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Il Governo dovrebbe assicurare stabili condizioni lavorative ai docenti universitari, l'appello proviene dal premio Nobel per la Medicina Shinya Yamanaka: “circa il 90% dei dipendenti dei centri di ricerca sulle iPS (un tipo di cellule staminali) lavorano con contratti a tempo determinato. Le autorità e le direzioni delle università dovrebbero offrirgli un posto di lavoro stabile”.
I contratti a tempo determinato riguardanti i docenti delle università giapponesi sono raddoppiati negli ultimi cinque anni. Parallelamente si è abbassato il numero di docenti di età inferiore ai 35 anni.
La maggioranza conservatrice che sostiene il governo Abe ha sottoposto all'esame della Dieta una controversa legge per la protezione di informazioni segrete di carattere militare ricevute dagli USA. Ad essere potenzialmente interessati dal progetto di legge sono i settori più disparati: dagli affari esteri all'energia nucleare.
Riceviamo il diario di un viaggio avvenuto tra il 2 e il 3 ottobre nel nord dell'Iraq, inoltratoci da Luigi Vinci.
2 - 3 ottobre 2013 – Verso Kandil
Siamo sulle montagne di Kandil, al limite di tre confini, Turchia, Iran e Iraq.
La zona, denominata Medya, è sotto il controllo della guerriglia kurda. C’è un posto di blocco dei guerriglieri.
Scendiamo nel buio della notte e percorriamo un tratto di strada a piedi, giù per una scarpata ripida, alla luce delle torce elettriche, fino ai bordi di un torrente che attraversiamo passando su un ponte di tronchi.
In una radura, vicino al torrente, c’è l’accampamento; dappertutto, ci sono piccoli gruppi di guerriglieri del Pkk, sono uomini e donne, molti giovani.
Caro Aghanistan ti scrivo, così ti bombardo un po'.
Potremmo riassumere così l'idea del Segretario di Stato a stelle e strisce John Kerry. Una lettera in cui ammettere gli errori commessi dagli USA nell'ultimo decennio in terra afgana. Secondo il The Wall Street Journal del 19 novembre l'idea avrebbe convinto il presidente afgano Hamid Karzai.
Provate ad immaginare un istituto scolastico, abbastanza grande, di quelli realizzati in periferia. Una scuola nel bel mezzo del nulla, mancante di mezzi pubblici frequenti e di servizi vari e, soprattutto, di una rete internet efficiente.
Qui, un dirigente scolastico impone ai docenti l'utilizzo del registro elettronico, per mezzo di una seduta di collegio dei docenti per la verità con poche opposizioni.
Il viaggio inizia la mattina del 15, prestissimo. Due intercity e un treno locale, proprio quegli intercity che Trenitalia ha tagliato ovunque e cui ha tutta l'intenzione di dare il colpo di grazia.
Il primo intercity viaggia senza problemi fino a Genova, dove ad aspettarci sul tabellone ci sono centoventi scoraggianti minuti di ritardo. Quest'altro intercity non ce l'ha fatta – ci dicono al banco informazioni – il locomotore si è rotto a Novi Ligure, bisogna mandare un altro locomotore a prenderlo per trainarlo fino a Genova. State tranquilli, è robetta, e a Torino chiedete il bonus (si chiama così, apprendo, la forma di rimborso parziale che spetta ai viaggiatori per ritardo del treno).
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