Nato a Firenze nel maggio 1986, ma residente da sempre nel cuore delle colline del Chianti, a San Casciano. Proprietario di una cartoleria-edicola del mio paese dove vendo di tutto: da cd e dvd, giornali, articoli da regalo e quant'altro.
Da sempre attivo nel sociale e nel volontariato, sono un infaticabile stantuffo con tante passioni: dallo sport (basket, calcio e motori su tutti) alla politica, passando inderogabilmente per il rock e per il cinema. Non a caso, da 9 anni curo il Gruppo Cineforum Arci San Casciano, in un amalgamato gruppo di cinefili doc.
Da qualche anno curo la sezione cinematografica per Il Becco.
A.A.A. Cercasi idee originali ad Hollywood
A Hollywood hanno perso le idee che invece erano di casa soprattutto a cavallo tra gli anni '60 e gli anni '80. Prequel, sequel, remake e reboot sono all'ordine del giorno. Questa è una settimana ricca (numericamente) di uscite in questo senso. Ho scelto i due film più significativi: uno è un remake (non ai livelli dell'originale) di uno dei film più importanti degli ultimi anni, l'altro è un prequel che racconta le origini dell'iconico personaggio che non cresce mai. Lo so c'è anche il ritorno dei Brangelina. Tuttavia evitate di andare a vedere “By the sea” della coppia Angelina Jolie e Brad Pitt. E' di una noia mortale. Se l'avesse fatto un altro, il progetto non avrebbe mai visto la luce. In Italia (oltre al già recensito “Gli ultimi saranno ultimi” che trovate qui) invece si parte già con il primo cinepanettone di Massimo Boldi che, orfano di De Sica, ritrova Biagio Izzo e inscena la solita vaccata all'italiana in “Matrimonio al sud”. Ma diciamolo sottovoce altrimenti il buon “Cipollino” si arrabbia (vedi polemiche con critico sui social network).
Ecco in dettaglio il resoconto:
Tra spie, poveri ed Afghanistan: è sempre una guerra
Questa settimana non potevo che dedicarla al grande ritorno di James Bond nel 24° film della saga. Spazio inoltre al ruolo della musica nella guerra in Afghanistan con “Rock The Kasbah” di Barry Levinson, già autore di “Rain Man” e “Good Morning Vietnam”. E per finire anteprima per tutti i lettori, il nuovo film di Massimiliano Bruno “Gli ultimi saranno ultimi” che uscirà il prossimo 12 novembre.
Ecco in dettaglio il resoconto:
Dammi tre parole: lavoro, risate, amore
Nell'estate 2001 c'era un (penoso) tormentone estivo che faceva "dammi tre parole sole,cuore e amore". Ecco per sintentizzare i miei ultimi consigli cinematografici, cambierei questo ritornello. Cosa sarebbero le nostre vite senza lavoro, risate e amore? Quasi sicuramente poca cosa. Ecco nel dettaglio i consigli della settimana.
Siate folli ma nel modo giusto
Il messaggio è proprio quello del titolo. Tra i vari film visti questa settimana, la follia giusta è qualcosa di importante da avere nella vita. Settimana ricchissima di uscite, vi dicevo. C'è grande qualità e i generi sono piuttosto diversi. Il film della settimana è senza ombra di dubbio "The walk" del geniale Robert Zemeckis.
Ecco il resoconto nel dettaglio.
Sono Pazzi Questi Romani? - Suburra, ultimo lavoro di Sollima
Lo scorso primo Luglio a Roma si è spento Sergio Sollima. Aveva 94 anni. I suoi lavori hanno influenzato il cinema italiano (e non solo). Quelli televisivi (L'isola del tesoro, La freccia nera, Sandokan) vennero accusati di essere violenti dai soliti moralisti ipercattolici, ma erano (e sono) avanti anni luce rispetto alla tv italiana. Tanto che ai giorni nostri i "serial" stanno prendendo campo e attraggono milioni di spettatori in tutto il mondo. Ma Sergio Sollima era anche regista di spaghetti western, nonchè amico di Sergio Leone. Quentin Tarantino, tanto per fare un nome, ritiene "La resa dei conti" un capolavoro. Se guardate i suoi film, noterete che Sollima è uno dei suoi ispiratori più diretti insieme a Corbucci e Castellari. Era un cinema polveroso ricco di duelli di Colt, miriadi di morti ammazzati, scambi di battute divertenti. Proprio la pellicola sopra citata, politicamente parlando, divenne ben presto icona della Sinistra: il "Cuchillo" (significa coltello) di Tomas Milian era ispirato a Che Guevara. Per Lotta Continua era il personaggio emblema della loro stagione politica.
