Diritti in senso ampio: lotte di civiltà e discussioni sulle tematiche collegate.
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Pubblicità no profit, tra buone intenzioni e pornografia dei sentimenti
"Il tuo aiuto può fare tanto per lui", "dona e aiuta un bambino a diventare grande"... Ogni giorno, più volte al giorno, siamo bombardati da richieste di sostegno alle più svariate cause. Il nostro egoismo è continuamente scosso da messaggi che ci ricordano l'esistenza nel mondo di situazioni disperate a cui serve il nostro urgente aiuto.
I disabili danneggiano la produttività. Ma per colpa di chi?
"I disabili danneggiano la produttività". È stato detto in Inghilterra da Philip Hammond, titolare del Tesoro. Ebbene sì, un personaggio pubblico ha osato fare un'affermazione che va contro il comune sentire: come si può sostenere che una persona già castigata dalla vita non sia, per questo semplice fatto, portatrice di ogni qualità più sublime e fonte di miglioramento per la società intera?
Lavoro, AAA supereroe cercasi!
Valerio Catoia, il ragazzo con sindrome di Down saltato questa estate agli onori della cronaca per aver salvato una bambina che stava annegando, avrà presto un lavoro come bagnino.
Lieto fine, meritata ricompensa per una buona azione. Ma siamo davvero sicuri che sia così? Siamo convinti che sia necessario ed indispensabile essere supereroi per ottenere una cosa che dovrebbe essere un diritto di ognuno? Davvero riteniamo giusto che una persona normale non possa trovare un lavoro?
La bambina down rifiutata e la patente di bontà
Sta facendo scalpore il caso della bambina down rifiutata da ben 7 genitori adottivi, prima di riuscire a trovare un nido che la accolga. Giustamente dispiace leggere che proprio chi avrebbe più bisogno di amore e protezione si trovi davanti una corsa ad ostacoli per raggiungere un diritto imprescindibile, secondo i più.
D'altronde però se andiamo oltre, e credo sia indispensabile farlo, la prima impressione di pancia, ci rendiamo conto che crescere un bambino con una qualsiasi problematica richiede maggiori qualità da parte dei genitori, quindi è perfettamente normale che qualcuno non se la senta. Infatti accogliere un bambino nella propria famiglia non è una cosa momentanea, ma qualcosa che ti cambia la vita, tua e degli altri. È necessario, indispensabile, fare una seria riflessione sul perché e percome ci accingiamo a un tale passo, per capire se una cosa che fa per noi o che, al contrario, potrà avere delle conseguenze negative sul mondo che ci circonda.
Da tempo ormai tiene banco la storia di Charlie Gard, bambino inglese con una grave patologia a cui i medici vogliono staccare la spina, nonostante l'opposizione dei genitori.
Caso Riina: let's talk about... carceri!
La Cassazione ha dichiarato che "Totò Riina ha diritto a una morte dignitosa". Poche parole negli ultimi tempi sono state oggetto, come in questo caso, di riflessioni (e speculazioni talvolta) se ad un boss mafioso debba o meno essere concesso il diritto di morire in pace.
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