In una fase iniziale abbiamo tentato di accompagnare alla testata e alle nostre iniziative una cronaca di quello che avveniva nei nostri territori, avviando una sperimentazione in Toscana ormai interrotta da tempo. Raccogliamo qui tutti gli articoli archiviati secondo le categorie di allora, aggiungendo tutto quello che si lega a questa regione e che pubblichiamo ancora.
Immagine liberamente ripresa da wikimedia.org
Premetto subito che quello che mi accingo a scrivere è più uno sfogo, piuttosto che un vero articolo. Lo sfogo scaturisce dalla recente decisione da parte del “nostro” primo cittadino, Dario Nardella, di mettere delle barriere fisse all’ingresso dei binari, atte a “scoraggiare l’accattonaggio e il facchinaggio molesti” (Firenzetoday). Il sindaco, dopo l’incontro a Roma con l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Michele Elia, ha annunciato che “Ferrovie dello Stato si è impegnata ad aumentare la sicurezza dei viaggiatori che quotidianamente frequentano la stazione rendendo permanenti con opere fisse le recenti misure di sicurezza e tutela dei passeggeri in stazione" (Firenzetoday).
A Firenze qualche tempo fa si è fatto un gran parlare del problema della mancanza di posti in asili nido e scuole materne e di come la giunta Renzi non abbia fatto che aggravare il problema facendo abbattere sul settore la mannaia delle liberalizzazione che hanno trasformare quasi completamente lo scenario.
Quello degli appalti è solo uno dei problemi che investe il settore della scuola dell'infanzia in Toscana. Come è stato evidenziato in una conferenza stampa tenuta dall'FLC-CGIL Toscana, la fine dell'anno scolastico ha permesso di tirare le fila e possiamo a questo punto affermare che la situazione è tutt'altro che rosea.
Firenze in questi giorni è tornata ad essere al centro della discussione di quello che potrebbe diventare un importante movimento a livello nazionale.
Anche questa volta, ahinoi, tutto è partito dal caro ex simbolo: Renzi, che è approdato in Europa con la solita, lagnante retorica di “Firenze, la città più bella del mondo”, ha pensato bene di proporla, questa città, per il prossimo vertice del G7.
Siamo a Firenze ed è il Febbraio del 2013. Nel vivace quartiere di Sant’Ambrogio nasce in forma embrionale l’idea del Circuito Love It.
L’iniziativa ha un volto strettamente territoriale ed uno slogan «We are Firenze», il che sottolinea l’orgoglio di essere fiorentini. L’idea è vincente tanto da uscire dal quel quartiere, per colonizzare altre aree. Ecco da Firenze si espande all’Italia e nasce Love It Srl, società fiorentina specializzata in marketing relazionale. A Firenze rimane il circuito di Sant’Ambrogio e si aggiungono le zone di Via Gioberti, Campo di Marte, Via San Gallo e il Mugello.
Ci sono notizie che non fanno notizia e battaglie che sembrano provenire dalle retrovie, schegge, rumori di fondo di una società omologata e saldamente ancorata al buon senso e opinione comune. Un drappello di mamme del Comune di Impruneta contesta la chiusura dell’asilo nido comunale, con una lettera lanciata alla stampa, che pubblichiamo volentieri ritenendo che si tratti di un segnale da raccogliere.
La nostra riflessione parte dal caso in questione come segno dei nostri tempi.
Circa duecento persone si sono riunite in piazza della Repubblica. Nonostante fosse un mercoledì, un giorno lavorativo come altri, in molti appena usciti dall'ufficio si sono ritrovati per cercare di rompere il muro di omertà e di menzogna che copre l'operato di Israele delle ultime ore.
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