Lo stretto confine tra verità e menzogna
Settimana ricchissima di uscite. Ho scelto le due più significative anche per via del tema che hanno in comune: lo stretto confine tra verità e menzogna. Un gangster-movie d'altri tempi firmato Scott Cooper presentato (fuori concorso) a Venezia 72 e il racconto, firmato Stephen Frears, di uno dei più grossi bugiardi della storia recente (il ciclista Lance Armstrong).
Ecco il resoconto in dettaglio.
Salvate il soldato Ridley
Pochi giorni fa è stato annunciata la scoperta che su Marte scorre acqua salata perlomeno nei periodi caldi. Sembra incredibile, ma pochi giorni dopo è uscito nelle sale di tutto il mondo il nuovo film di Ridley Scott che è ambientato proprio sul pianeta rosso (anche se in realtà è girato nel deserto della Giordania). Visti gli esiti delle ultime opere del regista inglese (Exodus, Prometheus, The Conselour), si pensava a un altro flop.
Scott però è (non lo dimentichiamo) colui che ha dato impulsi notevoli al genere sci-fi con pellicole come "Alien" e "Blade Runner". È lecito attendersi qualcosa. Siamo ancora lontani da queste opere. Diciamolo subito forte e chiaro, ma in questo "The Martian" qualcosa si muove. Finalmente.
Due avventure ad alto rischio
Ci son grandi uscite questa settimana: da “La prima luce” con Riccardo Scamarcio a “Ritorno alla vita” di Wim Wenders, dal sequel “Magic Mike XXL” a “The Green Inferno”.
Ho scelto i due titoli più importanti, che hanno partecipato ai Festival di Cannes e Venezia: ovvero “Sicario” e “Everest”. Due avventure ad alto rischio: la prima sul confine tra Messico e Stati Uniti, la seconda sulla vetta più alta del mondo. Ecco il resoconto in dettaglio.
La vita è fatta di emozioni, anche se ce ne siamo scordati
“Cos'è il genio? E' fantasia, intuizione e velocità d'esecuzione” - diceva il celebre Rambaldo Melandri di “Amici Miei”. Questo motto andrebbe bene per il nuovo capolavoro Disney – Pixar che si chiama “Inside Out”.
Ricchissimo di fantasia, di intuizioni con facilità di esecuzione disarmante per tratteggiare un meccanismo piuttosto complesso come la mente umana. La velocità non è tutto, nonostante che nel mondo moderno non ci possiamo permettere di ricordare che le nostre esistenze sono grigie e malinconiche senza le emozioni. Non abbiamo il tempo, siamo sempre presi da altro finendo per trascurare la nostra essenza. Fortunatamente esiste il cinema. E ancora una volta, in nostro soccorso, arriva la Disney Pixar.
Dove eravamo rimasti con le trasformazioni di Maryl Streep?
Nel 1976 Dino De Laurentiis esclamò "Che brutta!" davanti a un'attrice ventenne americana. Tanto l'italiano chi vuoi che lo sappia, avrà pensato dentro di sè. E invece lei lo sapeva e gli rispose “Mi dispiace di non essere abbastanza bella”. In parole povere, fece una figura di merda. Poteva permetterselo, era il produttore. Stavano cercando un'attrice per il remake di "King Kong" e Jessica Lange ottenne poi la parte. In ogni caso lo scarto di lusso si chiamava Meryl Streep.
Oggi è l'attrice più brava e famosa che esista nel mondo. 19 candidature all'Oscar e 3 vittorie. Un mostro (nel senso buono del termine). Tanto che oggi sta battagliando per la parità di salario tra attori e attrici nella maschilista Hollywood. Una sfida non da poco. Se lo può permettere. Nessuna è come lei. I suoi personaggi rimangono (spesso) dentro agli spettatori e alle spettatrici.
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