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Ottomila dipendenti in meno in sei anni, con mille esuberi in più di quanto ipotizzassero anche le peggiori previsioni. Il nuovo piano di ristrutturazione del Monte dei Paschi, che formalmente allunga di due anni i tempi di applicazione del piano industriale 2012-15, porterà il terzo gruppo bancario italiano a diminuire il suo “capitale umano” da 31mila a 23mila addetti.
«La pasta, la pasta! Quella, se la prendono tutti, non la troviamo più».
Il tono scomposto della compagna che grida l’importante indicazione al ragazzo accanto a me, spinge all’indiscrezione. Nel carrello ci sono già circa 5 chili tra spaghetti, fusilli e penne.
La famiglia magari è numerosa, penso.
di Simone Virgilii
Ieri mattina ha avuto luogo l'udienza riguardante la richiesta di sequestro da parte della J-Colors dell'edificio di sua proprietà occupato da Rebeldìa. La sentenza definitiva, attesa per le nove da un nutrito presidio di cittadini davanti il tribunale, arriverà molto probabilmente lunedì. Nonostante non ci sia stata una decisione sul futuro del colorificio, sembra che, così come riferito dal consigliere Auletta e dall'avvocato
Avevamo lasciato l'ex-Colorificio Liberato in trepidante attesa della fatidica data del 20 settembre, giorno di festa in cui avrà inizio il primo dei tre giorni dedicati al tema dei Beni Comuni, ma anche data in cui si potrebbe decidere del futuro dell'intero progetto nelle stanze del Tribunale di Pisa.
In questi giorni, però, in attesa che sullo sgombero dello stabile sia presa una decisione, si è consumata un'altra piccola querelle intorno agli inquilini di via Montelungo. Pare infatti che lo scorso 15 luglio la J Colors abbia inoltrato al comune di Pisa, e nello specifico all'ufficio competente, alla giunta e al sindaco Marco Filippeschi, una richiesta di variante di destinazione d'uso dell'area a fini residenziali.
I lavori dell'alta velocità ferroviaria nel sottosuolo di Firenze sono fermi da molti mesi, nonostante il dissequestro a fine giugno della maxi-fresa “Monna Lisa". Invece non si sono fermati i tentativi di far pagare alla collettività i faraonici costi della grande opera. Su queste basi il giudice Angelo Antonio Pezzuti ha deciso l'arresto di alcuni indagati eccellenti dell'inchiesta sulla Tav nel capoluogo toscano.
Siena non vuole perdere il Monte dei Paschi, che però continua a vivere un momento assai difficile, e per giunta è diventato scalabile. Una comprensibile esigenza e due amari dati di fatto, la cui sintesi ha portato Antonella Mansi alla guida della Fondazione Mps. Con una scelta unanime della Deputazione generale di quella che, con l'attuale 33,4%, resta la prima azionista di Rocca Salimbeni. E nella quale, per evitare nuovi scontri sulle future strategie del terzo gruppo creditizio italiano, è arrivata una scelta tesa a confermare la leadership di Alessandro Profumo e Fabrizio Viola alla guida della banca. Affidando però alla vicepresidente di Confindustria il compito di trovare nuovi soci per il Monte che siano forti finanziariamente ma anche affidabili. Per scongiurare quella scalata “ostile” che dallo scorso mese di luglio, dopo la cancellazione del vincolo statutario del 4% che blindava la banca, si affaccia periodicamente negli incubi di gran parte dei senesi.
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