Lunedì, 08 Dicembre 2014 00:00

Ogni maledetto Natale

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Per i fanatici di Boris, l'attesa è stata quasi estenuante. Sapevamo che la regia, firmata da Giacomo Ciarrapico, Luca Vendruscolo e Mattia Torre, sarebbe stata una garanzia per la riuscita del film, il cast già ci faceva pregustare scatch epici e la possibilità di sfogare l'irritazione per il buonismo natalizio ci faceva venire l'acquolina in bocca.

Queste erano le ottime premesse di Ogni maledetto Natale, l'ultima commedia (anzi, anti-cinepanettone, per citare anche la fine di Boris - Il film) firmata dai tre sceneggiatori di Boris (che chi, come me, ha come prototipo di elettricista Er Biascica, si immagina come i tre sceneggiatori che nel film giocano a tennis mentre hanno una squadra di schiavi ghost writers alle loro dipendenze) uscita nelle sale lo scorso 27 novembre.

Mettiamo che il Lui di turno (Alessandro Cattelan) incontra la Lei di turno (Alessandra Mastronardi) sotto Natale e che i due, per varie questioni, si ritrovino ad affrontare le rispettive famiglie in occasione delle feste. Ecco a voi fornito un pretesto per mettere in luce quella che è l'ipocrisia che spesso ci riunisce attorno ad un tavolo dopo un anno intero durante il quale non ci si è nemmeno sentiti. “La cattiveria è un ingrediente della comicità da Aristofane. Non l’abbiamo inventata noi. Il punto è non usarla in modo indiscriminato. Detestiamo tutti il buonismo, ma anche il cattivismo. Si tratta di fare della satira di costume: avere una visione della società e focalizzarne alcuni punti che trovi sbagliati o ridicoli per metterli alla berlina. E la cattiveria consiste solo nel fatto di non censurarsi né precensurarsi, restando ruvidi”.
Con queste parole Luca Vendruscolo ha descritto il film. E queste trovano conferma nelle risate amare che si fanno durante i 90 minuti di durata dovute a situazioni paradossali ma non troppo, a personaggi che paiono inventati ma che sotto sotto ci ricordano qualcuno.

Proprio in questo sta l'equilibrio: strapparci una risata consapevole dovuta alla critica che si cela dietro la battuta o l'imitazione ma allo stesso tempo ricordarci che ognuno di noi ha parenti che mettono in scena litigate che nemmeno nelle tragedie greche o una vecchia zia che ha le tasche che strabordano di soldi ma che a Natale deve mostrare quanto sia buona oltre che ricca.

Ogni maledetto Natale mette in campo un cast spettacolare, che va da Valerio Mastandrea a Francesco Pannofino, passando per Corrado Guzzanti (di cui, diciamocelo, sentiamo tutto un po' di mancanza), Laura Morante, Caterina Guzzanti, Marco Giallini, Stefano Fresi e Andrea Sartoretti. Un cast che riesce a dare vita a personaggi che hanno buone probabilità di entrare a far parte dell'immaginario comune (uno su tutti, il filippino interpretato da Guzzanti) e a mettere in atto scene paradossalmente esilaranti ma che, forse, non sono ben calibrati durante tutta la durata del film, facendo sì che la seconda parte scorra molto meglio della prima.

Capisco che dopo Boris doppiare i risultati raggiunti sia impresa assai ardua. Capisco, quindi, anche quelli che sono usciti dalla sala con l'amaro in bocca. Nonostante questo, non me la sento di dire che Ogni maledetto Natale sia un brutto film. Una trama quasi imbarazzante per la sua semplicità diventa il pretesto per mandare sullo schermo quelle che sono caratteristiche, difetti, con cui tutti, per un motivo e per l'altro, tocchiamo con mano quotidianamente.

Prendiamoci questi 90 minuti per riderci su che da domani si torna alla quotidiana imprecazione.

Ultima modifica il Domenica, 07 Dicembre 2014 23:00
Diletta Gasparo

"E ci spezziamo ancora le ossa per amore
un amore disperato per tutta questa farsa
insieme nel paese che sembra una scarpa"

Cit.

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