Cultura

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Dalla divulgazione scientifica alle recensioni di romanzi, passando per filosofia e scienze sociali, abbracciando il grande schermo e la musica, senza disdegnare ogni forma del sapere.

Immagine liberamente tratta da pixabay.com

Sabato, 15 Ottobre 2016 00:00

13th: prigioni, razzismo e capitalismo

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La cittadinanza degli Stati Uniti d'America rappresenta il 5-6% di quella mondiale, ma il Paese ospita il 25% della popolazione carceraria globale. XIII emendamento (titolo originale: 13th), documentario distribuito da Netflix, si apre con questi dati e le parole di Bryan Stevenson, fondatore di Equal Justice Initiative: «un essere umano su quattro, dietro le sbarre, con le manette, [è] rinchiuso qui, nel paese della libertà».

Sabato, 08 Ottobre 2016 00:00

Mine - Esordio italiano tra Europa e Hollywood

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Lo chiamavano Jeeg Robot e Veloce come il vento sono pellicole meno ignoranti e più progressiste, cionondimeno si può uscire dalla sala cinematografica di Mine con una sensazione positiva rispetto al cinema italiano. Nel caso della pellicola di Fabio&Fabio si tratta di una produzione europea (italo-spagnola) e statunitense, ma alla regia ci sono due italiani, al loro primo lungometraggio, dopo diverse esperienze anche in ambito di post-produzione e videoclip.

Giovedì, 06 Ottobre 2016 00:00

Buonasera (signorina)

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Ad un “buonasera signorina” i “malati” di Buscaglione – tra i quali può essere annoverato chi vi scrive – risponderanno con un “kiss me goodnight” ma non per tutti la notte è buona o almeno non tutte le notti lo sono. Quella del 23 dicembre non lo è sicuramente per Giuseppe Molinari, socio di Jo Le Maire, che apre la porta a due spietati messaggeri di morte. O almeno così sembra...

Venerdì, 30 Settembre 2016 00:00

Il Boss si racconta

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Born to run: il Boss si racconta

All'apparenza potrebbe sembrare solo una mera operazione commerciale. Ovviamente lo è, però sotto la superficie si possono vedere tantissime cose interessanti che vanno aldilà dell'aspetto economico. L'autobiografia di Bruce Springsteen è uscita il 27 settembre, 4 giorni dopo il cd "Chapter and verse" (uscito il 23 settembre, giorno del compleanno del Boss). Un esperimento molto raro in tempi dove il mondo della musica sembra aver spento la luce. Recentemente anche il rocker Bon Jovi ha attaccato le giovani generazioni di musicisti, rei di fare solo hit e non album di qualità. Onestamente anche lui recentemente ha "staccato la spina".

Sabato, 24 Settembre 2016 00:00

Musica e politica vanno a braccetto?

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Musica e politica vanno a braccetto?

ELVIS E NIXON ***1/2
(USA 2016)
Regia: Liza JOHNSON
Cast: Michael SHANNON, Kevin SPACEY, Colin HANKS
Durata: 1h e 26 minuti
Produzione: Amazon Studios
Distribuzione: Videa
Uscita: 22 Settembre 2016

Andate agli archivi di Stato a Washington e chiedete qual è l'immagine più richiesta. Vi diranno senza dubbio la foto tra il re del rock Elvis Presley e il presidente degli Stati Uniti Richard Nixon. Partendo da questo spunto, è stato fatto un film su questo storico incontro. Sembra una bazzecola, ma quest'immagine è un perfetto bignami (molto pop) di storia americana: da una parte un'icona culturale, dall'altra un'icona politica. Un personaggio amatissimo da molti e uno dei presidenti più contestati del 20° secolo.

Scordatevi i film come “Frost/Nixon” di Ron Howard, “Elvis il re del rock” di John Carpenter o “Gli intrighi del potere” di Oliver Stone. Qui tutti e due i personaggi sono dei burattini al servizio di una commedia delicata, diretta da Liza Johnson e prodotta da Amazon. Sembra di essere in una serie Tv di lusso con due attori sublimi: Michael Shannon e Kevin Spacey. A dir la verità quest'ultimo ci ha già abituato piuttosto bene (dopo “House of cards”, interpreta un altro presidente).

