Le arti in senso parziale e arbitrario: principalmente teatro (prosa e lirica), mostre e fotografia, senza rifiutare anche riflessioni più generali.
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Presentato a Roma il 4 dicembre da Diego Della Valle e dal Ministro dei Beni e le attività culturali Massimo Bray il “Progetto Colosseo” ha ufficialmente preso il via, a 4 mesi esatti dall'inizio dei restauri che si prevede termineranno nel 2016.
Il gruppo Tod's ha messo sul piatto 25 milioni di euro per la realizzazione del progetto dei quali si stima intorno ai 5 milioni finiranno nelle casse dello Stato; con l’aumento dell’Iva infatti, dal 21 al 22%, l’operazione costerà più di quanto preventivato 3 anni fa, quando nel gennaio 2011 Della Valle avanzò la proposta del restauro dell’Anfiteatro Flavio.
Il 9 novembre il Cinema Alfieri di Firenze, ha avuto come suo ospite Ascanio Celestini, giunto qui a presentare il suo nuovo libro “Pro Patria”.
Il testo di Celestini si svolge in carcere, il protagonista è un detenuto che si prepara a scrivere un discorso che dovrà pronunciare, ma c’è un altro personaggio, con cui il carcerato instaura un dialogo serrato che trascende le barriere temporali: si tratta di Giuseppe Mazzini. È proprio attraverso questo scambio con
Il 29 Ottobre, nei locali dell’ISFCI - Istituto Superiore di Fotografia di Roma, è stata inaugurata “Mourning Becomes Electra”: una mostra collettiva frutto della collaborazione tra l’ISFCI e la VOID Art school di Derry (Irlanda del Nord), curata da ALA - Accademia Libera delle Arti e coordinata dagli artisti Ottavio Celestino e Paola Bernardelli. La mostra, che prende il nome dall’omonima opera del drammaturgo americano Eugene Gladstone O'Neill, che a sua volta rilegge in chiave moderna l’Elettra di Sofocle, è la fase finale del primo ciclo del progetto triennale “Trilogy” che ha come obiettivo il confronto e il dialogo tra culture e discipline diverse.
La mostra che si sta tenendo in questo periodo a Palazzo Strozzi “L’Avanguardia russa, la Siberia, l’Oriente“ che proseguirà fino a gennaio 2014, arriva a Firenze dopo che la città, nel 2011, aveva ospitato un’altra selezione di opere russe anche se in un contesto e con un significato decisamente diverso.
“Compagno”, un termine rinnegato dal gergo di certe formazioni politiche (presunte) di sinistra, ma espressione meravigliosa a partire dalla sua etimologia: cum (con) panis (pane), sta ad indicare colui con cui si spezza insieme il pane, gesto supremo di condivisione; e proprio un'atmosfera di condivisione era quella che avrebbe respirato chiunque si fosse trovato presso la Casa del Popolo “Il Progresso”, a Firenze, dal giorno 11 al 13 ottobre. Il workshop del fotografo Giulio Di Meo è stata l'occasione per avvicinarsi, “profani” e non, all'universo della fotografia sociale.
Di particolare interesse la mostra di villa Bardini che fino al 31 dicembre ospiterà i capolavori del Rinascimento italiano provenienti dal museo parigino Jacquemart-André un museo che, dopo il Louvre, presenta la più grande collezione francese di arte italiana.
La mostra si focalizza sulla scuola Toscana, in particolare gli anni 60-70 del ‘400, e su quelle opere che i coniugi Jacquemart-André acquistarono dal mercante d’arte Stefano Bardini e ha il pregio di ricreare in alcune sale quelle che furono le ambientazioni dell’ex convento di San Gregorio alla pace – oggi museo Bardini - acquistato dall’antiquario negli anni 70 dell’800 che in quel luogo stabilì il suo stesso atelier preso poi ad esempio dai coniugi per l’allestimento della propria collezione di arte italiana a Parigi.
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