Notizie dai territori o legate comunque alle lotte per i beni comuni e a difesa dell'ambiente.
Immagine liberamente tratta da pixabay.com
Di Daniele Curci ed Andrea Vignali
Se provassimo, così, per puro interesse ecologico o semplicemente per casuale curiosità ad immergerci nella pineta che costeggia la via Vecchia di Marina, probabilmente rimarremmo sorpresi nel constatare la presenza di una rete a frapporsi a noi e alla nostra gita di piacere. Beh, lo sappiamo tutti: l’area che va da San Piero a Grado fino al confine con la provincia di Livorno è dominata dal verde. Non tanto dal verde della foresta del litorale pisano quanto da quello dei teloni che, appesi ai fili spinati e di ferro, ci impediscono la visuale interna del Camp Derby, l’immensa base militare americana che dal 1951 occupa mille ettari di pineta. Eppure Camp Derby sarebbe ancora ben distante da quella rete (più di due chilometri). E allora a cosa serve? Perché ci
Superato l'ospedale di Careggi, arrampicandosi per una stradina impervia in mezzo alla campagna che sembra lontana anni luce dai viali trafficati di Firenze, si raggiunge il CIRS. Situata in via delle Masse 14, la struttura è semplice e senza fronzoli, ma non ne ha bisogno. A decorarla basta il bellissimo paesaggio in cui è immersa. E l'aria di pace e serenità che si respira all'esterno pervade anche l'interno.
EX-COLORIFICIO: UN SOGNO DIFFICILE DA SGOMBERARE EX-COLORIFICIO SIAMO TORNATI!
L'articolo è stato scritto a quattro mani da Andrea Vignali e Sara Buongiovanni
L'ex colorificio liberato riapre i battenti!!
"Un vincitore non è altro che un sognatore che non si è mai arreso". Utilizzando le parole di Nelson Mandela, il Municipio dei Beni Comuni sabato 7 dicembre ha dato il buongiorno alla città di Pisa: un rientro che era stato annunciato già “da quella piazza che il 16 novembre scorso aveva lanciato il proprio assedio allo stabile di via Montelungo”.
A Firenze il fine settimana delle primarie è anche il week-end in cui gli autobus tornano a circolare regolarmente in tutta la città.Dopo due giorni di sciopero «illegittimo» e «illegale», secondo il management dell'Ataf. Con la stessa amministrazione Renzi che è entrata a gamba tesa, attraverso tweet che ben poco hanno avuto di istituzionale. E con possibili strascichi giudiziari: 612 autisti sono stati denunciati per aver scioperato venerdì, violando la precettazione disposta dal prefetto Luigi Varratta. Denunce che si aggiungono a quelle scattate nei confronti degli oltre 450 addetti dell'azienda che avevano incrociato le braccia durante le fasce di garanzie previste nel corso dello sciopero di giovedì, con l'ipotesi di reato di interruzione di pubblico servizio. Contro i loro dipendenti la dirigenza Ataf annuncia anche sanzioni amministrative e disciplinari. Eppure i lavoratori, agli occhi dell'opinione pubblica, hanno vinto questa battaglia. L'assemblea permanente ha dato l'ok, venerdì sera, a una proposta di accordo accettata poche ore prima dall'azienda.
La persona giusta a cui chiedere un primo bilancio è Alessandro Nannini, che oltre ad esse il coordinatore della Rsu è anche un volto storico degli autoferrotranvieri fiorentini e dei Cobas.
Firenze è molto fredda in questi giorni, ma si riscalda giorno dopo giorno, grazie a manifestazioni e lotte che segnano la città in modo insolito rispetto al passato.
I lavoratori Ataf sono al secondo giorno di sciopero consecutivo, il primo da precettati. La mattina vengono ricevuti dal prefetto e le trattative vanno avanti tutto il giorno, ma per Firenze non gira un autobus.
Il distretto pratese delle confezioni “funziona”. Si è strutturato nell'ultimo quarto di secolo, con i progressivi aggiustamenti chiesti da un mercato che si apriva all'intero continente, e produce grandi profitti. Lo sta facendo anche negli anni della crisi, con una dinamica che va oltre gli stessi confini dello stato nazionale. Ci guadagnano quasi tutti, in un modo o nell'altro, in maggiore o minore misura. Solo due le eccezioni, assai indicative.
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