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Da qualche anno a questa parte Pisa è soggetta a riqualificazioni del suo spazio: gran parte del centro è stato ripavimentato, sono state restaurate le mura, risistemate le aiuole del centro, il Palazzo Blu ha iniziato a fare delle mostre annuali con pittori conosciuti dal grande pubblico.
Ma queste sono solo opere di facciata: difatti i vari restauri comprendono solo quella zona della città più frequentata dai pisani e dai turisti. Ciò è dovuto ad una visione del patrimonio storico-culturale incentrato esclusivamente sul Duomo e la torre, che attira un turismo di massa estremamente deleterio e non così proficuo dal punto di vista economico, perché la maggioranza dei turisti non si ferma neanche a dormire, ma parte subito per Firenze dopo aver visitato la piazza dei miracoli.
È stato l'evento politico di questi ultimi giorni a Pisa, anche se con un esito che gli addetti ai lavori definirebbero scontato. La platea congressuale di Sinistra Ecologia e Libertà ha eletto con una maggioranza schiacciante (25 delegati a 7) il suo nuovo coordinatore provinciale, Francesco Cecchetti.
Capannorese di nascita e pisano d'adozione, 29 anni, due lauree in Storia e Scienze Politiche, lavoratore nel sociale, militante della prima ora nel partito che guiderà dai prossimi giorni.Una sfida, quella fra il giovane militante ed il suo concorrente Mauro Stampacchia, già ricercatore e professore a contratto a Scienze Politiche in Storia Contemporanea e Storia del Movimento Operaio, che in molti fra sinistra radicale e movimenti hanno seguito con un certo interesse e qualche sana scaramanzia.
Di questi tempi ci vuole coraggio per lanciarsi in un'avventura professionale privata, come l'apertura di un nido. E purtroppo non sempre la fortuna aiuta gli audaci:dopo poco più di un anno dalla sua apertura chiude il Gatto Bianco, nido domiciliare di Marianna D'Alfonso.
“Ha chiuso ad ottobre, in seguito all'approvazione del nuovo Regolamento Regionale in materia di servizi educativi per la prima infanzia (D.P.G.R. n 41/R). Questo regolamento ha generato grosse difficoltà ai titolari dei nidi domiciliari” spiega la D'Alfonso “In primo luogo per la tempistica: il regolamento definitivo, datato 30 Luglio 2013, prevedeva la scadenza di tutte le autorizzazioni dei nidi domiciliari per il 31 agosto 2013, ovvero un mese dopo la sua comparsa. Un tempo del tutto insufficiente per apportare le modifiche”
Nonostante l'Italia si trovi di fronte ad un panorama di indifferenza dilagante, politica disintegrata fra interessi personalistici, corruzione, direttive europee e politiche neo-liberiste, un'altra musica in Comune è possibile. Questo è il messaggio trasmesso dalle tre giornate di incontri svoltesi al Polo Carmignani a Pisa fra il 22 e 24 novembre, che hanno visto la partecipazione di numerose realtà politiche e sociali da tutta Italia, tutte frutto di esperienze e contesti diversi ma tutte con la ferma intenzione di trovare e sperimentare forme di democrazia partecipata e pratiche di amministrazione territoriale ed economica alternative a quelle vigenti.
Cultura nella Costituzione: senza dubbio non poteva essere scelto titolo più calzante per l'iniziativa organizzata dall'associazione Io sono il Maggio ed il Comitato in Difesa della Costituzione fiorentino.
La cornice è di quelle che ti fanno capire che stai prendendo parte a qualcosa di importante: la Provincia di Firenze ha messo a disposizione la Sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi. Ma nonostante l'istituzionalità dell'avvenimento che concordava con quella del luogo, non si può essere più d'accordo con le parole con le quali Salvatore Settis, Professore Emerito della Scuola Normale di Pisa, nonché una delle voci più autorevoli ed indipendenti alzatesi contro la distruzione sistematica della cultura in questo Paese, ha iniziato il suo intervento: “È singolare doversi ritrovare a difendere la cultura in una sala come questa, in questo edificio e soprattutto in questa città”.
Domenico Fiore
Non so voi, ma ogni volta che penso ai giochi olimpici mi viene in mente la fiamma che gli atleti portano, non senza una punta di orgoglio, per accendere lo spirito della competizione. A volte mi son immaginato le emozioni che deve suscitare tenere alta sopra la testa quella fiamma vivace, che simboleggia lo spirito ardente dei giochi: non deve essere certo un'esperienza di tutti i giorni.
Insomma, immaginate voi la sorpresa nel vedermi tagliare la strada da un tedoforo proprio in piazza Garibaldi, a Pisa, inseguito da uno sparuto seguito di atleti, forze dell'ordine, curiosi e appassionati.
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