20 minuti di durata con finale retorico (e evitabile). Pertanto ho scelto di virare, recensendo il sequel del cult di Danny Boyle e una interessante commedia italiana sulla dipendenza dai social network. Perchè, come dice il titolo, non ci solo droghe e alcool. Ci sono tante forme diverse di subordinazione. In questo pezzo ne affronto due: quella dalla nostalgia e quella da social network, la nuova droga di oggi.
Ecco le recensioni in dettaglio:

JACKIE ****
(USA 2016)
Regia: Pablo LARRAIN
Cast: Natalie PORTMAN, John HURT, Billy CRUDUP, Peter SARSGAARD
Durata: 1h e 38 minuti
Distribuzione: Lucky Red
Uscita: 23 Febbraio 2017
CANDIDATO A 3 PREMI OSCAR (Miglior colonna sonora, Migliori Costumi e Miglior Attrice Protagonista - Natalie Portman)
MIGLIOR SCENEGGIATURA AL FESTIVAL DI VENEZIA 2016

Non tutti sanno ancora chi è Pablo Larrain, ormai punto di riferimento inamovibile per cinefili e amanti del cinema da festival. Regista cileno, classe 1976, figlio di due politici della destra post Pinochet. Nonostante sia nato in una famiglia di potenti, lui ha scelto la strada più tortuosa e meno battuta. Ha scelto una vita dura più che altro per guadagnarsi la credibilità a livello internazionale. Ha sempre combattuto artisticamente per far conoscere nel mondo il suo Paese, nel bene e nel male.
6 film all'attivo, tutti bellissimi: Fuga, Tony Manero, Post Mortem, No - i giorni dell'arcobaleno, Il club e Neruda, vedi qui).

In Italia meglio essere ricercati o ricercatori?

SMETTO QUANDO VOGLIO 2 - MASTERCLASS ****
(Italia 2017)
Regia: Sidney SIBILIA
Sceneggiatura: Francesca MANIERI, Luigi DI CAPUA e Sidney SIBILIA
Fotografia: Vladan RADOVIC
Cast: Edoardo LEO, Luigi LO CASCIO, Greta SCARANO, Paolo CALABRESI, Pietro SERMONTI, Stefano FRESI, Libero DE RIENZO, Neri MARCORE', Giampaolo MORELLI, Valerio APREA, Valeria SOLARINO
Durata: 1h e 58 minuti
Distribuzione: 01 Distribution
Uscita: 2 Febbraio 2017

2014. Il giovane Sidney Sibilia (classe 1981) debuttava al cinema dopo aver vinto diversi premi con il corto "Oggi si gira così". Il film in questione si chiamava "Smetto quando voglio". Ottenne un successo clamoroso soprattutto nel pubblico giovanile. Bisogna dirlo forte e duro: Sibilia è un'anomalia necessaria per il cinema italiano. La sua idea è quella di coniugare l'antica ricetta della commedia all'italiana (stile "soliti ignoti"), mescolata a temi sociali, con azione alla "Ocean's Eleven" e storia in stile "Breaking Bad". Tutto ciò sbalordì critica e pubblico. La sceneggiatura era solida e appassionante, ancorata alla realtà (la disoccupazione giovanile, la fuga dei cervelli) e il cast era decisamente ben assortito. Roba da matti in un Paese cinematograficamente pigro e piuttosto fermo. Insieme a "Lo chiamavano Jeeg Robot" di Gabriele Mainetti (che omaggia in una scena magistrale), era finalmente una ventata di novità.

Ripartendo da qui, Fandango e Rai Cinema hanno deciso di serializzare, investendo su due sequel: il primo è questo, il secondo (girato in contemporanea per risparmiare denaro e tempo) uscirà probabilmente nel 2018 e si chiamerà "Smetto quando voglio 3 - Ad Honorem". Veniamo subito al nocciolo della questione. Il secondo capitolo è ben fatto, è meno originale del primo, ma è molto coinvolgente e ricco prendendo spunto dal cinema americano. Tra i registi italiani odierni, Sibilia ha l'esuberanza in stile John Landis, passando per l'azione e il sense of humour di saghe indimenticabili come Ghostbusters, Indiana Jones e Ritorno al futuro. C'era la possibilità che i nuovi innesti portassero solo baccano e confusione (soprattutto a livello di scrittura), invece Sibilia riesce nell'impresa di trovare il giusto equilibrio tra coerenza artistica e commercialità. Una cosa che capita solo ai grandi registi.

