Ogni settimana - circa - recensiamo per voi una novità cinematografica uscita nelle sale. Ogni tanto ci permettiamo di ricordare qualche pellicola del passato o altri film a cui teniamo particolarmente.
Immagine liberamente tratta da pixabay.com
Alla base c’è la storia di un vero cecchino statunitense. Non pentito. Chris Kyle ha collezionato 160 vittime riconosciute (dal Pentagono) nella sua carriera. Quattro missioni in Iraq. Tornato definitivamente a casa si dedica ai colleghi reduci dalle zone di guerra. In congedo scrive anche un'autobiografia, diventata best seller. La Warner Bros ne acquista i diritti d’autore verso la metà del 2012. Bradley Cooper ricopre un ruolo fondamentale anche come produttore, oltre ad avere la parte principale del film. Nel febbraio del 2013 Kyle viene assassinato da un commilitone afflitto da disturbo post traumatico da stress, mentre sono insieme in un poligono di tiro. I funerali diventano un evento nazionale, almeno in Texas, come si vede anche dalle immagini che chiudono il film. Informazioni secondarie, se American Sniper non avesse scatenatato una (forse inevitabile) polemica, con infelici livelli di discussione.
Ecco il mio regalo di fine 2014: la recensione in anteprima di uno dei titoli di punta del 2015. The Imitation Game uscirà il 1 gennaio del nuovo anno distribuito da Videa ma in altri Paesi è già uscito e si vocifera che sia in odore di Golden Globes e Oscar. È il vincitore del Toronto Film Festival 2014.
So benissimo che scrivere del film de Lo Hobbit equivale ad infilarsi in un nido di vespe ma lo abbiamo aspettato così a lungo che correrò il rischio della scomunica.
Il 17 dicembre 2014, in contemporanea con gli Stati Uniti, è uscito il terzo capitolo della saga che racconta le avventure di Bilbo Beggins. Una trilogia molto discussa, quella del prequel de Il Signore degli Anelli. Molte delle critiche avanzate sono fondate e anche io, che non rientro tra quelli che sono rimasti disgustati dalla trasposizione cinematografica, non posso non concordare con chi puntualizza le diverse inesattezze (leggi qui) nella riproduzione di Jackson.
TOP 50 anno 2014 In attesa di un 2015 che si preannuncia ricco di rilevanti uscite, a dicembre si sa è tempo di classifiche. Mi sono divertito a elaborare la Top 50 dell'anno che sta finendo. La classifica è basata sulle uscite ITALIANE dal 1 gennaio al 31 dicembre 2014. Lo so, sicuramente i "miei gusti" saranno giudicati da ognuno di voi, ma per me il bello è il confronto. Ho premiato il grande cinema d'autore internazionale, senza osteggiare quello italiano. Infatti nella top 20 ci sono diversi autori connazionali come Olmi, Virzì, Sabina Guzzanti, Martone e Salvatores (che è lo sperimentatore per eccellenza del nostro cinema tricolore). In più la sorpresa "Anime Nere", film su un argomento scottante come la n'drangheta calabrese. In attesa del 2015, in cui arriveranno in sala i nostri top player (come Sorrentino, Garrone e Moretti, solo per citarne alcuni). Fortunatamente non mancano alcune straordinarie sorprese, tra cui spiccano il coreano "Snowpiercer" e l'indipendente "Lo sciacallo" o il documentario di Wim Wenders, "Il sale della terra". E poi ci sono autori di grande livello come i fratelli Coen, i fratelli Dardenne, Scorsese, Fincher, Mc Queen. La maggior delusione dell'anno la conferisco al film di Darren Arofnosky, "Noah", che era stato tratteggiato come una delle più belle pellicole degli ultimi anni. E invece fa acqua da tutte le parti. Sul podio anche "Transformers 4" di Michael Bay (una cagata pazzesca) e "Dracula Untold". Tra le delusioni ci metto (anche se molti di Voi credo non siano d'accordo) il terzo capitolo de "Lo Hobbit" di Peter Jackson. Secondo me toglie invece di aggiungere ad una saga come quella del "Signore degli anelli".
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