Siamo nel dicembre 1970. Siamo alle soglie del Natale, visto che è il giorno 21. Alla Casa Bianca avviene lo storico incontro. Il re del rock and roll Elvis Presley (il poco somigliante Michael Shannon) ha scritto una lettera in cui richiede al presidente Richard Nixon (lo straordinario Kevin Spacey) di diventare un agente segreto sotto copertura.
Lo staff di quest'ultimo (nel cast c'è anche il figlio di Tom Hanks, Colin) capisce che è una grande occasione per riavvicinare alcuni elettori delusi. Anche se Nixon ha poco tempo, finisce per accogliere nello studio ovale il famoso cantante. Soprattutto per ottenere in cambio un autografo per la figlia. Il film è abbastanza lento, ma bisogna lasciarlo decantare. Come un buon vino. Perché i due protagonisti, apparentemente lontanissimi, diventano simili: sono appassionati di armi, sono conservatori, odiano gli hippy, i comunisti, i Beatles e i Rolling Stones (figli della cultura britannica dell'epoca).

L'asso della manica di questo film è che anticipa i futuri problemi dei due. Elvis Presley viene ritratto in maniera diversa dall'immaginario collettivo. Un personaggio infantile, contraddittorio e pieno di problemi, nonostante la fama. I problemi psicologici iniziavano a bussare alla porta. Infatti poco tempo dopo (nell'agosto 1977) verrà ritrovato morto per abuso di farmaci. Soffriva di depressione. Richard Nixon, politico piuttosto sboccato, inadeguato e rancoroso, è interpretato in maniera macchiettistica da Kevin Spacey che si diverte a imitarlo alla perfezione perfino nei movimenti. Verrà travolto nell'agosto 1974 dallo scandalo Watergate (per i pochi che non sanno cos'è, consiglio la visione di “Tutti gli uomini del presidente” di Alan J.Pakula). Fu costretto a dimettersi, schiacciato dalle pressioni dell'opinione pubblica.
Il grosso pregio del film è quello di mettere in mostra la fine di un'epoca che non esiste più. Oggi alla massa non interessa più la musica, la cultura, tanto meno la politica. Negli anni '70 invece c'erano icone vere come Elvis e Nixon. Possono piacere o meno (a me ad esempio non piacciono nessuno dei due), ma bisogna ammettere che incarnavano perfettamente l'effervescenza culturale e politica di quegli anni. Il tutto è condito da una sottile ironia che domina l'intera vicenda. Qua e là si sorride, ma l'intento di Liza Johnson è quello di rendere il tutto grottesco. Tanto che nel film non ci sono sesso e droga. Ogni tanto c'è del rock n roll. Ma non ci sono le canzoni di Presley, bensì quelle dei Creedence Clearwater Revival. Il giochino riesce nel complesso grazie ai due attori e alla sceneggiatura che non risparmia frecciatine sul futuro degli inconsapevoli protagonisti. È innegabile che non somigliano fisicamente agli originali, ma sono sublimi nelle movenze. In particolar modo Kevin Spacey è camaleontico e perfettamente a suo agio. Guardate il vero Nixon e vedrete che Spacey si ingobbisce, si inarca in maniera del tutto identica all'originale. Un piccolo grande film “da camera” che, nonostante qualche pecca, merita di essere visto. Anche se poteva trattare questo incontro in maniera più approfondita visto lo spessore della storia in questione.

TOP
– Un film teatrale dominato da due attori bravissimi
– Le interpretazioni grottesche di Michael Shannon e Kevin Spacey
– Kevin Spacey, in particolar modo, imita alla perfezione Nixon anche nei movimenti
– Lo storico incontro proposto in maniera grottesca come simbolo di una società che non esiste più
– Il fatto di aver proposto una storia che molti non conoscevano
– L'approfondimento psicologico dei personaggi principali

FLOP
– La lentezza
– Un'opera piuttosto didascalica dominata da pochi movimenti della macchina da presa
– Alcuni momenti un po' superficiali e “facili”
– L'incontro poteva essere maggiormente approfondito, vista l'importanza storica e simbolica della vicenda

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