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Al comitato fiorentino “No tunnel Tav” quasi non ci credevano: anche l'autorità anticorruzione schierata, per bocca di Raffaele Cantone, contro una delle due grandi opere - inutili e dannose - che sta facendo discutere da anni la città, fra contestazioni di ogni genere. E che va avanti: “Ai Macelli – conferma l'ad di Rfi, Raffaele Gentile - i lavori vanno con una certa regolarità”. Lì dove si sta costruendo, a non più di un chilometro dalla stazione centrale di Santa Maria Novella, il grande scalo sotterraneo destinato ai treni superveloci.
Importante iniziativa unitaria dell'opposizione parlamentare contro la legislazione bellicista approvata dalla maggioranza liberal-democratica lo scorso anno. Il Partito Comunista, il Partito Democratico, il Partito dell'Innovazione, il Partito della Vita del Popolo ed il Partito Socialdemocratico, lo scorso 19 febbraio, hanno, congiuntamente, presentato un disegno di legge per abolire la normativa (complessivamente una nuova legge e dieci modifiche legislative) facilitante l'invio all'estero delle Forze di Autodifesa.
Paesaggi diversi
Tra i meandri della nostra costituzione, tra i principi fondamentali che la compongono ve ne sono alcuni che, a causa del loro pregnante significato, costituiscono dei veri e propri cardini per la vita quotidiana del nostro Paese. L' articolo 9 ad esempio è uno di questi, “La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”.
Il focus è la tutela, un termine nobile e imprescindibile se ritiene opportuno salvaguardare la memoria storica collettiva. La tutela che oggi, a causa di una discutibile riforma, sembra completamente messa in secondo piano rispetto a delle mere esigenze di profitto. La riforma del codice degli appalti, il famigerato silenzio-assenso, la “supervisione” delle Prefetture: tutti dati inequivocabili dello smantellamento in atto di un altro pezzo della nostra legge fondamentale.
Di Silvia D'Amato Avanzi e Joachim Langeneck
Da qualche tempo, i notiziari e i giornali ricamano sul “ritorno del lupo” attingendo sempre di più alle proteste degli allevatori che accusano i lupi di stragi di bestiame e portando alla ribalta le paure più o meno comprensibili di persone che non hanno mai conosciuto il lupo; troppo facilmente “soluzioni” come imbracciare il fucile o dare carta bianca alla caccia rimbalzano da una testata all’altra – di cui parleremo nel prossimo pezzo.
Il successo della tre giorni romana di Cosmopolitica, lancio, quanto mai in ritardo, del percorso che porterà dicembre alla nascita di un partito che riunisca SEL, i fuoriusciti dal PD e - ciò è nelle intenzioni - nuove energie presenti nella società, fa mettere radici ad un processo politico iniziato con la decisione di SEL non avviare il tesseramento per il 2016.
Una scelta generosa, quella del partito di Vendola, compiuta prendendo atto della propria non autosufficienza e di chi non considera l'esiguità dei propri numeri come un attestato di merito ma, al contrario, come un limite da superare.
Di Silvia D'Amato Avanzi e Joachim Langeneck
Al lupo al lupo
La proposta di un “piano di conservazione e gestione del lupo in Italia” da parte del Ministero dell’Ambiente si riflette in questi giorni in un acceso dibattito mediatico, con il moltiplicarsi di informazioni più o meno tendenziose e più o meno corrette sull’impatto del lupo nel territorio italiano e sulla necessità di misure gestionali. Diverse testate, soprattutto nelle edizioni locali, hanno dato spazio alle lamentazioni di allevatori il cui bestiame sarebbe stato colpito dai lupi; e, nell’allarmismo scandalistico per un presunto boom demografico di questi animali, non sono mancati titoli surreali come “Capriolo sbranato dai lupi”. L’apice è stato forse rappresentato da un servizio de “Le Iene” andato in onda il 16 febbraio scorso che, oltre ad amplificare le lamentele di singole persone timorose dei lupi, ha portato sullo schermo vere e proprie tecniche di bracconaggio, proponendole come “sistemi di difesa” dalle «migliaia di lupi» – secondo la trasmissione – che attaccano continuamente allevamenti e villaggi.
Ma quanto sono fondate queste polemiche? Quali sono gli effettivi termini del problema con il lupo?
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