Politica

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Martedì, 26 Gennaio 2016 00:00

Unione Europea contro Israele?

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Abolizione del Trattato di Schengen, Guerra all’Isis, fine delle sanzioni nei confronti dell’Iran: sono solo alcune delle tematiche internazionali affrontabili solo a livello europeo che oramai ricorrono quasi quotidianamente sui giornali. La stessa “fortuna” non tocca purtroppo alla causa palestinese: nonostante le prese di posizione sempre più nette, non solo degli stati europei ma anche della stessa Commissione, ciò che avviene in quella striscia di terra conquista la cronaca solo se c’è la possibilità di puntare il dito contro la disperazione dei ragazzi dell’Intifada dei coltelli.

L'abenomics non frena la diffusione della povertà in Giappone, questo il cuore dell'intervento del senatore comunista Koike, durante la seduta della Commissione Bilancio della Camera dei Consiglieri del 18 gennaio. L'esponente comunista, presentando dati della ricerca OCSE sui tassi di povertà, ha sottolineato come, secondo gli ultimi dati disponibili, l'indice di povertà relativa sia del 16,1% (il dato maggiore, del 21% è del Messico), mentre l'indice di povertà minorile nelle famiglie monogentoriali si attesta al 54% (il dato peggiore, riferito a questo indice, tra i Paesi OCSE).
Nella seduta della Commissione Bilancio della Camera dei Rappresentati dell'otto gennaio, era invece intervenuto il Segretario democratico Edano, il quale ha criticato la politica fiscale del governo, in particolare riguardo l'abbassamento della pressione fiscale sui profitti delle imprese non reinvestiti e circa l'arbitrarietà delle possibili riduzioni della tassa sul consumo (prevista per i quotidiani ma non per beni essenziali quali gas ed elettricità).

Intanto, lo scorso 13 gennaio, circa 500 lavoratori affiliati al sindacato Zenroren hanno manifestato davanti gli uffici della confindustria (la Keidanren) per chiedere sostanziali aumenti salariali. La richiesta della confederazione sindacale è di 20.000 yen in più al mese (o 150 euro in più l'ora) e l'eliminazione dei salari orari inferiori a 1000 yen.
Per un aumento del salario minimo orario (ad almeno 1500 yen) anche i giovani del gruppo civico Aequitas, nato nell'agosto dello scorso anno e che annovera tra le proprie fila studenti-lavoratori. “Molti studenti si mantengono con lavori part-time. Il salario minimo orario di Yamanashi è di, solamente, 737 yen ed è, dunque, impossibile vivere con salari così bassi” ha affermato uno degli attivisti, il diciannovenne Shun'ichiro Kobayashi, proveniente dalla Prefettura ad ovest della capitale.

In tema militare, mentre il premier ha ribadito, nel proprio discorso di apertura della sessione regolare dei lavori della Dieta di fine gennaio, la volontà del governo di proseguire nella ricollocazione della base di Ginowan ad Henoko, è emersa, la possibilità di espansione dei compiti delle Forze di Autodifesa dislocate, dal 2011 ed in funzione antipirateria, a Gibuti.
Pur avendo il ministro competente, su interrogazione del deputato comunista Akira Kasai, negato la possibilità che le forze nipponiche, presenti nell'area, siano impiegate in funzioni di intervento nei Paesi limitrofi, durante la propria visita nel piccolo stato africano, avvenuta il 18 gennaio, Nakatani ha affermato che le Forze di Autodifesa daranno un “contributo proattivo alla pace” che si concretizzerà in assistenza logistica alle forze armate gibutiane ed in formazione delle stesse.

In ambito di politique politicienne, accuse di corruzione sono arrivate al ministro dell'Economia, Commercio e Industria Akira Amari. Secondo la rivista Shukan Bunshun, il ministro avrebbe ricevuto da un'impresa di costruzioni un milione di yen, mentre suoi collaboratori avrebbero raccolto, dalla stessa ditta, negli ultimi tre anni, 12 milioni. Secondo le accuse il ministro avrebbe ricevuto il denaro per intervenire in una disputa tra questa impresa e l'azienda semipubblica di edilizia residenziale Urban Renaissance.
Il ministro ha dichiarato di non aver compiuto “nulla di illegale” e che chiarirà tutto “in una settimana”.
Le opposizioni hanno abbandonato l'aula quando Amari ha preso la parola, per illustrare, durante la prima seduta della sessione ordinaria della Dieta, il programma economico annuale del governo.

(con informazioni di Japan Press Weekly 13 – 19 genn. 2016; oecd.org; japan.kantei.go.jp; lanationdj.com; japantimes.co.jp)

Giovedì, 21 Gennaio 2016 00:00

In Xylella veritas?

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In Xylella veritas?

Ci sono regioni di questo paese trainate (non è un eufemismo) da prodotti tipici e altamente riconoscibili. Territori caratterizzati da tempo immemore, luoghi da dove arrivano specialità vere e proprie. Uno dui questi è il Salento, l'ultimo lembo della Puglia riconosciuto e tra i più importanti produttori d'olio italiano, competitivo su tutti i mercati, da sempre. Quell'economia, come purtroppo abbiamo imparato ad apprendere è minacciata da una “misteriosa” presenza; il batterio della Xylella. In tanti si sono espressi sulla tragica situazione che attraversa le campagne del Salento, momenti bui per una comunità che vive anche grazie all'olivocultura e che oggi si vede costretta a “ripensare” il proprio futuro.

Lo scontro politico in Venezuela all'indomani delle elezioni

Sono in molti a pronosticare il ritorno della violenza nelle strade, fino a paventare scenari di guerra civile. Nella situazione fluida ed incerta del Venezuela nessuna ipotesi può essere scartata. Ma a distanza di poche settimane dalla vittoria delle opposizioni alle elezioni legislative (ne abbiamo parlato qua), lo scontro appare per ora concretizzarsi solo a livello istituzionale e sembra prendere più che altro le forme di una accorta e tattica partita a scacchi.

Lunedì, 18 Gennaio 2016 00:00

A proposito di unioni civili

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Premettendo che il tema delle unioni civili mi sta particolarmente a cuore, cercherò di non cadere in discorsi un po’retorici e mi verrebbe facile lanciarmi in argomentazioni più dettati dal cuore e dalla pancia che però poco servirebbero a capire certi punti che a me sembrano ovvi.
Già al lancio del comunque tiepido Ddl Cirinnà bis sé esplosa la frattura, sia in parlamento che tra gli italiani.

Davvero io non riesco a capire la paura che un testo di legge simile, per altro neanche troppo coraggioso, rispetto ormai ai passi in avanti che quasi tutti i paesi occidentali hanno compiuto nei confronti delle coppie omosessuali, susciti ancora tra molte persone. Il punto maggiormente critico è la cosiddetta stepchild adoption, ovvero l’estensione della responsabilità genitoriale sul figlio biologico di uno dei due partner. Quello che più mi urta i nervi è la propaganda ingannevole e fuorviante, che si è creata su questo punto, considerato particolarmente spinoso e che svia fortemente dalla realtà che esso sancirebbe e prevedrebbe.

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