Nel primo film, un gruppo di brillanti ricercatori universitari tentavano di uscire dalla precarietà (esistenziale e lavorativa) dei tempi di crisi, producendo e spacciando delle droghe definibili come "smart drugs". E' meglio essere ricercati che ... ricercatori. Almeno in Italia, questa è una tragica realtà. Le cose inizialmente prendono una buona piega. La banda riesce a fare soldi, riuscendo a ritrovare almeno la dignità. Il problema è che gli affari poi prendono una brutta strada e la banda finisce in galera. "Smetto quando voglio masterclass", come a suo tempo fece "Ritorno al futuro parte 2" di Robert Zemeckis, riparte dal finale del primo episodio. Ed ecco che viene ripercorso con le stesse inquadrature viste però con angolazioni diverse.
Un giorno la poliziotta Paola Coletti (Greta Scarano di "Suburra") propone a Pietro Zinni (Edoardo Leo) uno sconto di pena per tutta la banda (con annessa ripulitura della fedina penale) a patto che aiutino la polizia ad arginare i loschi business delle "smart drugs". "La vita ci sta dando un'altra possibilità: rimettiamo su la banda!". Così si ricompone lo squadrone: oltre al già citato neurobiologo Pietro (Edoardo Leo), riecco il chimico (Stefano Fresi), gli esperti di semiotica interpretativa e epigrafia latina (Lorenzo Lavia e Valerio Aprea), l'archeologo (Paolo Calabresi), l'esperto di macroeconomia (Libero De Rienzo), l'antropologo (Pietro Sermonti) e l'avvocato in diritto canonico (Rosario Lisma). Per completare la "Suicide Squad denoattri" vengono richiamati dei "cervelli in fuga" per raggiungere l'obbiettivo. Questi nuovi personaggi serviranno a stanare i creatori delle nuove droghe prodotte con molecole non ancora illegali. Ecco l'anatomista che si guadagna da vivere con incontri clandestini di thai boxe a Bangkok (Marco Bonini) e il laureato in ingegneria (Giampaolo Morelli) che si è trasferito in Nigeria a vendere armi ai signori della guerra. La banda criminale più colta che c'è sulla piazza si troverà ad affrontare imprevisti, nemici intransigenti. E non mancheranno incidenti, inseguimenti, spettacolari esplosioni e rocambolesche situazioni al limite dello "stupefacente".

Come già nel primo film, si ride parecchio, ma in maniera amara perchè, sotto la superficie, c'è l'attualità di un problema che affligge il nostro Paese da diversi anni. La banda dei ricercatori sono dei bonaccioni, stile Goonies: persone ordinarie in un contesto straordinario (per il cinema italiano). Oltre alla critica sociale (meno decisa del primo episodio), c'è tanta azione e spettacolarità, grazie anche a un budget di circa 9 milioni di euro (per il cinema del Belpaese è un investimento importante). Ecco allora splendidi assalti ai treni, inseguimenti urbani, cimeli del Terzo Reich, combattimenti a mani nude e l'inevitabile "accordicchio" tra Stato e malavita.

A livello tecnico vengono ripresi i punti di forza del primo capitolo: fotografia notturna, filtri aggressivi, parecchie riprese "libere", musica a tutto volume, montaggio serrato, ironia politicamente scorretta e ... Un po' di droga con effetto "Trainspotting". Ma ancora una volta è l'amalgama dell'ottimo cast di attori a creare le premesse ideali per un terzo episodio della saga all'insegna della qualità. Oltre agli ottimi interpreti del primo film, si confermano sui loro livelli Greta Scarano (Suburra e Senza nessuna pietà) e Luigi Lo Cascio, in un ruolo per lui inconsueto. In attesa dell'ultimo atto (probabile uscita nel 2018), possiamo dire che questo secondo capitolo non è un capolavoro, ma è un ottimo prodotto che intrattiene e che lascia qualche riflessione allo spettatore. Considerando che è un film italiano del 2017, "Smetto quando voglio" è quel qualcosa di genuino di cui il nostro cinema ha profondamente bisogno. Averne di roba di questa qualità. Con la speranza che il terzo capitolo abbia la stessa follia.

FRASE CULT: "Non possiamo sgarrare: niente più mignotte, niente più macchine sportive, ma soprattutto... niente droga!"
TOP
- Regia, sceneggiatura e fotografia al servizio della storia
- Un cast ben amalgamato, esaltato da una sceneggiatura ben scritta
- Lo sforzo produttivo molto importante per i livelli del cinema italiano
- Gli omaggi al cinema italiano (i soliti ignoti) e alle grandi saghe (Indiana Jones, Ritorno al Futuro)
- Tanta ironia e grandi scene d'azione
FLOP
- In questo secondo episodio c'è meno "scavo" sull'attualità sociale e meno originalità

Sabato, 28 Gennaio 2017 00:00

Welcome to Bla Bla Bla Land

Welcome to Bla Bla Bla Land

LA LA LAND ***
(USA 2016)
Regia e Sceneggiatura: Damien CHAZELLE
Fotografia: Linus SANDGREN
Cast: Ryan GOSLING, Emma STONE, J.K. SIMMONS
Durata: 2h e 8 minuti
Distribuzione: 01 Distribution
Uscita: 26 Gennaio 2017
CANDIDATO A 14 PREMI OSCAR

Martedì, 24 Gennaio 2017 00:00

Riparte il cineforum a San Casciano

Riparte il cineforum a San Casciano

Rieccoci!
Per la nona stagione consecutiva, il rinnovato Gruppo Cineforum dell’Arci di S.Casciano (in collaborazione con Chianti Banca e con il patrocinio del Comune) promuove la socializzazione e il confronto attraverso la fruizione di cultura, arte e tanto cinema. Dopo aver partecipato con entusiasmo anche al Circolo Arci Semifonte, a Barberino, il nostro gruppo, di età media inferiore ai 30 anni, è pronto a orientarvi nei meandri più oscuri della settima arte ascoltando le vostre idee e opinioni.

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